Vendemmia a cinque stelle per i bianchi dell’Alto Adige e per alcune tipologie di rossi, dalla Schiava al Pinot Nero, al Lagrein: è quanto dice Toni Zublasing, Presidente del Consorzio Vini Alto Adige, a raccolto finalmente ultimato. Un raccolto che, come del resto in tutta Italia, ha avuto inizio con circa due settimane di ritardo rispetto agli ultimi anni. La vendemmia infatti è iniziata solo attorno a metà settembre e nonostante qualche capriccio del tempo – prosegue Zublasing – non si sono registrati particolari problemi nei vigneti, ad eccezione delle forti grandinate del 22 luglio che in particolare in Bassa Atesina hanno decurtato parte del raccolto.

 

Le condizioni autunnali, caratterizzate da basse temperature, hanno favorito lo sviluppo di aromi e acidità soprattutto nei vitigni bianchi, come spiega Ulrich Pedri, responsabile del settore Enologia del Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale Laimburg: “I viticoltori altoatesini hanno vendemmiato uve sanissime e compatte, con ottimi valori per il mosto e un’acidità inaspettatamente buona”.

 

Sono in particolare i bianchi a suscitare grandi aspettative, con vini aromatici, fruttati, molto freschi e complessi. I Sauvignon rivelano fin da ora aromi delicati, i Pinot Bianco e Grigio si presentano freschi e fruttati, importante è l’aromaticità dei Gewürztraminer. Anche le uve Schiava hanno avuto un’ottima maturazione, i Santa Maddalena si presentano eleganti e vivaci, i Lago di Caldaro fruttati e freschi. I Pinot Nero provenienti da vitigni in bassa quota rivelano “frutto pulito ed elegante bellezza”.

 

Per quanto riguarda la quantità la vendemmia 2013 registra circa un + 10% rispetto all’anno precedente e ritorna quindi alla media calcolata sul lungo periodo, conferma Toni Zublasing. A suo parere il 2013 promette di diventare un’annata “con vini molto puliti, caratteristici e longevi che rispecchiano il territorio e il lavoro nel vitigno”, premiando soprattutto di nuovo i viticoltori attenti e impegnati.