Tenuta Papargyriou. Vigneti

La conoscenza di questa realtà greca posta nell’aerale di Corinto è dovuta alla mia partecipazione alla manifestazione “Alla Scoperta del Vino Greco” avvenuta nel novembre scorso a Firenze.

A Laliotis di Corinthia, 10 chilometri fuori Kiato, si trova la Tenuta Papargyriou, un’azienda relativamente giovane risalente al 1978.

Tenuta Papargyriou. Il Banco a Firenze

All’inizio la scelta dei vitigni si orientò sugli autoctoni greci come Assyrtiko, Athiri, Agiorgitiko, Muscoudi, Mavrodafne per poi aggiungere Sauvignon Blanc, Cabernet Sauvignon. Syrah e Merlot.

L’inizio fu pionieristico con prove che poi divennero produzioni continue come nel 1982 quando per la prima volta decisero di allevare il Muscoudi secco (piccolo Moscato Rio) nella zona di Patrasso, varietà divenuta la principale varietà bianca della tenuta Papargyriou, dando origine al popolare Papargyriou Blanc (Moschoudi-Assyrtiko) e al dolce “Opsimos Trygos”.

Passo dopo passo tutte le altre tappe vitivinicole:

– Nel 1983 la costruzione della cantina e futura sede aziendale.

– Nel 1993 la licenza di imbottigliamento e inizio ufficiale delle vendite.

– Nel quinquennio 1998-2003 ammodernamento dell’impianto meccanico della cantina, con l’acquisto di un impianto di refrigerazione e di vasche inox, mentre per la prima volta i vini rossi sono stati invecchiati in botti di rovere.

– Nell’estate del 2000 molte vigne furono distrutte da un incendio. Seguì la riprogettazione e la ricerca di nuovi immobili.

Tenuta Papargyriou. L’azienda

– Nel dicembre dello stesso anno venne acquistata la prima tenuta di 70 acri a Sofiana Corinthia, che con i nuovi acquisti raggiunge oggi i 160 acri (64,75 ettari).

– Nel 2002 furono reimpiantate le tenute danneggiate dall’incendio e 40 acri a Sofiana. Così, dal 2005, la produzione è salita a 35-40.000 bottiglie, di cui circa il 60% bianchi e il 40% rossi.

– Nel 2016 un nuovo ampliamento dei vigneti, accanto a quelli esistenti, a Sofiana Corinthia. 50 nuovi acri vengono piantati con Syrah, Mavrodafni, Assyrtiko e Gustolidi.

– 2020 operativa la nuova cantina presso la località Baritsa a Laliotis.

Vigneti e coltivazioni oggi

– Il primo vigneto si trova ad un’altitudine di 240 m sulle pendici della semimontana Corinthia, vicino al villaggio di Lalioti (10 km a N.W. da Kiato). La tenuta si trova in una valle formata da terrazzamenti. La morfologia della zona consente una buona circolazione dell’aria e una maturazione regolare delle uve, condizioni necessarie per la produzione di vini di alta qualità. Il terreno è sedimentario e calcareo, regala vini di struttura e potenziale aromatico.

– Il secondo vigneto si trova ad un’altitudine di 850 m a Sofiana Corinthia (25 km a nord-ovest di Xylokastro), su terreno sabbioso-argilloso. e miti temperature estive favoriscono la produzione di uve dal profumo particolare, che allo stesso tempo regalano vini dotati di freschezza e nervi. Oltre ai greci Moschoudi, Assyrtiko, Mavrostyfo, Gustolidi e Mavrodafni, nella regione vengono utilizzate varietà di origine internazionale con maggiori esigenze pedoclimatiche (Syrah e Cabernet Sauvignon).

“Il nostro obiettivo principale è produrre uve di ottima qualità, perché crediamo che solo una materia prima eccellente possa dare vino di alta qualità. Per questo manteniamo le rese a livelli particolarmente bassi (sotto gli 800 kg per ettaro, nei rossi sotto i 500 kg per ettaro), mentre allo stesso tempo il processo di maturazione delle uve viene monitorato con continue analisi.

Nelle varietà rosse si applica la “vendemmia verde”, ovvero si diraspa il 50-60% degli acini ad inizio maturazione, in modo da avere uve di migliore qualità. La vendemmia è tardiva, poiché si ricerca la reale maturazione fenolica delle uve. Viene effettuata anche la defogliazione per evitare la putrefazione”. Così il responsabile al Banco di degustazione.

Tenuta Papargyriou. Gli assaggi

Gli assaggi

– Papargystou Blanc 2022. Il vino più popolare della tenuta Papargyri, una miscela di Moschoudi e Assyrtiko. Entrambi coltivati ​​nel vigneto di montagna a Sofiana, Corinthia, a 850 metri di altitudine. Un vino che si distingue per il suo ricco aroma, sia al naso che al palato.  Ottimo, voto 88/100;

– Cuvée Hélène 2022. Varietà Goustolidi. Colore limone medio e aromi complessi di albicocca, pesca, mandarino, limone, cedro, noci secche e pane tostato. Al palato corpo medio, buona acidità e consistenza oleosa. Ottimo, voto 88/100;

– Le Vigneron Grec 2022. Nasce dall’assemblaggio di uve Assyrtikos con uve Moscato. Fermentano per 10 giorni, poi il vino viene trasferito in botti da 500 litri dove rimane per 5-6 mesi. Gli aromi del Moscato si uniscono all’Assyrtiko e donano un effetto gustativo speciale con stile e personalità. Ottimo, voto 88/100;

Tenuta Papargyriou. The Emperor

– The Black Daphne 2021. Varietà Mavrodafni, che dona un vino secco dall’aroma molto ricco e dall’acidità vivace con un grande potenziale di invecchiamento. Imbottigliato non filtrato. Ottimo, 88/100;

– Le Roi des Montagnes. Syrah 2021. Un diverso approccio alla coltivazione e alla vinificazione che regala un vino con una particolare ricchezza aromatica e di sapore, oltre a grandi possibilità di sviluppo in bottiglia. Il Syrah, coltivato a 850 metri nella montuosa Corinzia, mostra qui il grande potenziale che ha in Grecia. Ottimo, voto 89/100;

– The Emperor 2021. Vitigno Merlot. Colore viola intenso. Aromi forti di frutti rossi e neri, spezie, cacao seguiti da erbe aromatiche. Al palato di corpo pieno, con tannini intensi ma succosi, piacevole acidità e un retrogusto persistente. 18 mesi in barriques nuove. TAV 15%. Eccellente, voto 90/100.

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 10 novembre 2023

Papargyriou Winery
Lalioti, Corinthia, Xylokastro Grecia
+30 27420 41554

info@papargyriou.gr

www.papargyriou.gr