Mazzapink in culla

Partecipare ad un “battesimo”, se pur laico fuori da ogni schema confessionale, è sempre emozionante. Ancor di più se il battesimo riveste l’abito di un avvenimento particolare.

Non è detto che sia solo la nascita di un figlio a renderci commossi ed entusiasti. Anche assistere alla nascita di un “vino” a significare continuazione, nuove scelte, nuove strategie di mercato.

Individuare da tempo un vigneto limitrofo, di altra proprietà, capire la sua potenzialità ed arrivare ad un patto amichevole di aiuto nella gestione agricola ed agronomica, il passo è stato breve.

Insieme a Moreno Petrini

Il successivo passo l’acquisto delle uve e la possibilità di vinificarle nei modi e nei tempi già presenti ed attuati nella propria azienda.

Sto parlando dei Marchesi Mazzarosa Tenuta San Pietro, proprietario del vigneto; sto parlando di Tenuta di Valgiano, il confinante ed autore del nuovo vino.

Frutto di un assemblaggio di Sangiovese lucchese (in maggioranza) e Cabernet Sauvignon che d’internazionale ormai ha solo il nome essendo presente sulle Colline Lucchesi da molti anni.

Percorso dalla vigna in cantina come gli altri vini di Tenuta di Valgiano con il fine, anche per questo neonato, di marcare il territorio ed essere esponente di quel terroir unico rappresentato da quell’enclave esclusiva.

Il concetto di Moreno Petrini ed il suo staff mi ricorda quello di un altro guru della biodinamica mondiale: l’alsaziano Jean-Michel Deiss coadiuvato da suo figlio Mathieu della Maison Marcel Deiss.

Un approccio molto particolare al vino, che si avvicina a una visione specifica, unica: lasciare maggiore spazio d’espressione al terroir. Aggiungiamo la visione comune della scelta verso l’agricoltura biodinamica che contribuisce fortemente a questa difesa dei terroir con il maggior numero di varietà di suoli.

La location del “battesimo” è risultata scelta vincente perché indirettamente coinvolta: le Terme Romane di Massaciuccoli dove, al tempo dell’antico impero romano, si svolgevano incontri tra effluvi di ogni tipo comprese le libagioni.

Il padiglione delle Terme

Un padiglione espositivo progettato da Guglielmo Lera dove si possono ammirare i resti dell’edificio termale, protetti da una tensostruttura in vetro e acciaio che ne permette la fruizione ottimale.  Grazie ad essa godono di una visibilità, oltre i reperti archeologici, i pannelli didattici che accompagnano il visitatore lungo un percorso che racconta i momenti essenziali della storia delle Terme.

All’interno dell’edificio termale, preparato appositamente per l’evento, I “padrini” del neonato scelti come guide, mentori, insieme ad altri amici, ristoratori, con la presenza delle autorità comunali con il Sindaco di Massarosa accompagnato dall’assessore al ramo e dal Presidente del Consiglio Comunale.

L’etichetta Mazzapink

Tutti riuniti intorno a Moreno Petrini, il patron di Tenuta di Valgiano, padre responsabile, con lo staff aziendale, del neonato vino.

E lui, il vino, come da tradizione, battezzato con doppio nome in onore del territorio da cui proviene: Mazzapink (dove Mazza sta per Mazzarosa, il nome del podere dove è ubicato il vigneto).

Menzione particolare all’etichetta dell’artista Sara Di Giovanni che ha saputo, in una sintesi magistrale, riunire gli elementi identificativi del neonato: il territorio, l’ambiente bucolico, il “corno” simbolo di Tenuta di Valgiano, la città di Lucca reinterpretata dall’artista in una chiave enoica.

Il vino Mazzapink

Due parole sul vino. Moreno Petrini  ha voluto sottolineare che Mazzapink si colloca come “vino di entrata”, di facile beva, da mettere in tavola tutti i giorni, che anticipa al consumatore il concetto di terroir di provenienza.

Tradotto: se bevi Mazzapink puoi capire meglio gli altri vini di Tenuta di Valgiano.

Un rosso fragrante, pulito, agile, tutto giocato sul frutto, vinoso, ricco di sfumature. Non cercate persistenza oltre il limite perché vorrebbe dire che non avete colto la “funzione” di questo vino.

Per cortesia non chiamatelo vino-base. Non merita questo appellativo.

In alto i calici al nuovo arrivato! MAZZAPINK della Tenuta di Valgiano. Chapeau!

Urano Cupisti