Con la bellezza di 12 Vini Slow e 2 Quotidiani, più altri riconoscimenti molto importanti che vanno anche ad alcuni IGT prodotti nel territorio, il Chianti Classico viene eletto Territorio Slow dell’anno dalla guida Slow Wine 2013, edita da Slow Food.

Dopo il successo ottenuto nell’edizione 2013 della guida “Vini d’Italia” edita dal Gambero Rosso, dove il Chianti Classico ha collezionato ben 13 “tre bicchieri” e in attesa di conoscere i risultati della guida dei Vini de “l’Espresso”, un altro  grande successo decretato dalla critica del nostro paese conferma quanto il lavoro e la passione dei produttori del Gallo Nero si trasformino ogni anno di più in risultati vincenti.

 

“Una delle ragioni della nostra inclinazione è sicuramente l’attenzione verso un approccio sostenibile alla viticoltura di questa denominazione, favorita da un territorio fortemente vocato dove la biodiversità ha ancora un ruolo di primo piano” dichiara Giancarlo Gariglio, curatore della guida. “Ma oltre all’approccio sostenibile e all’ eccellenza produttiva, il Gallo Nero ha il merito di presentare sul mercato splendidi vini a prezzi giusti”.

 

Ecco le etichette più Slow d’Italia: Badia a Coltibuono; Bibbiano; Buondonno; Vallone di Cecione; Villa Pomona con il Chianti Classico 2010. Le Cinciole; Riecine; Val delle Corti con il Chianti Classico 2009.

E poi Ormanni (Chianti Classico Borro del Diavolo Riserva 2009); Caparsa (Chianti Classico Caparsino Riserva 2009); Monteraponi (Chianti Classico Il Campitello Riserva 2009) e Castello della Paneretta (Terrine 2006). Tra i “Vini quotidiani” segnalati il Chianti Classico Olinto 2010 dell’azienda I Fabbri e il Chianti Classico 2009 di Villa Montepaldi.

La mensione di “Grandi Vini” invece è stata tributata a Castello San Sano Borro al Fumo 2008 di Rocca di Castagnoli, il Cepparello 2009 di Isole e Olena, il Fontalloro 2009 di Felsina.

Ma gli ottimi risultati del Chianti Classico si riscontrano anche in un’altra testata di riferimento del settore, la guida “Vini Buoni d’Italia” edita da Touring, l’unica in Italia dedicata ai soli vini provenienti da vitigni autoctoni (presenti in Italia da almeno 300 anni):  7 Corone e 6 Golden Star per i vini a DOCG + 2 Corone e 2 Golden Star tra vini a IGT e un Vin Santo. Crescita che, per il distretto del Gallo Nero, trova conferma anche nel numero dei produttori recensiti con scheda piena o tra i vini da non perdere. Le “Corone”, il massimo riconoscimento attribuito dalla guida, sono state conferite a: Badia a Coltibuono (Chianti Classico Docg Riserva 2008); Castello di Monsanto (Chianti Classico DOCG Cinquantenario 2008); Fattoria di Lamole (Chianti Classico Docg Vigna Grospoli 2009); Fattoria San Giusto a Rentennano (Chianti Classico Docg 2010); Monte Bernardi (Chianti Classico Docg Riserva Sa’etta 2008); Monteraponi (Chianti Classico Docg Riserva Il Campitello 2009); Villa Calcinaia (Chianti Classico Docg Riserva Vigna Bastignano 2009) e agli IGT prodotti nel territorio da Fattoria San Giusto a Rentennano (Percarlo 2008); Isole e Olena (Cepparello 2009).

 

Altre 8 “Golden Star” i vini che in finale hanno ottenuto una particolare mensione, sono state assegnate a Badia a Coltibuono (Chianti Classico Docg 2010 e Chianti Classico Docg Riserva 2008); Fèlsina (Chianti Classico Docg Riserva Rancia 2009); Ormanni (Chianti Classico Docg Riserva Borro del Diavolo 2008); Podere Castellinuzza (Chianti Classico Docg 2010); Riecine (Chianti Classico Docg 2009); Rocca di Castagnoli (Chianti Classico Docg Riserva Poggio a’Frati 2009) e agli IGT prodotti nel territorio da Capannelle (Solare 2008); Fontodi (Flaccianello della Pieve 2009).

 

Non solo, il numero complessivo dei produttori recensiti del “Gallo Nero” è pari a 53, massimo storico per la guida edita da Touring. Gli “Euro Che Ride”, simbolo dei migliori vini per rapporto qualità/prezzo salgono a 23 e fra questi Fattoria San Giusto a Rentennano con il Chianti Classico Docg 2010 viene segnalato come miglior acquisto regionale dell’anno nella classifica del “value for money”.