I galattici 2023

Tutti gli anni, in Versilia, nel loro wine-corner presso il Ristorante Europa posto sul lungomare di Lido di Camaiore (Lu), otto affiliati alla community Vino una Passione, non scelti ma prenotatisi per tempo, rinnovano il rito della notte degli champagne di alta fascia denominata, per l’edizione 2023,  “La notte dei Galattici”. Rigorosamente in Blind Wine Tasting. Ed il sottoscritto invitato speciale!

Stappati in quel 10 agosto dal magico ricordo delle lacrime di San Lorenzo. E le lacrime sono apparse sui visi dei presenti. Lacrime di gaiezza, esultanza, godimento supremo.

Ristorante Europa

Stelle cadenti non ne abbiamo avvistate ma perlage galattici ne abbiamo assaggiati. E gli champagne scelti, “con la loro incantatrice beva, hanno dissolto le banalità per far posto allo spirito” (da un pensiero di Raphael Bonnedame nel 1874).

Sei bottiglie, sei campioni, sei fuoriclasse, rappresentanti di sei Maison, le Grandi Marche, scelte tra 20 aziende che, volenti o nolenti, ancora oggi dominano il mondo dell’eccellenza del perlage francese.

Ed a rendere la serata ancor più emozionante, eccitante, entusiasmante ci ha pensato Franca, anch’essa affiliata alla community e contitolare del Ristorante, proponendo piatti che, dopo la degustazione, hanno accompagnato in perfetta simbiosi d’abbinamento, il convivio.

La degustazione

Come è finita? Questo l’ordine di presentazione, con cenni storici ed impressioni.

  1. Gaston Chiquet, Special Club 2014 deg. 2021. Brut. 70% Chardonnay, 30% Pinot Noir

Lo Champagne “Special Club” di Chiquet è una grande espressione dei Grand Cru della Vallée de la Marne: uno Champagne evoluto e complesso dai delicati sentori ossidativi, maturato sui lieviti per 84 mesi e in grado di sostenere positivamente un lungo invecchiamento in cantina La Maison Gaston Chiquet, fonda il suo savoir-faire sull’esperienza di ben otto generazioni di viticoltori. La famiglia coltiva vigne in Champagne fin dal 1746, data in cui Gaston Chiquet ha piantato le prime viti. Una lunga storia che ha attraversato i secoli fino ad arrivare al 1919, quando i due fratelli Fernand & Gaston Chiquet hanno deciso di creare la Maison commerciale Chiquet Frères. Un’iniziativa pionieristica per l’epoca, che già prevedeva di coltivare la terra, vinificare le proprie uve, produrre e commercializzare Champagne.

Nel 1935, Gaston Chiquet si é separato dal fratello per dare vita a una propria Maison indipendente. Nei decenni successivi, anche grazie all’aiuto del figlio Claude, Gaston ha ingrandito il Domaine acquisendo alcune parcelle nelle pregiate zone di Aÿ e d’Hautvillers. Oggi il Domaine può contare su 23 ettari di vigneti, che hanno un’età media di 25-30 anni e si trovano nel territorio comunale di Aÿ, in località “Vauzelles” e “Hauts-Crohauts”; a Dizy, nei lieu dit “Crohauts-Guillemoine”, “Cerisières”, “Sous-Chienne” e “Moque-Bouteille”; a Hautvillers nelle parcelle “La Grange de Dizy” e “Colombier”. Per quanto riguarda i vitigni, lo Chardonnay rappresenta il 40%, il Meunier il 40% e il Pinot Noir il restante 20%. Ogni varietà è coltivata nei luoghi storicamente più adatti, in modo che possa esprimersi ai massimi livelli.

Gaston Chiquet è una Maison di Récoltant Manipulant, ovvero che produce Champagne esclusivamente con le uve dei vigneti di proprietà. La gestione agronomica è ispirata ai principi di sostenibilità ambientale e avviene nel rispetto della natura dell’ecosistema nel suo complesso. La Maison possiede la certificazione HVE (Haute Valeur environnementale) di livello 3, il più alto, a conferma di un impegno costante e di un percorso intrapreso molti anni fa in favore della tutela dell’ambiente e della biodiversità in vigna. Le vendemmie avvengono solo a piena maturità di frutto e per singola parcella. La raccolta è manuale, con un’attenta selezione dei grappoli in vigna. Le pressature sono soffici e avvengono con le classiche presse Coquart.

Le vinificazioni sono realizzate per singola vigna in piccole vasche da 40-60 ettolitri, in modo da preservare le caratteristiche di ogni singola parcella. I vini base svolgono naturalmente la malolattica per domare le acidità troppo aggressive e stabilizzare i vini. Gli assemblaggi per la definizione della composizione delle differenti cuvée avvengono solo dopo le degustazioni dei vin clair, in modo che ogni etichetta esprima il meglio del terroir.

  1. Charles Heidsieck, Brut 2012 deg. 2020. 60% Pinot Noir, 40% Chardonnay.84 mesi sui lieviti. Vitigni provenienti da 10 Grands Crus e Premiers Crus (Oger, Vertus, Chouilly, Cuis, Verzy, Aÿ, Ludes, Ambonnay, Tauxières, Avenay).

Giallo dorato, dal perlage molto fine e persistente. Al naso esprime quella profondità che rappresenta tutto lo stile della Maison grazie a note fruttate di mango, di albicocca, di pistacchio e in generale di frutta secca. In bocca è secco, dritto, luminoso, caratterizzato da una viva traccia minerale e da un’acidità veemente. Chiude con un finale molto pulito, che richiama il sorso successivo. La complessità e la mineralità di un grande champagne millesimato La proprietà La Maison Charles Heidsieck è un punto di riferimento fondamentale per i grandi vini della Champagne che veglia su un patrimonio prestigioso con rocce calcaree millenarie. Charles Heidsieck si distinguerà dalla fine degli anni ’80 mettendo in evidenza l’eccezionale capacità di evoluzione aromatica del suo champagne multi-millesimato Brut.

Nel 1987, Charles Heidsieck è la prima Maison di Champagne a indicare l’anno della “messa in cantina” per seguire l’evoluzione del vino nel tempo. La Maison Charles Heidsieck possiede un vigneto di circa 60 ettari nella Marna e nell’Aube. Questo vigneto beneficia di una certificazione di viticoltura sostenibile e della certificazione High Environmental Value. Oltre al proprio vigneto e seguendo il modello della Champagne, Charles Heidsieck completa il suo fabbisogno con contratti di fornitura a lungo termine con viticoltori e cooperative della Champagne rigorosamente selezionati.

Annata caratterizzata da notevoli contrasti climatici, il 2012 ha dato vita ad una delle più grandi annate degli ultimi decenni in Champagne. Un vero miracolo, viste le condizioni che hanno preceduto la vendemmia, il 2012 evoca senza dubbio il 1990 o il 1996, annate storiche. Per la maison Charles Heidsieck, il 2012 ha tutte le qualità di un’annata classica e nobile.

  1. Champagne Leprex-Penet 2011. Grand Cru da Verzy. Vitigni: Chardonnay 50%, Pinot Noir 50%

Nel periodo della Rivoluzione francese Basle Penet acquista le sue prime parcelle di vigneto nei dintorni di Verzy e vende il proprio raccolto a negozianti dotati di un impianto di pressatura. Nel 1929 l’azienda familiare, con la gestione di Louis-Gilbert Penet, decise di acquistare una propria pressa e di aderire allo statuto di Récoltant Manipulant. Gli succede suo figlio Jean-Marie che fa uscire sul mercato la marca di Champagne Jean-Marie Penet. Anni più tardi sua figlia Florence sposa Jean-Paul Lepreux e, con la loro unione, nasce la marca di Champagne attuale. Attualmente l’azienda è gestita dalla figlia Virginie e dal genero François e, dopo 8 generazioni, ancora oggi, tutto è fatto manualmente nel rispetto delle tradizioni ancestrali, conservando i metodi tipici di produzione dello Champagne.

Tutta la produzione, le cui uve provengono dalle vigne situate a Verzy e Verzenay, si fregia della classificazione Grand Cru e tutti i vini maturano in modo ottimale nelle crayères del XIX secolo conservate preziosamente. Vinificazione: fermentazione in acciaio inox, malolattica svolta. Dosaggio 8 g/l. 72 mesi sui lieviti Colore: dorato, fresco ed espressivo, con una complessità molto bella con aromi di frutta a polpa bianca. Equilibrato, persistente con una piacevolissima freschezza. Il potenziale di questo vino ti consente di degustarlo ora o aspettare qualche anno.

  1. Amour de Deutz. Brut 2011 Chardonnay 100%. 84 mesi sui lieviti

Amour de Deutz 2011 è un vino raro e sottile. Prodotta solo in occasione di annate eccezionali, questa cuvée è una delle migliori interpretazioni dello chardonnay dei Grands Crus storici della Champagne. Amour de Deutz 2011 è un 100% chardonnay. Il colore è cristallino, l’effervescenza liscia e delicata. La ricchezza aromatica e la freschezza di uno champagne millesimato di Deutz. La Maison di Champagne Deutz fu fondata nel 1838 ad Aÿ da William Deutz e un altro suo socio, entrambi prussiani. Uno era un commerciante di vini e l’altro vendeva champagne.

I due fondatori si occupavano di imbottigliamento, sboccatura, dosaggio ed etichettatura, ancor prima di possedere il proprio champagne e i propri vigneti. Nel corso del XX secolo, gli eredi dei fondatori hanno progressivamente tracciato i contorni del vigneto acquistando parcelle nei migliori terroir della Champagne.

Oggi, la Maison di Deutz è di proprietà della famosa famiglia Roederer. La grande storia degli champagne Deutz mostra uno stile armonioso tra virtuosismo e raffinatezza. Amour de Deutz 2011 proviene da vigneti distribuiti nei villaggi di Avize (50%), Mesnil-sur-Oger (15%), Oger (12%), Villeneuve (11%), Vertus (circa 6%) e Villers-Marmery (6%) Amour de Deutz 2011 è un vino raro e sottile.

Prodotta solo in occasione di annate eccezionali, questa cuvée è una delle migliori interpretazioni dello chardonnay dei Grands Crus storici della Champagne. Il colore è cristallino, l’effervescenza liscia e delicata. Ricco e complesso, il naso unisce fragranze di frutta a nocciolo (albicocca, pesca, pere William, passe-crassane) con note gustose di erbe appena tagliate. Un attacco vivace e generoso precede una bocca aromatica con un tocco setoso. Il finale è persistente e seducente con la sua morbidezza e la sua nota delicata di burro fresco.

  1. Philipponnat Clos des Goisses. Brut (4,5 g/l). 2007 sboc. 2017. Mereuil sur Ay. Pinot Noir 65%, Chardonnay 35%. 108 mesi sui lieviti. Da applausi!!!

Color giallo oro brillante, con perlage fine e persistente. Il naso esprime sentori complessi di frutta secca, di crema pasticciera e di vaniglia, con un delicato richiamo floreale. In bocca, il sorso è teso e ampio: si sviluppa con spessore e buona freschezza e mineralità su note floreali e dolci di crema. Finale lungo e sapido. Di grande finezza. È da poco meno di cinque secoli, ed esattamente dal 1522, che la famiglia Philipponnat possiede appezzamenti vitati nelle terre della regione francese della Champagne. Di generazione in generazione, tramandandosi il savoir-faire ereditato dai predecessori, alla maison ci si continua ancora oggi a impegnare nel rispetto dei più antichi valori tradizionali, così da arrivare a elaborare vini originali ed eccellenti da un lato, poi allo stesso tempo anche generosi e semplici.

Situata a Mareuil-sur-Ay, villaggio Premier Cru della Vallée de la Marne che si trova a est di Epernay, al confine con l’altra grande zona della Champagne, la Côte des Blancs, la Maison Philipponnat può contare attualmente su oltre venti ettari vitati di proprietà, coltivati quasi interamente a pinot nero, ed estesi tra i villaggi Premier Cru di Mareuil-sur-Ay, Mutigny, Avenay-Val-d’Or e Ay, quest’ultimo, invece, villaggio Grand Cru della Vallée de la Marne. Tra tutti gli appezzamenti, la Maison possiede in monopolio il famoso “Clos des Goisses”, vigneto eccezionale di poco più di cinque ettari, in cui le pendenze particolarmente ripide, l’esposizione totale a sud e il sottosuolo molto gessoso, danno vita a Champagne dotati di grande mineralità e freschezza.

Acquistata nel 1997 dal gruppo BCC e dal 2000 gestita da Charles Philipponnat, la Maison persegue da sempre un unico e principale obiettivo, volto a creare i migliori Champagne squisitamente bilanciati tra struttura e freschezza, utilizzando nel contempo i minimi livelli indispensabili di dosaggio.

In cantina, come da tradizione della Maison, viene utilizzato il metodo di invecchiamento Solera per i vini di riserva, che dopo aver maturato in fusti di rovere sono aggiunti ai non millesimati nella proporzione di un quarto, così da mantenere in ogni bottiglia la traccia dei millesimi assemblati sin dalle origini dell’azienda. Partendo dal Brut Royal Réserve, fino ad arrivare al Blanc de Noir e alla “Cuvée 1522”, un “segreto”, quello del Solera, tramandato nei secoli, di capo cantiniere in capo cantiniere, così da fare di Philipponnat – come se già non bastasse tutto il resto – una tra le maison di più grande prestigio dell’intera Champagne (e tra le più prestigiose disponibili nella nostra enoteca online).

Non solo il clos più antico della Champagne, Clos des Goisses è anche il vigneto con la pendenza più ripida di tutta la regione e quello di maggior prestigio. Da questa vigna mitica e immortale di circa 5,5 ettari, che si distende sul villaggio di Mareuil-sur-Ay, nasce l’omonima cuvée, punta di diamante della maison Philipponnat. Fermentazione per il 50% in botti di legno e maturazione di ben 10 anni sui lieviti prima del dégorgement, con un dosaggio minimo di soli 4 g/l. Champagne di grande fascino e charme.

  1. Krug 170esima edizione. Brut Grand Cuvée. Il più giovane risale al 2014, mentre il più vecchio è del 1998. 84 mesi sui lieviti. La massima espressione dello Champagne che non tradisce mai!!!

Krug Grande Cuvée nasce dal sogno di un uomo, Joseph Krug, quello di offrire ogni anno il migliore Champagne di sempre, indipendentemente dalle variazioni climatiche. Fin dal 1843, la Maison Krug onora questa missione con ogni nuova edizione di Krug Grande Cuvée: la massima espressione dello Champagne. Krug Grande Cuvée viene ricreata ogni anno, spingendosi oltre il concetto di annata, sempre a partire da un blend di oltre 120 vini di oltre 10 annate diverse. La ricchezza dei sentori e degli aromi ottenuti da questo sapiente assemblaggio sarebbe impossibile da esprimere con i vini di una singola annata. In questo assemblaggio, i dinamici Pinot Noir del 2014 derivano da un ampio ventaglio di appezzamenti in tutta la regione della Champagne, mentre gli Chardonnay, fruttati e corposi, sono stati selezionati da terroir nella Montagne de Reims, nel Sézannais e nella Côte des Blancs. I Meunier dalla Vallée de la Marne Rive Gauche erano particolarmente luminosi, con una magnifica espressione del frutto da appezzamenti a Leuvrigny.

A complemento di questi vini dell’anno, ho selezionato Pinot Noir di riserva da terroir nella Montagne de Reims Sud rinomati per la loro struttura, ivi incluso un Ambonnay del 2005. Gli Chardonnay di riserva da vini di Avize e Mesnil-sur-Oger da un’ampia gamma di annate sono particolarmente presenti in questo assemblaggio, mentre i vini Meunier di riserva, in particolare del 2013, aggiungono freschezza, intensità e una struttura cesellata. Ogni anno, sin dalla sua fondazione, la Maison Krug crea una nuova edizione di Krug Grande Cuvée per offrire l’espressione più generosa dello Champagne. Questa bottiglia fa parte della 170a Edizione di Krug Grande Cuvée, una miscela di 195 vini selezionati da 12 anni diversi.

Il più giovane risale al 2014, mentre il più vecchio è del 1998. Il riposo di circa sette anni nelle cantine Krug conferisce a questa Edizione un’espressione e un’eleganza notevoli. Ogni suo calice è il risultato di oltre 20 anni di eccellenza artigianale. Krug Grande Cuvée 170a Edizione è stato composto intorno al raccolto del 2014, un’annata imprevedibile in cui si sono alternati periodi caldi di secca e freschi di pioggia. I vini si sono sviluppati in buone condizioni, garantendo un raccolto generoso. Il contrasto meteorologico ha preservato la freschezza ed è sfociato in una grande eterogeneità all’interno della regione, sottolineando l’importanza dell’approccio della Maison che considera ogni appezzamento come a sé stante.

Per creare questa Edizione di Krug Grande Cuvée, lo Chef de Caves ha cercato di accentuare le variegate ed eleganti espressioni aromatiche dell’anno con vini di riserva da diversi appezzamenti e da 11 annate diverse. La cura dedicata ai vigneti e l’attenzione riservata da Krug alle proprietà uniche di ciascun terreno hanno permesso di ottenere la grande espressività di questa Edizione di Krug Grande Cuvée. In totale, i vini di riserva dell’ampia collezione della Maison costituiscono il 45% dell’assemblaggio definitivo, un contributo che apporta l’ampiezza e la rotondità irrinunciabili per ogni edizione di Krug Grande Cuvée. La composizione finale di questa bottiglia di Krug Grande Cuvée è 51% Pinot Noir, 38% Chardonnay e 11% Meunier.

Krug Grande Cuvée è nata dal sogno di un uomo, Joseph Krug, di creare il migliore Champagne possibile, anno dopo anno, indipendentemente dalle variazioni climatiche. Ogni anno, la Maison Krug rende omaggio al suo sogno con una nuova edizione di Krug Grande Cuvée: l’espressione più generosa dello Champagne. Un colore dorato, bollicine fini e vivaci, un’autentica promessa di piacere. Aromi di fiori appena sbocciati, frutta matura e secca, marzapane, pan pepato e agrumi. Note di nocciola, torrone, zucchero d’orzo, gelatina di frutta, agrumi, mandorle, brioche e miele.

LE DUE RISERVE, perché per paura che sei fossero poche, sono state “seccate” anche due bottiglie non galattiche ma, insomma, che dire?

  • Jeauneaux-Robin, Eclats de Meuliere, Exta-Brut (5,5 g/l), 60% Pinot Meunier, 30% Pinot Noir,10% Chardonnay. Telus Saint-Prix (Petit Morin). 24 mesi sui lieviti

Lo Champagne Extra Brut “Eclats de Meulière” è una bella espressione della Vallée du Petit Morin, estremo confine della Cote de Blancs coltivato a Pinot Meunier. Si tratta di uno champagne fresco, agrumato e minerale, affinato sui lieviti per almeno 24 mesi. L’Extra Brut “Eclats de Meuliér” della cantina Jeaunaux Robin è uno Champagne fresco, intenso e di bella espressione prodotto a Talus-Saint-Prix, piccolo villaggio posto al confine tra la Côte de Blancs e la più meridionale Côte de Sézanne, in un territorio unico e molto caratteristico chiamato Vallée du Petit Morin.

Si tratta di un blend di uve che vede il Pinot Meunier, presente in maniera prevalente, unirsi allo Chardonnay e al Pinot Noir in un assemblaggio di grande classe. Le viti, di età media di circa 40 anni, vengono allevate a spalliera con il metodo a guyot e a cordone speronato, su colline con terreni caratterizzati da suoli argilloso-calcarei ricchi di silice. La cantina, proprietaria di circa 5 ettari vitati, è una piccola maison a conduzione famigliare oggi gestita, secondo i principi della filosofia biodinamica, da Cyril Jeaunaux insieme alla moglie Clémence Robin, legati da una grande passione e attenzione per il rispetto della tradizione del territorio.

“L’Eclats de Meulier” Champagne è prodotto con uve attentamente selezionate e raccolte a mano nel momento di perfetto equilibrio tra acidità e grado zuccherino. I grappoli vengono portati in cantina dove sono sottoposti a pressatura tradizionale al torchio per poi svolgere la fermentazione alcolica che avviene, in maniera spontanea utilizzando esclusivamente i lieviti indigeni, in contenitori di acciaio, cemento smaltato e per circa un 25% in botti di rovere di oltre 10 anni di età. Una volta ottenuto il vino base solo una parte di quest’ultimo svolge la fermentazione malolattica, dopodiché si procede al blend con una piccola parte di vino di riserva e viene aggiunto il liquer de tirage per la rifermentazione in bottiglia sui lieviti di almeno 24 mesi.

Al termine della seconda fermentazione si procede alla sboccatura e all’aggiunta del liquor d’expedition per raggiungere il grado di dosaggio desiderato come da categoria extra-brut. Lo Champagne Extra Brut “Eclats de Meulier” si presenta alla vista di un colore giallo paglierino brillante con un perlage fine e molto persistente. Al naso compaiono eleganti e fragranti aromi di frutta croccante e di agrumi, tra cui il pompelmo, il limone e mela verde, note floreali di fiori bianchi, sentori di pan brioche contornati da spiccate note minerali che ricordano la pietra focaia e la roccia bagnata. In bocca è agile, nitido, fresco e morbido con una bellissima vena sapido-minerale e un finale lungo e piacevolmente rinfrescante.

Questo della cantina Jeaunaux Robin è uno Champagne di grande carattere e tipicità, in cui il Pinot Meunier la fa da padrone rendendo il blend molto particolare.

  • Absolù, Brut Nature, Fleury-Gille a Trelous sur Marne. 60% Pinot Nero 30% Chardonnay 10% Pinot Meunier. 36 mesi sui lieviti

Questo raffinato champagne esprime la vera natura del vino senza asperità nonostante l’assenza di dosaggio zuccherino, Fermentazione alcolica in tini. Fermentazione malolattica completa. Colore oro pallido con riflessi giallo argenteo, bollicine fini. Delicato che ricorda la pesca, l’albicocca, la ciliegia, la mela al burro, l’arancia, con accenti di anice e un tenero profumo di ranuncolo. Palato equilibrato tra un rivestimento di frutta tropicale e una buona tensione fresca. Ultima sensazione di fusione e leggerezza, appena speziata e agrumata di limone.

Calma, riflessione e concentrazione assoluta durante la degustazione con una esplosione finale che ha liberato tutti nel sublime, nell’attraente.

“Lo champagne è un vino sensuale, crea una riappropriazione dell’osservare e del gustare attraverso i sensi con un senso di libertà che frantuma i tabù e scardina le cortine delle repressioni psicologiche della società odierna!” (Roberto Bellini Champagne e Champagnes edito da Bibenda). Chapeau!

Urano Cupisti

Serata effettuata il 10 agosto 2023