Corrieredelvino.it alla conferenza stampa di presentazione del progetto Ruffino Cares in Palazzo Vecchio a Firenze.

Azienda Ruffino e Comune di Firenze insieme nel nuovo progetto di sensibilizzazione al bere responsabile.

Palazzo Vecchio, sala Cosimo I, alla presenza del Sindaco, Dario Nardella, all’Assessore allo sviluppo economico, Cecilia Del Re, all’AD Ruffino, Dott. Sandro Sartore al responsabile del progetto nonché addetto stampa della Ruffino, Dott. Francesco Sorelli abbiamo assistito alla nascita del Progetto di sensibilizzazione al bere responsabile.

A dire il vero il Progetto ha iniziato il suo percorso già da mercoledì 20 giugno con “Incontri intorno a un calice”.

Luogo scelto Piazza dei 3 Re, in centro, vicino a Piazza delle Repubblica  tra via dei Calzaiuoli e via Orsanmichele, recentemente riqualificata (orgoglio del Sindaco). Altri eventi a seguire presso l’ex Manifattura Tabacchi, il Musart in Piazza Santissima Annunziata e l’Oltrarno fiorentino (calendario e locandina degli eventi su www.ruffino.com).

“Il bere non deve mai andare di pari passo con lo sballo ma piuttosto con la socialità e col piacere dello stare insieme”. Così ha iniziato il suo intervento il Sindaco Dario Nardella che a proseguito sulla validità del progetto.

“Siamo convinti che questo progetto da parte di una delle più grandi aziende di produzione vitivinicola possa educare ai concetti di responsabilità e consapevolezza”.

L’Assessore Cecilia Del Re ha aggiunto che “Firenze ha avviato molte iniziative a favore del bere responsabile iniziando dal divieto di vendita di alcolici da asporto dopo le 21”.

Ho registrato un po’ di mormorio in sala: combattere la diffusione dell’alcolismo, in particolare quello del consumo di superalcolici, con divieti assolutamente incontrollabili non può che passare come la consueta “politica” del fare ma non fare.

Poi però ha aggiunto, con applauso finale, “per questo siamo lieti di appoggiare questo nuovo progetto virtuoso che, in alcuni luoghi dell’estate fiorentina, punterà all’educazione e alla cultura del bere”.

L’Amministratore Delegato della Ruffino S.p.A., Sandro Sartor, ha insistito su “provare ad educare e gustare il vino ancorandolo ai sistemi relazionali che ci appartengono quasi geneticamente e per i quali, come italiani, siamo invidiati e imitati in tutto il mondo”. Come dire alta espressione del nostro vivere italiano.

Francesco Sorelli

È stato l’intervento di Francesco Sorelli, responsabile del Progetto, sicuramente il più atteso per capire le dinamiche che animano il Ruffino Cares.

“Sarà Piazza dei 3 Re, uno scrigno verde restituito alla città dalla Famiglia Torrigiani, nel cuore di Firenze, il luogo di elezione. Ogni mercoledì saranno organizzate delle chiacchierate attorno ad un calice dove discuteremo, in un contesto naturalmente responsabile, di vino e eros, di rock, di Caterina dei Medici, della Divina Commedia e di tanto altro”.

La bicicletta il vero simbolo di Ruffino Cares perché?

Perché non un bel calice di vino Chianti Riserva Ducale?

“Perché saranno le biciclette il vero simbolo che permetteranno di perseguire il nostro racconto di sensibilizzazione pedalando direttamente verso il grande pubblico della notte fiorentina”. E, sempre ad opera della Ruffino, saranno distribuiti degli opuscoli informativi sull’approccio al vino, al bere responsabile.

Bellissima iniziativa; c’è da augurarsi che venga seguita anche in altre parti d’Italia.

Comunque resto sempre dell’idea che i Comuni, tramite i politici che li governano, e le Aziende debbano essere uniti nella informazione e prevenzione nelle Scuole di ogni grado perché è lì che si annidano i “pericoli” di quello che poi registriamo come “sballo”.

Importante è parlarne e cominciare a fare. Anche Cosimo I dall’alto della sala ha annuito. Chapeau!

 Urano Cupisti