Da Fattoria di Lavacchio, nel Chianti Rufina, un vino veramente per tutti

Una filosofia di vita in un vino? Ogni vignaiolo cerca di far esprimere nella propria bottiglia il territorio, ma anche quello che lui è, il suo modo di interpretarlo.

 

Il Puro, Chianti DOCG della Fattoria di Lavacchio nasce dalla volontà di mettere in una bordolese qualcosa di più di un territorio, di una storia, di una tradizione.

 

Infatti, dentro a questo rosso, Sangiovese in purezza, c’è il cammino che la proprietà dell’azienda – la famiglia Lottero – sta facendo verso un modo di vita che sia uno stile di vita “organic”.

 

Qualcosa di più di biologico, una sfaccettatura di biodinamico? Piuttosto, un’azienda condotta a 360 gradi sulla linea del rispetto dei principi naturali.

 

Un piccolo mondo complesso di cui il Puro è un’espressione, un carattere, ma anche un biglietto da visita.

 

«Provare a fare un vino senza solfiti – dice Faye Lottero, amministratrice delegata di Fattoria Lavacchio ed anima del progetto che le sta intorno – è stata una scommessa. Il Puro è puro perché non ha niente se non un processo di vinificazione senza nessuna presenza di chimica aggiunta».

 

L’obiettivo dell’azienda con il Puro, primo Chianti senza solfiti, è stato, comunque, fin dall’inizio quello di un prodotto veramente per tutti.