Era dal 1903 che non si ritrovava. Si tratta di un piccolo insetto (Hymenoptera, Braconidae, Euphorinae) ovvero un Imenottero della famiglia dei Braconidi

Per banalizzare una sorta di piccolissima vespa che fa parte di una delle famiglie più ricche di specie.

La notizia importante è che questo insetto è stato osservato all’interno di un’azienda vinicola – Poggio al Casone nel comune di Crespina, in provincia di Pisa – di proprietà della famiglia Castellani, che da anni insieme al Dr Andrea Lucchi e al Dr Augusto Loni, entomologi dell’Università di Pisa, sta conducendo una ricerca sperimentale nei vigneti per comprendere l’efficacia della lotta alla tignoletta attraverso la confusione sessuale  e l’influenza di questa sulla biodiversità (vedi approfondimento, pagina seguente).

««Siamo rimasti molto colpiti da questa scoperta – spiega Piergiorgio Castellani– che ci aiuta a capire meglio l’importanza della biodiversità nel nostro ecosistema e conferma la validità dei nostri sforzi di dare una base scientifica allo sviluppo di tecniche di coltivazione biologica del vigneto . Come azienda, da anni, stiamo lavorando per un’agricoltura sostenibile in un ambiente sostenibile e il rapporto con l’Università va proprio in questo senso. Scoprire che dove viviamo con le nostre famiglie esiste un mondo quasi invisibile ma cosi complesso e importante per la nostra sussistenza su questo pianeta ci rende tutti più consapevoli e responsabili e ci aiuta a perseguire con determinazione un concetto di qualità dei nostri vini più ampio e più completo»

Approfondimento. La confusione sessuale a Poggio al Casone

La confusione sessuale come metodo per contrastare un insetto molto dannoso per l’uva: la tignoletta, nota come Lobesia botrana. Da circa dieci anni si sta applicando a Poggio al Casone questo metodo che, oltre che dimostrarsi efficiente, è decisamente “conveniente” dal punto di vista del rispetto ambientale.

Come funziona la confusione? Le tignolette femmine producono odori specifici (feromoni sessuali) che servono per attrarre i maschi. Nel corso degli anni la ricerca è riuscita a sintetizzare questo odore e riprodurlo. In questo modo è possibile interferire nella comunicazione tra le femmine e i maschi che, disorientati dal feromone sintetico non trovano la femmina.

Tutto ciò significa che non si accoppiano e non si riproducono. Niente più larve e quindi niente più attacco alle uve.

Un altro dei vantaggi di questa “lotta” è di essere un metodo propedeutico che, obbligando ad andare in campo per fare i controlli,  consente una migliore conoscenza, momento per momento, delle problematiche del vigneto.

Questo metodo, tra l’altro, ha la prerogativa di rispettare gli insetti utili non richiedendo l’utilizzo di insetticidi di sintesi.

La presenza di questi insetti utili in vigna è studiata nei due vigneti dell’azienda Castellani, Poggio al Casone e Tenuta Ceppaiano, con l’utilizzo di trappole malaise. Queste sono costituite da una sorta di tenda alla cui sommità è installato un barattolo contenente una soluzione alcolica, dove cadono gli insetti intrappolati . In questo modo è possibile fare un censimento delle “popolazioni” del vigneto che può tornar utile non solo alla valutazione del metodo dellaconfusione sessuale, ma anche a comprendere il livello di biodiversità presente nell’ecosistema.

Durante questo percorso, attraverso l’uso delle trappole malaise sono stati catalogati migliaia d’insetti tra cui questo Braconide che non si osservava in Europa da oltre cento anni.