Da una degustazione tra un grande distributore australiano ed un collezionista italiano

Quando le annate sono ottime, lasciano il segno anche a distanza di molti anni.

Questo accade solo quando il vino proviene da un grande territorio come Bolgheri e da un grande produttore come Michele Satta, come nel caso di una degustazione avvenuta fuori dalle rotte ufficiali e dai convivi della critica.

 

Ce ne ha parlato Jon Rimmerman, uno dei più importanti trader australiani della West Coast ed esperto di vini italiani, che ha avuto il piacere di degustare nella cantina di un grande collezionista italiano, un Cavaliere ed un Piastraia del 1999, così come descrive lo stesso Rimmerman: “entrambi sono stellari! Si tratta di due vini che possono considerarsi ottimi come espressione di una maturità ancora in divenire ma che rivelano una stoica resistenza a mantenere vivi profumi e sapori. Gli alcoli sono bassi, gli aromi semplicemente incantevoli ed ognuno possiede una personalità unica!”

 

Si tratta di un’ottima annata evidentemente che ha prodotto due esempi diversamente eccellenti della cantina di Satta. E’ così che i due vini riescono, anche a distanza di anni, ad esprimere il loro carattere, come sostiene ancora Rimmerman “il Cavaliere più potente e aromatico mentre Piastraia più originale”.

 

Una degustazione dunque che rivela il grande lavoro in vigna ed in cantina compiuto da Michele Satta, riuscendo a valorizzare al meglio il frutto di un’annata fortunata ma che di certo senza il suo lavoro non avrebbe portato a tali risultati.