I Pilastri, vigneto dell'Amore

Vigna e Orto vogliono l’Omo Morto. Così recita un vecchio detto ricordatomi da Gerardo Pascale nel toccarmi il braccio così come usa in tempo di Covid. Dell’azienda I Pilastri ne ho parlato e scritto nel 2020 dopo una degustazione avvenuta durante una manifestazione vinicola di produttori artigianali aderenti alla FIVI (https://corrieredelvino.it/degustazioni/i-pilastri-di-francesca-pascale/).

E in quell’occasione mi ripromisi di annotare questa realtà tra quelle da visitare o meglio dire a calpestarne le vigne. Conclusi l’articolo proprio con un arrivederci: “Una gradevole scoperta “incompiuta”. Perché? Serve andare a “calpestare le vigne” per completarne la conoscenza. Chapeau!

I Pilastri. Insieme a Gerardo

E così è stato il 18 giugno 2021, assolato pomeriggio dell’ultimo venerdì di primavera.

In quel di Fosdinovo (MS), ultimo Comune toscano, ad un pelo dalla Liguria rappresentata dalle terre dell’antica Luni, patria enoica di quel vermentino unico nel suo genere.

E tra queste colline la Famiglia Pascale, originaria della Calabria, ad allevare oliveti e vigneti.

Le vigne le ho calpestate veramente, guidato per mano da Gerardo Pascale, definito in famiglia, il braccio armato dell’azienda.

Mai definizione così azzeccata. Di braccio armato trattasi. Parlare con lui di agricoltura in generale e agricoltura applicata alla viticoltura in particolare, è come seguire lezioni preparatorie a qualche esame in materia. Aula Magna la vigna, docente Gerardo Pascale.

Un personaggio umile e sorridente. Alla fine, nei miei appunti riportati nel fedele e inseparabile moleskin, l’ho descritto come un monaco in blu jeans!

I Pilastri. Ingresso alla cantina

La titolare dell’azienda è la figlia Francesca Pascale. Da una sua intuizione è nata l’idea di produrre non solo vino ma anche olio nel rispetto del terroir e del ciclo naturale, coadiuvata anche da Costanzo Latiano, marito e facente funzione di direttore alle vendite.

Se ne deduce che l’assetto de I Pilastri è rigorosamente familiare. Tutti coinvolti in vigna e nelle diverse fasi di produzione e vendita.

La cantina è nuova, moderna, ampia, con spazi ancora da occupare nell’ottica di ampliamento degli ettari vitati e della conseguente produzione. Accanto alle vasche inox si trovano quelle in cemento grezzo, che permettono al vino una migliore evoluzione grazie alla loro porosità e inerzia termica.

Ma il “segreto” è nei vigneti, raccontati da Gerardo.

Chi prospetta una visita si ricordi di indossare scarpe adatte, da vignaioli eroici, visto che si parla di vigneti collinari con pendenze, in alcuni casi, “vertiginose”.

I Pilastri, un vigneto

“Il terreno è prevalentemente argilloso, minerale, con forte spinta di acidità sul prodotto finale, valorizzato anche dalla rigogliosa macchia mediterranea, dalle ginestre, querce e corbezzoli presenti lungo i sentieri“. Gerardo racconta.

“Attualmente 4 ettari e mezzo  di vigneti immersi nella natura, coltivati in modo sostenibile, praticando l’inerbimento tra i filari con trifoglio, favino, orzo”.

I vini coniugano stoffa e struttura in uno stile severo, per nulla concessivo, così come pensati da Francesca e Gerardo. Vermentino, Vermentino Nero, Canaiolo Nero (detto localmente Merla) e Merlot i vitigni attualmente allevati.

I Pilastri. Vini assaggiati

I miei assaggi

– I Pilastri Vermentino 2019. Carattere apparentemente semplice. Poi al palato emana grinta acida e dinamicità. Stimola la beva. Ottimo, voto 87/100

– I Pilastri Vermentino Nero 2019. Vitigno veramente autoctono da quelle parti. Vino da un fruttato impressionante caratterizzato da una elastica piacevolezza con una beva “di slancio”. Ottimo, voto 89/100

– Aedo, vermentino macerato parzialmente sulle bucce. Giovane ma lascia intravedere la sua classe. Da riassaggiare in un prossimo futuro.

– Rosso Rodopilo, 2019. Merlot e Canaiolo. Massiccio, profondo, cupo. Mostra un insolito carattere con trama centrata sul frutto e persistenza gustativa. Il giorno che Gerardo vorrà andare oltre il limite autoimposto della sua filosofia e provare affinché la Natura sia aiutata anche dalla mano e scelte dell’uomo per arrivare a vini capolavoro, questo vino potrà essere annoverato tra le opere d’Arte enoica. Il giudizio attuale Ottimo, voto 88/100

“Non avevo mai provato cosa fosse la felicità. Sono esattamente dove voglio essere” (Francesca Pascale). Chapeau!!!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 18 giugno 2021

Azienda Agricola Pascale Francesca
Via Pilastri, 10
54035 Fosdinovo (MS)
+39 338 448 0495

info@ipilastri.it

www.ipilastri.it