L’agricoltura sociale in Veneto è già legge. “Gli imprenditori agricoli di casa nostra sono straordinari per senso della famiglia e della solidarietà”

“Voglio dire grazie a Ernesto Balbinot, titolare azienda vitivinicola Le Manzane di San Pietro di Feletto per l’iniziativa che metterà in campo domenica prossima ed alla quale voglio partecipare: una vendemmia per non vedenti. Questa è l’agricoltura sopciale che è anche diventata legge in Veneto”. Così l’on. Giancarlo Scottà, membro della commissione agricoltura del parlamento europeo, saluta la straordinaria iniziativa che si svolgerà nel fine settimana. A partecipare sono gli associati dell’  UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS – Sez. Prov.le Treviso “Cap. M. Maldari”) che raccoglieranno l’uva dai vigneti di Prosecco a cominciare dalle ore 9,00. “Complimenti anche ai sommelier dell’Associazione FISAR di Treviso (Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori) che accompagneranno le persone non vedenti nelle operazioni vendemmiali – aggiunge l’On. Scottà – . E se ben ho capito non è finita qui. Il progetto continuerà fino alla realizzazione di straordinarie bottiglie di Prosecco con l’etichetta realizzata in caratteri Braille e dedicata all’Associazione UICI. Le voglio battezzare le bottiglie della bontà come quelle di Raboso nate dal progetto della cantina di Giorgio Cecchetto a Tezze di Piave con i ragazzi dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down).  Tornando a Le Manzane, l’uva raccolta il 15 settembre sarà vinificata e spumantizzata, quindi le bottiglie prodotte verranno completate con un’etichetta apposita, realizzata in caratteri Braille e dedicata all’Associazione UICI. In seguito ci sarà la vendita delle bottiglie e una parte del ricavato sarà devoluto, per riconoscenza, all’Associazione UICI. “Questa iniziativa – ribadisce il parlamentare europeo Giancarlo Scottà – si inserisce in quella che è definita l’agricoltura sociale che in Veneto è già diventata legge. Si tratta di un riconoscimento straordinario che apre diverse opportunità. Ciò per le potenzialità del settore primario che può essere declinato in varie soluzioni di incontro con l’altro:  dagli agriasilo nido all’ortoterapia, dalle fattorie didattiche al coinvolgimento di tutta una serie di persone che avendo diverse abilità possono esprimere tutte le loro potenzialità attraverso i processi agricoli e naturali della campagna”.