Matthias Messner, direttore di Cantina Bozen pone l’accento sulla sostenibilità.

«Consumare meno energia possibile deve essere l’obiettivo di tutti, la qualità oggi fa sempre più rima con sostenibilità. Non c’è l’una senza l’altra». Questa la linea guida che si pone Matthias Messner, neo Direttore di Cantina Bozen entrato in carica da gennaio 2023.

Cantina Bozen è la prima azienda vinicola altoatesina a ricevere il prestigioso certificato di sostenibilità di Ökoinstitut Alto Adige. Rispecchia i più moderni principi di sostenibilità, dal design esterno al metodo di lavorazione delle uve, che avviene sfruttando il principio della forza gravitazionale.

Cantina Bozen

Inoltre è la prima cantina di produttori certificata da CasaClimaWine®. A quelle profondità, non si deve ricorrere a sistemi di raffreddamento dell’aria; la temperatura ideale si raggiunge in maniera naturale. All’opposto, quando è necessario il riscaldamento, viene fornito da energia rinnovabile e un impianto a pellet.

Quale occasione migliore per farsi ambasciatori di questa filosofia se non ProWein: l’importante fiera internazionale di Düsseldorf (19 al 21 marzo 2023). Migliaia i visitatori attesi che potranno contare sulle migliori condizioni per fare business e approfondire la propria conoscenza sulle tendenze che caratterizzano i settori vino e liquori.

Cantina Bozen

ProWein è l’occasione per presentare le nuove annate di tutta la gamma a marchio Bozen, parliamo quindi di 25 vini divisi tra bianchi e rossi, tra i quali spiccano per importanza le varietà autoctone: Lagrein, Gewürztraminer, Schiava. Vitigni simbolo della storia di Cantina Bozen, che inizia nei primi anni del ‘900.

Torna tangibile nell’ambito della produzione di Cantina Bozen il tema della sostenibilità; parla di questo il Progetto Qualità nato nel 1988, un programma di valorizzazione dei vigneti, che segue tutte le fasi di produzione, con uno speciale riguardo al lavoro in vigna. Si impongono infatti ai produttori rigidi standard di qualità in termini di posizione, terreno, densità di impianto ed età delle vigne. Inoltre, la resa deve essere molto bassa, si va dai 70 ai 40 ettolitri/ettaro (richiesti per la produzione della “Linea Riserva”).

Matthias Messner

«Per noi ProWein è sempre stato un pilastro importante per fare incontri soprattutto in ambito export, dove i nostri vini più richiesti sono: Sauvignon, Chardonnay, Pinot Grigio, Müller-Thurgau, Pinot Bianco e Pinot Nero»- Spiega Messner – «Per il secondo anno porteremo alla fiera anche Rosa, prodotto molto apprezzato nei paesi nordici e soprattutto in Germania».

Rosa è un rosé parzialmente dealcolato (9% abv), prodotto da uve Schiava e Lagrein, si inserisce perfettamente nel contesto della fiera dove il più atteso tra i vari incontri è World of Zero: approfondimento sul tema sempre più attuale dei vini analcolici e a basso tenore alcolico.

Non c’è quindi timore di sperimentare a Cantina Bozen, ma, la sicurezza di poter contare su una solida tradizione, tramandata dalle famiglie storiche che fanno parte dei soci. Questa va in sinergia con una grande spinta avanguardista, apportata soprattutto dai “giovani” che fanno parte dell’azienda. Come Matthias Messner, che conclude: «a Cantina Bozen crediamo molto nell’unione di prospettive di differenti “scuole”, a coadiuvare tutti c’è poi il nostro enologo Stephan Filippi».

Alice Romiti

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