In Primo Piano, qui, ho riferito dell’evento che si è svolto il 13 novembre a Montespertoli: La Rivoluzione a Montespertoli.

Ed ho accennato ad una degustazione guidata dal giornalista-scrittore Giampaolo Gravina sui risultati rivoluzionari in atto.

La rottura con il passato, il nuovo cammino intrapreso. Con risultati sorprendenti. Agronomi, enologi, p.r, comunicatori, intraprendenza giovanile, apertura verso nuovi orizzonti, fare gruppo.

Museo della vite e del vino di Montespertoli (luogo dove è avvenuta la degustazione)

Finalmente Montespertoli dice la sua.

Questi i dieci campioni e i miei giudizi:

– IO TESTONE 2023, Tenuta Barbadoro. Sangiovese 100%. Biologico senza solfiti aggiunti. Fermentazione in inox per 10 gg. Matura sempre in inox con batonnage. Si è lasciato apprezzare anche per un supplementare tocco sauvage. Ottimo, voto 87/100;

– CERASUS 2022, Tenuta Coeli Aula. Ciliegiolo 100%. “CERASUS” prende il suo nome da una varietà di ciliegio detta anche Visciolo, è un vino prodotto con uve ciliegiolo in purezza, nato dalla scelta di valorizzare questo nobile vitigno utilizzato in passato per la produzione del Chianti.

Per mantenere il più naturale possibile questo prodotto la fermentazione avviene per merito di lieviti indigeni (quelli presenti naturalmente nelle uve), cerasus è per noi la conferma delle potenzialità dei vitigni toscani. Ottimo, voto 89/100;

Montespertoli. La sala degustazione

– SOPRALAGO 2022, Fattoria Bonsalto. Sangiovese 100%. «A Bonsalto il vino si è sempre fatto ed è sempre venuto “bono”. Serviva solo qualcuno che avesse il coraggio di farlo sapere». Vinificazione e maturazione: fermentazione spontanea in mastelli aperti, con soli lieviti indigeni, senza controllo delle temperature. 25% delle uve a grappolo intero e macerazione sulle bucce per 10 – 15 giorni. Maturazione in legno, di cui il 20% nuovo, per 10 mesi e per altri 10 mesi in bottiglia. Ottimo, voto 89/11;

– CHIANTI 2022 Le Fonti San Giorgio. Sangiovese 85%, Colorino 10%, Pugnitello 5% Raccolta manuale, diraspatura, fermentazione con lieviti indigeni, a temperatura controllata. Svinatura dopo circa 10 giorni di macerazione. Malolattica svolta ed affinamento sulle fecce nobili per 3 mesi. Ulteriore affinamento in bottiglia per 3 mesi.  L’Azienda Agricola e l’Agriturismo sono gestiti dalla famiglia Giovannelli, produttori di vino Chianti docg ed olio extravergine d’oliva da tre generazioni. Immediatezza fruttata che ha stimolato una beva contagiosa. Ottimo, voto 88/100;

– CHIANTI 2022 Tenuta Moriano. Prodotto per la maggior parte con uve Sangiovese, esprime con semplicità la tradizione toscana. Macerazione di 15-20 giorni in tini acciaio a temperatura controllata. Maturazione in tini di acciaio. Affinamento 4 mesi in bottiglia. Grana tannica fine, complessità risolta in bevibilità. Ottimo, voto 88/100;

Montalbino, Chianti Montespertoli 2021 Sangiovese 80%, Canaiolo 15%, Colorino 5%. L’azienda del Presidente. Raccolta manuale in piccole cassette, fermentazione spontanea in vasche di acciaio, maturazione per 12 mesi in vasche di cemento grezzo e almeno 6 mesi in bottiglia. Tannico ed austero all’ingresso al palato. Poi lo sviluppo ne ha rivelato un tratto più avvolgente ed espressivo ed ha  chiuso su note sapide. Ottimo, voto 89/100;

Montespertoli, il servizio

– CHIANTI RISERVA 2020 Fattoria La Leccia. Sangiovese.  L’uva viene raccolta a mano nelle ore più fresche della mattina, pigiadiraspata e condotta in tini di acciaio inox termocondizionati. Dopo l’avvio della fermentazione, la temperatura viene fatta montare a poco a poco, fino ad un massimo di 26 °C. La macerazione viene gestita con operazioni quotidiane di rimontaggio breve e delestage e dura circa 10 – 12 giorni. Dopo la svinatura i vini svolgono la fermentazione malolattica, quindi vengono assemblati e completano l’affinamento sulle fecce fini per 7 – 8 mesi.

Seguono le operazioni di stabilizzazione ed imbottigliamento, che viene effettuato nel periodo estivo. Ha colpito la fedeltà al profilo più fresco che ha dato origine ad un vino convincente con espressività floreale e fruttata. Eccellente, voto 90/100;

– CHIANTI MONTESPERTOLI RISERVA 2018 Valleprima. Sangiovese 90% Canaiolo 5% Colorino 5%. “Perché alla base della nostra filosofia ci sono la qualità e l’autenticità, valori che abbiamo ereditato dal nostro territorio e che ci impegniamo a trasmettere in ogni bottiglia”. Le uve vengono vinificate separatamente in acciaio, Fermentando per circa 15 giorni, successivamente il vino prodotto dalle stesse uve, viene assemblato e affinato in acciaio per 12 mesi e in legno dove rimane per circa 12 mesi. Viene imbottigliato e fatto riposare in bottiglia per 6-8 mesi. Entrata in commercio 24 mesi dopo l’anno della vendemmia.  Un carattere insieme delicato ed austero  che coniuga freschezza e fragranza e racchiude in un sorso tutto quello che ci si può attendere di meglio. Eccellente, voto 90/100;

– VINSANTO DEL CHIANTI MONTESPERTOLI RISERVA 2013, Fattorie Parri. Così la presentazione dell’Azienda: “Il Vinsanto è il vino del cuore di ogni viticoltore toscano. Massima cura viene da noi dedicata alla scelta delle uve Trebbiano, che vengono tagliate a penzolo e messe ad appassire in locali ben areati. A Gennaio inoltrato le uve vengono spremute ed il mosto ottenuto viene messo a fermentare in caratelli di rovere ove inizia la sua lenta fermentazione che durante gli anni lo porta ad acquisire quel bouquet inconfondibile. Appassimento: le uve vengono appese e lasciate ad appassire da Settembre fino a Gennaio inoltrato  Maturazione: in caratelli per 8-10 anni. Affinamento: in vetro. Eccellente, voto 91/100;

Montespertoli, la mia postazione

– LO STOIATO 2007, Fattoria La Gigliola. Occhio di Pernice. Sangiovese, Malvasia del Chianti, Trebbiano e San Colombano. Così l’Azienda: “Un beveraggio dolce fatto a casa de’ Gigliol’ a Montespertoli, in Toscana. Co’ Trebbiano e Malvasia secche su le fiscelle, poi affinate pe’ diversi anni in barrique d’rovere, ne risulta un vin bello d’ambrato, co’ sentori di frutta secca e miele. Perfetto appaiato co’ i dolci!”. VINIFICAZIONE. I grappoli più sani, che sono raccolti a mano in cassette, vengono lasciati appassire su stuoie a “castello” in locali asciutti e ventilati naturalmente fino al febbraio successivo alla vendemmia. La disidratazione naturale arricchisce il succo dell’uva, che arriva a sviluppare il 16% di alcol, con un residuo zuccherino intorno ai 90 gl. L’uva appassita viene poi pigiata e vinificata secondo tradizione.

MATURAZIONE. Il mosto fermenta lentamente (a causa dell’alto tenore zuccherino) in piccole botti di rovere e castagno, i tipici caratelli, nella vinsantaia, un locale sottotetto con forti escursioni termiche tra inverno ed estate; il vino matura per cinque anni in legno prima dell’imbottigliamento. Da applausi!!! Eccellente, voto 93/100!!!

Urano Cupisti