Alla scoperta dell’Aglianico del Vulture è l’evento organizzato da Fondazione Italiana Sommelier di Puglia da sempre impegnata a promuovere, diffondere e valorizzare l’arte e la cultura enogastronomica.

E’ stata un’importante occasione per approfondire la conoscenza di un territorio, il Vulture, vicino ma così distante allo stesso tempo. Nel 2019 i riflettori saranno puntati su Matera, la Città della Cultura, allungare il giro per esplorare l’intera Basilicata ne varrà la pena. Wow, hanno esclamato i soci e i winelover intervenuti all’evento andato sold out tenutosi presso il Vinilia Wine Resort a Manduria.

Protagonisti i vini delle cantine dell’associazione Generazione Vulture. Otto produttori giovani e intraprendenti, insomma vulcanici inside. Amano il proprio lavoro, la loro terra e vogliono comunicarla in modo innovativo. La degustazione è stata condotta dal docente e redattore della guida Bibenda Luca Busca.

L’Aglianico del Vulture è stato ribattezzato il Barolo del Sud. Un tempo era vino da taglio, oggi è annoverato tra i più grandi vini rossi d’Italia. Elegante, corposo ed equilibrato, le piante sono coltivate sui pendii dell’omonimo vulcano spento ormai da oltre un secolo. In questo territorio esprime al meglio le proprie potenzialità. Presenti alla manifestazione i produttori Elena Fucci, da poco eletta Presidente del Movimento Turismo della Basilicata, Luca Carbone e Viviana Malafarina.

Dopo gli onori di casa del Presidente Regionale Giuseppe Cupertino e della fiduciaria Valentina Valentegli ospiti hanno degustato: Basilisco 2012 Cantina Basilisco, Gudarrà 2015 di Bisceglia Wines, Messer Oto 2015 della Cantina Madonna delle Grazie, Stupor Mundi 2014 di Carbone vini, Martino DOCG 2012 della Casa Vinicola Martino, Titolo 2016 di Elena Fucci, Grifalco 2016 di Grifalco Vini, Serra del Prete 2015 di Azienda Agricola Musto Carmelitano.

All’insegna del connubio Vino & Arte, da una idea della fiduciaria, al termine del percorso gli ospiti hanno potuto ammirare le originali opere artistiche dell’artista argentina Eliana Macrì con al calice l’etichetta preferita.