(Seconda parte: la Rotunde, Czerny Saal)

“La Rotonda, sontuosa accoglienza sotto un cielo stellato”. Così è stata pensata e realizzata da Friedrich Ohmann.  Ė il lussuoso Foyer del Kurhaus. Le ampie scalinate conducono al secondo e al terzo livello del palazzo. Lo spazio sotto la cupola offre un ambiente elegante per momenti di pausa. Ma il termine “pausa” non è previsto durante il Merano Wine Festival, soprattutto quando sali gli ultimi gradini della scalinata e ti trovi di fronte ai “banchi” di Mastrojanni, Villa Poggio Salvi, Ornellaia, Castello di Ama, Rocca di Frassinello, Biondi Santi, Castello del Terriccio. Un rapido sguardo: ritornerò per le “vecchie annate”.

Proseguo per la Czerny Saal a scoprire, scovare le novità annunciate.

Mi trovo in una sala “sottotetto” dove, da sempre, trovano posto gli operatori stranieri “invitati”. Quest’anno è stata la volta della Romania, i sempre presenti “francesi, tedeschi, austriaci, sloveni”, qualche produttore isolato di una nazione lontana come Usa, Argentina, Georgia, South Africa, Kazakhstan.

Riporto i migliori 8 (otto) assaggi effettuati nella Czerny Saal:

  • Champagne Laurent-Perrier Cuvée Rosé. Pinot Noir 100%. S.A. Rosa antico che ti strega subito alla vista. Effervescenza finissima e zampillante, lamponi e fragoline di bosco ti introducono in una complessità ricca di fascino, sapidità e freschezza con una carbonica accarezzante conducono l’assaggio in un perfetto equilibrio. Pochi rosé trasportano con questa eleganza. Chapeau! Voto Merano: anche il Kurhaus fa la differenza
  • Champagne Paul Goerg Millésime er Cru 2005. 100% chardonnay. Proviene da Vertus dove lo chardonnay esprime il meglio di se. Oro brillante. Carattere e potenza dove la boulangerie ha dato ampio spazio alla patisserie. Elegante con tutti i fondamenti ben bilanciati. Finale lunghissimo. Meritato il massimo punteggio. Voto Merano: anche il Kurhaus fa la differenza
  • Weinguth Julius Treis, dalla Mosella. Reisling 100% vendemmia 2012. Azienda tradizionale a conduzione familiare. Vino giovane dalle grandi prospettive. Naso con sfumature minerali e palato dotato di freschezza e sapidità. La lunga persistenza conclude l’assaggio importante. Voto Merano: anche il Kurhaus fa la differenza
  • Weinguth Dürnberg, Falkenstein Österreich. Grüner Veltliner reserve 2012. Giallo paglierino con sentori di mela golden,susine e fiori. Al palato sapido e ben fresco in sintonia con I ritorni retronasali fruttati. Voto Merano: anche il Kurhaus fa la differenza
  • Come non assaggiare i vini dell’Azienda più importante austriaca; Weinkellerei Lenz Moser. Vigne nel Burgenland  da dove proviene il Reisling Prestige 2012. Un Reisling austero, molto giovane con tutti i componenti per crescere nel tempo. Il sorso è fresco e sapido e avvolge il palato in una lunghezza appagante. Voto Merano: anche il Kurhaus fa la differenza
  • Liliac Batos Romania. Crepuscul 2012, Feteasca Neagra 50% e Merlot 50%. La sorpresa romena. Vitigno autoctono in blend con il Merlot. Rosso rubino pieno, naso complesso con fiori e frutta matura, finale speziato. Al palato la trama fresco-sapida in perfetto equilibrio con tannini fini fanno capire una evoluzione nel tempo. Adesso molto giovane. Voto Merano: anche il Kurhaus fa la differenza
  • Crama Basilescu. Urlati Romania. Busuioacă De Bohotin 2013. Un bianco da vitigno autoctono   Busuioacă De Bohotin. Diverso dai nostri conosciuti ma altrettanto con carattere. Naso e palato che ti sbalordiscono nella loro semplicità. VotoMerano: anche il Kurhaus fa la differenza
  • Crama Girboiu, Dumbrăveni Romania. Bacanta Cotesti 2012. Merlot 100%. A dimostrare che i vitigni internazionali possono trovare habitat eccellenti e rappresentare il futuro vitivinicolo di questi nuovi territori. Un bel Merlot. Voto Merano: anche il Kurhaus fa la differenza

…e il Merano Wine Festival continua…

Urano Cupisti