Sapevo di questo avvenimento da tempo ed attendevo l’invito da parte degli amici della Community Vino una Passione che non si è fatto attendere. Primo Banco d’Assaggio sui vini d’Albania dalle mie parti e non solo.

“Banco d’assaggio di giovedì 4 Aprile (ore 20,30). Nel Wine Corner all’interno del Ristorante Europa, lungomare Europa 106, Lido di Camaiore. Degustazione: Blind Wine Tasting”.  Sei campioni provenienti da una terra vinicola sconosciuta dove, da sempre, si fa vino.

Di fronte ad un invito di questo genere dove poter poi parlare di vini albanesi provenienti da diverse zone, fa parte di quell’eventi da condividere, istruttivi, didattici, formativi.

Vini d’Albania. Tavolo d’assaggio

Rinfreschiamoci la memoria

Negli ultimi trent’anni, il settore vitivinicolo albanese ha assistito a una crescita lenta ma costante. La superficie vitata è passata dai 2.776 ettari nel 2010 ai 7.442 nel 2021 e 11.339 nel 2022!!!

In quanto membro dell’OIV, l’Albania può avvalersi delle informazioni, della cooperazione e dei servizi offerti da una rete di circa mille esperti. Tale rete le ha consentito di partecipare a decisioni fondamentali relative all’evoluzione del settore e di esprimere le proprie posizioni.

Come detto nel 2022 l’Albania vantava una superficie vitata di 11.339 ettari, collocandosi, in base alle statistiche dell’OIV, rispettivamente al 41° e al 55° posto per produzione e consumo su scala mondiale.

La pratica vinicola ebbe origine nel territorio oltre duemila anni fa. Esistono testimonianze della coltivazione e della produzione vitivinicola risalenti all’epoca degli Illiri. Si tratta di una tradizione che non ha conosciuto interruzioni nel corso della storia, tenuta viva durante l’Impero romano e bizantino. Anche sotto la dominazione ottomana, dimostratasi lungimirante visto il credo musulmano la viticoltura sopravvisse.

Mappa dislocazione vigneti Albania

In epoche più recenti, la Seconda guerra mondiale e il successivo regime comunista allontanarono i contadini dai campi coinvolgendoli in attività industriali e collettivistiche. Infine il graduale risveglio e la situazione dei giorni nostri.

Alcuni piccoli produttori si sono trasformati in vere e proprie aziende capaci di rispondere alle esigenze attuali non solo in termini quantitativi, ma anche dal punto di vista della qualità. Delle settanta case vinicole registrate in Albania oggi, oltre venti, sono aziende di medie/grandi dimensioni.

È stato inoltre avviato un percorso nella direzione di un allineamento con le leggi e le disposizioni dell’Unione Europea, culminato con l’approvazione in seno al Parlamento della nuova legge n. 86/2022 nell’ambito della viticoltura e del vino. L’obiettivo ultimo è quello di regolamentare il settore in maniera più efficace ed espandere le opportunità di esportazione per i produttori nazionali.

Il Banco in sintesi

– Tre distretti di provenienza: Lezhe, Durres, Berat.

– Sette i vitigni interessati: Shesh i Bardhë, Ceruja, Pulez, Carmenere, Kallmet, Cabernet Sauvignon, Merlot.

A seguire le mie considerazioni sui vini assaggiati.

Urano Cupisti