OrmæVinae

Dopo La Madonnina di Kostantin Nikolaev di Bolgheri, parliamo di Alexey e Ella, Æ, ovvero ancora due imprenditori russi innamorati dell’Italia, della Toscana e di Firenze lato Rufina. Della Toscana amano l’arte, la cultura, il paesaggio, ma soprattutto il vino e l’olio.

Il vino dell’Appennino

Così mettono in atto un progetto a lunghissimo termine. Cominciano con l’acquisto di una storica fattoria, Il Monte, sui monti appenninici che sovrastano Pontassieve a 350 m di quota. La fattoria ha una vigna di 1,2 ha e 2300 piante di olivo. Numeri piccoli, ma buoni per far partire il progetto con un obiettivo centrato sulla altissima qualità e sulla esclusività.

Si comincia con la ristrutturazione del vigneto Il Monte, con viti di 25 anni, 3000 di Sangiovese e 3000 di Cabernet Sauvignon, e dei vecchi olivi, alcuni centenari, rimasti incolti negli ultimi anni. Le lavorazioni sono improntate ai principi dell’agricoltura biologica, naturalmente certificata, e della sostenibilità ambientale.

Per il futuro l’obiettivo principale è quello di produrre un cru di sangiovese da una singola vigna e per questo l’azienda si associa al Consorzio Chianti Rufina. Poi un grande SuperTuscan con base Cabernet Sauvignon. La raccolta 2018 andrà a formare un Chianti Rufina Riserva e un vino a base Cabernet Sauvignon, mentre la 2019 prevede anche un sangiovese 100%.

Alexey Kondrashov

Nel 2020 è stata piantata la nuova vigna, la Quinquaginta, nome che ricorda il cinquantesimo compleanno dei due personaggi, ed è costituita da 5000 piante di Sangiovese, 2500 di Cabernet Sauvignon, e 800 di Trebbiano.

Il dittongo

Alexey Kondrashov e Ella Korop amano il latino, e nel dittongo Æ tanto usato in questa lingua ritrovano le loro iniziali, come loro fortemente unite. Ora però esistono due pronunce per il latino, la scolastica o ecclesiastica, per la quale il dittongo ae si pronuncia e (Caesar = Cesar) e quella classica (lectio restituta) secondo la quale il dittongo si pronuncia con le due vocali distinte a – e (Caesar = Kaesar che dà origine a Kaiser) ed è ovvio che quest’ultima sia la preferita da Alexey e Ella perché mantiene A ed E uniti di fatto ma distinti nella pronuncia.

Ella Korop

Degustazione

Ma lasciamo le considerazioni scolastiche e veniamo agli assaggi.

Nel 2020 Alexey ed Ella hanno presentato due vini, un rosato a base sangiovese, il Gioellae 2018 Rosato IGT Toscana, e il Primae 2017 IGT Toscana composto da Sangiovese e Cabernet Sauvignon in parti uguali.

Il packaging è curatissimo. Il Gioiellae ha vetro trasparente che esalta le tonalità rosa antico del vino e un’etichetta sobria e moderna con la sfumatura del logo in sottofondo e grande leggibilità.

Il Primae ha invece una bordolese classica, pesante ma non troppo, etichetta scura molto seria con il logo sullo sfondo e scritte bianche e dorate. La capsula è in gommalacca dorata con il numero di bottiglia impresso.

Ogni bottiglia è confezionata nella sua cassetta di legno singola oppure in cassette di legno da sei. Il tutto é particolarmente elegante e ricercato anche se la visibilità dell’etichetta con poca luce è scarsa e di luminosità problematica in foto.

OrmaeVinae. Gioiellae

Gioiellæ 2018 Igt Toscana Rosato

Sangiovese 100%

Il colore è un rosa non molto carico e con riflessi aranciati. Il profumo è intenso e salmastro con note di pesca tabacchiera, susina, fiori rossi. In bocca ha una struttura importante e alcolica, subito moderata da una corretta freschezza acida con accento salino.

Ritorna anche qualche piacevole accenno floreale con bel timbro di rosa tea. Un ottimo vino per le calde serate estive in terrazza sul mare. Per la stagione invernale è un grande accompagnamento per la cucina di mare , soprattutto per le zuppe di pesce. Io lo ho provato con un crostone con polpo alla luciana ed è stato esaltante.

OrmaeVinae. Primae

Primæ 2017 Igt Toscana Rosso

Sangiovese 50% Cabernet Sauvignon 50% in co-fermentazione in acciaio. Invecchia per 22 mesi in legno per il 40% in botti da 10hl, 40% in barrique di rovere francese, 20% in tonneaux.

Il colore è un rubino carico di buona trasparenza. Il naso è intenso e caratterizzato da frutto maturo, mora, prugna, ciliegia morella, seguito da note di spezia fine, bacche di bosco e note balsamiche di tostatura.

Il complesso olfattivo lascia pensare a una evoluzione interessante e articolata con l’invecchiamento in bottiglia. In bocca è pieno e solido all’attacco con sentori di frutta fresca ben sostenuti dalla freschezza acida.

Il finale è lungo anche se leggermente frenato da un tannino ancora molto vigoroso per gioventù. Se l’inizio è questo, ci sarà da divertirsi con le prossime annate.

Un vino da grandi grigliate, cacciagione allo spiedo o selvaggina in salmì.

OrmaeVinae Pontassieve Olio bio

Elleivæ Extraverigine di Oliva Igp Toscano Bio

Da un blend di Frantoio, Moraiolo, Leccino, Pendolino. Lo ho assaggiato in maniera non professionale nel corso di una cena, ma il giudizio è senz’altro positivo.

La categoria è quella di un fruttato medio con leggeri ricordi di carciofo. Il sapore è rotondo e morbido, delicatamente piccante e con amaro presente, molto equilibrato e piacevole.

Se capitate in Rufina, provate a cercare Alexey ed Ella e fatevi coinvolgere dalla loro simpatia, dal loro entusiasmo, e soprattutto dalla grande freschezza del loro pensiero.

Paolo Valdastri

 

ORMÆVINÆ

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