Sono cinque giovani di Terni i soci fondatori di Umbria Wine Club che durante il lockdown, esattamente un anno fa, hanno deciso di fondare questa associazione con un preciso e nobile scopo: raccontare l’Umbria. MA, come si fa a raccontare una regione?

A spiegarcelo sono Riccardo e Giulia, due dei soci fondatori:

«Una delle nostre carte vincenti è che siamo un gruppo di ragazzi con background diversi, possiamo dire eclettici, ma ciò che ci unisce è l’interesse per questa terra, l’artigianalità, le sue eccellenze culinarie, la sua storia e arte.

Umbria Wine Club webinar

In tutto questo sicuramente il vino è il protagonista ma diviene anche conduttore di un teatro che ha come attori la terra dell’Umbria, i suoi artigiani, i suoi prodotti.

Tutto questo lo raccontiamo attraverso eventi, fino ad ora siamo stati un po’ con le mani legate viste le restrizioni, ma ciò non ci ha impedito, di organizzare gite alla scoperta delle vigne e dei borghi, tramite tour a piedi, oppure per i più sportivi, in bicicletta.

Divertente è stata anche la caccia al tartufo, uno dei prodotti più rinomati di questa terra; davvero stimolante, l’osservazione del cielo e delle stelle con due giovani astrofisici di Terni e l’esposizione d’arte di una giovane artista locale.

Civitella dei Conti, la sede di Umbria Wine Club, in una puntata di Linea Verde

Per il futuro abbiamo molti progetti in cantiere: stiamo infatti creando partnership con cantine e operatori del settore per coinvolgerli nelle nostre iniziative.

L’offerta di servizi si sta ampliando, in questo momento stiamo organizzando la stagione estiva del 2021 ed è aperta la collaborazione con enti interessati».

E ora una domanda fondamentale: perché avete sentito questa necessità, proprio per questa regione?

Umbria Wine Club logo

I ragazzi mi coinvolgono in una dettagliata descrizione, con tanto di grafici alla mano, dei trend del vino in Umbria: negli ultimi anni è cresciuta la vinificazione di vini docg e doc in percentuale ma non in valore assoluto; a questa crescita nella qualità non è seguita una crescita nel valore dei vigneti per ettaro, che anzi negli ultimi anni tende a diminuire.

Ciò vuol dire che si beve di più ma si bevono vini di bassa qualità oppure non prodotti localmente.

Il progetto è nato con lo scopo di aiutare la promozione dei piccoli produttori di vino dell’Umbria durante un periodo difficile come quello iniziale del Covid, che ha accentuato una necessità già evidente: dar voce a queste piccole realtà per diffondere i propri prodotti quanto la qualità dei prodotti stessi meriterebbe.

Ci sarebbero ancora molte parole da spendere per questa associazione, ma lascio questo compito alle loro pagine Facebook e Instagram, aggiornate con notizie interessanti e con i racconti dei loro eventi.

Alice Romiti 

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