A Vin-O-Ton 2013 la prima assoluta di Distant Voices per quartetto d’archi di Toshio Hosokawa

Si è tenuto ieri sera l’atteso appuntamento musicale VIN-o-TON, frutto dell’eclettismo artistico-culturale di Alois Lageder – proprietario di un’azienda sinonimo d’eccellenza nella viticoltura biologico-dinamica – che da ormai sei anni valorizza la musica classica dei nostri giorni promuovendo e sostenendo la crescita dei giovani compositori contemporanei. Accompagnato dal suo solito e indiscusso successo, VIN-o-TON ha attirato l’attenzione del grande pubblico e della stampa di settore – musicale ed enologico – che prima del concerto hanno potuto degustare un piacevole aperitivo e, a fine serata, una cena alla Weinschenke Vineria Paradeis accompagnata dalle pregiate etichette della Tenuta.

VIN-o-TON – afferma Alois Lageder – nasce dal desiderio di dare visibilità alla musica classica dei nostri giorni, trasmettendole al tempo stesso nuovi impulsi creativi. L’obiettivo è di promuovere la crescita di compositori contemporanei, rendendo la loro musica accessibile anche ad un pubblico lontano dalla cerchia degli esperti”.

Il progetto prevede la commissione a un compositore, da parte di Alois Lageder, di un’opera nuova, da eseguire in prima assoluta presso la Tenuta altoatesina. L’edizione di quest’anno ha visto come Artist in Residence Toshio Hosokawa, il più noto compositore giapponese vivente, che ha deliziato per la prima volta il pubblico con la sua composizione Distant Voices, per quartetto d’archi. L’artista ha dedicato l’opera proprio al suo “mecenate”, illustrando così quante affinità egli abbia riscontrato tra la sua creazione e la persona di Alois Lageder.  “L’ascoltatore – scrive Hosokawa a proposito della sua nuova opera - percepirà le singole note del paesaggio sonoro passeggiando attraverso il giardino del tempo musicale”.

Un altro “paesaggio sonoro“ di grande presa è il quartetto Esercizi di Nubi – anch’esso in prima assoluta - di Federico Gardella un artista che sente una grande affinità con Hosokawa. Per il giovane compositore italiano, ascoltare musica equivale a visitare una cattedrale e un brano è come un paesaggio che invita a fermarsi, liberandosi dai vincoli del tempo.

L’esecuzione dei brani è stata affidata agli eccellenti musicisti del Quatuor Diotima, che già all’edizione di VIN-o-TON del 2010 entusiasmarono gli spettatori con la loro interpretazione e la loro tecnica impeccabile.

Oltre alle due prime, il programma della serata ha incluso I Listen To—, della compositrice giapponese Noriko Miura, e il Quartetto d’archi n. 2 in la minore di Johannes Brahms, un quartetto di grande ecletticità, un’apoteosi di variazioni di nuclei melodici da cui emerge uno sviluppo musicale dalle forme molteplici e cangianti.

 

Ulteriori informazioni su VIN-o-TON:  www.aloislageder.eu/it/vinoton

 

A proposito di VIN-o-TON

Nato nel 2007, il progetto VIN-o-TON costituisce tuttora un’iniziativa assai peculiare nel panorama musicale dell’Alto Adige. Una caratteristica che rende VIN-o-TON un evento più unico che raro, anche nel contesto europeo, è l’esecuzione in prima assoluta di un brano di musica contemporanea commissionato dal promotore della manifestazione. VIN-o-TON è un momento particolare in cui la tenuta Alois Lageder si veste di musica, eseguita nell’antico granaio. Alla prima edizione, nel 2008, il compositore incaricato fu Johannes Maria Staud, che scrisse Lagrein, per violino, clarinetto, violoncello e pianoforte, un brano ricco di varietà timbrica, morbidezza e sensualità. Nel 2009 fu la volta di Bogenstrich per baritono, violoncello e pianoforte del compositore britannico Sir Harrison Birtwistle, un’opera imperniata sull’amore, molto poetica e toccante. All’edizione del 2010 la prima assoluta toccò a liquido di Aureliano Cattaneo, un quartetto d’archi pregno di emotività e soluzioni armoniche assai raffinate. Nel 2011, l’incarico di comporre un brano su commissione fu assegnato a Thomas Larcher, direttore artistico di VIN-o-TON, che nel suo A Padmor Cycle per tenore e pianoforte mise in musica alcuni frammenti – in parte molto lapidari e d’impronta esistenziale – di poesie scritte da Alois Hotschnig e Hans Aschenwald. Nel 2012, infine, è stata la volta di Helena Tulve e dei suoni raffinati del suo brano Rimlands. Oltre alla prima, ogni edizione propone dei brani importanti nella storia della musica. Per esempio, sono stati eseguiti Quatuor pour la fin du temps di Olivier Messiaen, la Hammerkloaviersonate di Ludwig van Beethoven, lo Schwanengesang di Franz Schubert o la Suite per Violoncello n. 6 di J.S. Bach.

A proposito di Toshio Hosokawa

Nato a Hiroshima nel 1955, Toshio Hosokawa andò nel 1976 a Berlino a studiare composizione da Isang Yun a Berlino, proseguendo poi con Klaus Huber e Brian Ferneyhough. Hosokawa ha un linguaggio musicale inconfondibile che scaturisce dal rapporto fra l’avanguardia musicale occidentale e la cultura musicale nipponica, con un influsso determinante mediato dalle strutture statiche del gagaku, la musica giapponese di corte. Nelle sue opere la presenza della tradizione e della filosofia di vita giapponese non è mai né folclore, né un ricorso a effetti esotici. L’autore non vuole evocare suggestioni sonore lontane, ma semmai sollevare questioni musicali di fondo. Al centro delle sue opere si trova spesso il carattere effimero della natura: “Effimero è bello” – sostiene lo stesso Hosokawa, per il quale la musica è l’arte della caducità: “La nota esce dal silenzio, vive, e poi ritorna nel silenzio”.

A proposito di Alois Lageder

Sin dal 1823, la vitivinicoltura è parte integrante della storia della famiglia Alois Lageder. Giunta alla quinta generazione con l’attuale proprietario Alois Lageder, la tenuta, con sede a Magrè in provincia di Bolzano, si distingue per la filosofia ispirata all’approccio olistico e sostenibile e per la capacità di fondere sapientemente tradizione ed innovazione. Circa 50 ettari di vigneti di proprietà vengono lavorati secondo i principi più stretti della coltivazione biologico-dinamica.