“La firma del decreto di liberalizzazione completa delle chiusure per i vini a DOCG è un’ottima notizia per tutto il comparto nazionale. Finalmente anche in Italia facciamo un passo in avanti nel presente e si consente ai produttori di scegliere il tappo più adatto alla chiusura del proprio vino. Come Gruppo Sintesi esprimiamo una forte soddisfazione per il provvedimento, perché viene sancita anche la qualità del tappo sintetico, parificato così al sughero su tutte le tipologie di vini a denominazione”.
Questo il commento di Roberto Casini, Presidente del Gruppo Sintesi – Tappi Sintetici Espansi, sul decreto del Ministero delle politiche agricole di liberalizzazione delle chiusure alternative al sughero per i vini a denominazione.
“Con questa norma anche i produttori italiani, come i colleghi di altri Paesi, potranno scegliere le chiusure sintetiche anche per i vini DOC e DOCG, potendo così contare sull’omogeneità delle prestazioni, l’assenza di difetti, un basso impatto ambientale per garantire davvero il prodotto. Si tratta di una svolta storica e come Gruppo auspichiamo di coglierla appieno, perché siamo consapevoli che in Italia si debba lavorare anche sull’approccio “culturale” rispetto ai tappi sintetici. Con questo obiettivo stiamo programmando una serie di incontri e workshop con i Consorzi di tutela, per approfondire con enologi e imprenditori vinicoli gli aspetti legati alla tappatura. In particolare puntiamo sulla ricerca, perché negli ultimi dieci anni grandi passi avanti sono stati fatti nella produzione di tappi sintetici di nuova generazione che sono in grado oggi di garantire prestazioni non eguagliabili da nessuna altra chiusura”.
“Il nostro obiettivo è comune a quello del produttore: proteggere il vino imbottigliato e far sì che il consumatore lo possa godere senza difetti. Non solo abbiamo eliminato il problema del difetto di tappo, che contamina ancora oggi 1 milione di bottiglie al giorno nel mondo, ma possiamo consentire una migliore gestione delle caratteristiche organolettiche dei vini. Crediamo – ha concluso Casini – che in un momento di mercato come quello che stiamo attraversando sia fondamentale che il consumatore possa scegliere con sicurezza il suo vino preferito, senza brutte sorprese. Ora tutto questo è possibile, anche per i rossi top di gamma e da invecchiamento”.