Premio Internazionale Enrico Ferri – Amico degli artisti. Premio speciale allo chef Filippo Cogliandro come riconoscimento dato ad un esponente di livello nazionale ed internazionale dell’enogastronomia, della valorizzazione dei tesori dell’Italia e della cultura del nostro Paese.
La cerimonia si è svolta venerdì 14 luglio alle ore 18 nella sala delle conferenze di Palazzo Comunale a Pontremoli alla presenza del sindaco Jacopo Ferri, del magistrato ed ex parlamentare Cosimo Maria Ferri, della famiglia Ferri e del professor Giammarco Puntelli.
Il premio parte dall’attitudine dell’ex ministro ed europarlamentare Enrico Ferri, scomparso a dicembre 2020, verso l’arte e i suoi protagonisti: sempre pronto a promuovere la cultura, è stato organizzatore di alcune fra le mostre più importanti a livello europeo a Bruxelles nel contesto del Parlamento e mai faceva mancare il suo consiglio e la sua collaborazione con gli artisti e con i promotori delle rassegne più significative.
Ha promosso da vero e proprio pioniere quella cultura europea che è una realtà e la sua Pontremoli lo ricorda venerdì con questo premio, proprio quella città che lui stesso aveva portato con la sua figura e i suoi interventi in tutto il mondo.
Quest’anno la scelta per la premiazione non è andata sulla singola performance ma sulla carriera e quella di Domenico Monteforte è caratterizzata da decine di successi e riconoscimenti istituzionali: ha vinto i premi più importanti per l’arte, le istituzioni hanno collaborato con lui per mostre di chiaro valore e all’estero, da Berlino a San Francisco, a Londra, ha portato i colori del nostro Paese e soprattutto il brand della Toscana come elemento che unisce buon vivere all’arte e alla cultura.
Lo chef Filippo Cogliandro è il Premio Speciale alla cultura, nella premiazione di un esponente italiano di prestigio per l’enogastronomia, la valorizzazione delle materie prime e la cultura stessa che dal suo territorio con “L’A Gourmet L’Accademia” a Reggio Calabria porta in tutto il mondo.
Lo chef Filippo Cogliandro
Spesso è nei piccoli dettagli che si nasconde la chiave per comprendere meglio la personalità di un artista, e Filippo Cogliandro, professione chef, è un artista, perché tramuta in pretesti di arte il suo know how e le sue emozioni.
Ma soprattutto, dato che per mia opinione chef di livello si nasce, Cogliandro si è formato dalle esperienze e lo studio, ma anche dal territorio dal quale proviene.
E’ la Calabria la sua fonte d’ispirazione, i miracoli della natura, la durezza dei monti, l’azzurro del mare, il profumo di salmastro che si confonde al vento, un mix di sensazioni e di atmosfera, tanto da farne una filosofia di vita.
La natura, a volte dura come il vento sul mare dai sapori acri, e poi dolce come la quiete dell’inverno di paesi arroccati sulle colline, scoperti come tesori, con i magici prodotti dell’entroterra, e poi le spiagge bianche e assolate, i litorali autunnali, scorci inchinati all’imminente bufera invernale, aromi e sapori non dimenticati, ma riproposti con maestria nel pieno rispetto del prodotto cardine del luogo, la pesca, dove le stagioni offrono la ricchezza del mare che solo un uomo della Calabria può capire, per una vocazione sorretta da un eccezionale talento, quello della cucina che si fa arte…..l’arte del cuoco.