Gabriella Ferrara con il suo Greco di Tufo

Tutto è cominciato così:

Pronto, Signora Gabriella? Mi troverò nella prossima settimana dalle sue parti. È possibile venire a trovarla, visitare l’azienda, il territorio, calpestare le vigne di Greco di Tufo e scoprire quanto si racconta sulla sua realtà?

«Siamo ancora in vendemmia per i rossi, la cantina è sottosopra, è difficile pensare di preparare una degustazione».

Meglio visitarla nella sua piena operatività e toccare con mano la potenza espressiva del territorio e la carica umana dell’intera famiglia nel momento di maggiore operatività. Sia gentile, un’occasione simile difficilmente mi ricapiterà.

Vigna di Greco di Tufo

Il territorio

Così è stato. Mi sono presentato in quel di Tufo, nell’avellinese, in un caldo pomeriggio di ottobre.

Tufo, borgo irpino di circa 900 abitanti. Il suo nome deriva dalla presenza nel sottosuolo dalla preziosa roccia vulcanica che insieme ai giacimenti di zolfo ne ha rappresentato da sempre la vera ricchezza.

Quando si inizia a salire la collina si capisce la sua posizione strategica e di controllo di una vasta area oggi rappresentata dai suoi vigneti di Greco. La coltivazione della vite si perde infatti nella notte dei tempi, intimamente connessa allo scorrere del fiume Sabato lungo il quale corrono ancora oggi le antiche vie che univano l’Irpinia al Sannio. Da ricordare la scoperta di enormi giacimenti di zolfo che permetterà l’esplosione della coltivazione della vite, dando origine alla tecnica della “zolfatura” che permetteva di proteggere i grappoli dagli agenti patogeni esterni.

Benito Ferrara

Gabriella Ferrara, figlia di Benito Ferrara ed anima aziendale mi attendeva sulla strada che porta dal centro del paese alla frazione di San Paolo. A destra la fiancata della collina, a sinistra i vigneti che seguono il declivio verso il paese.

Benito Ferrara. La cantina con le vasche sulla strada

Un’azienda cresciuta intorno all’abitazione che a sua volta è congiunta ad altre formando il piccolo borgo di San Paolo. Le vasche di acciaio, in parte in cantina (le più piccole), in parte sulla strada, (le più grandi) in un caos urbanistico organizzato. Un filare di uve greco lungo il ciglio della strada e guai a toccarlo.

«Quello è mio marito Sergio» indicandomi un signore “appollaiato” sopra una vasca inox ad effettuare un rimontaggio.

«La mia azienda ha radici antiche, risalenti agli albori del secolo scorso. Oggi si estende su 20 ettari per una produzione di circa 50/70mila bottiglie annue per 7 etichette: Greco di Tufo Vigna Cicogna (il Cru aziendale), Greco di Tufo Terre d’Uva, Greco di Tufo Campania Due Chicchi, Fiano di Avellino Sequenzha, Taurasi Vigne Quattro Confini, Irpinia Aglianico Passo del Lupo, Irpinia Aglianico Quattro Confini.

Tutte le superfici vitate ricadono nel Comune di Tufo, frazione San Paolo, in un’area tradizionalmente vocata alla coltivazione del vitigno Greco di Tufo e nel comune di Montemiletto per la produzione del vitigno Aglianico. I terreni si trovano ad una altezza che varia dai 450 ai 600 m sul livello del mare, con una esposizione a mezzogiorno, una giacitura collinare ed una tessitura di medio impasto».

Benito Ferrara. Viti lungo la strada

E della cantina ne vogliamo parlare?

Nonostante l’apparenza caotica è attrezzata con strumenti  all’avanguardia. Insomma non manca nulla per rendere possibile la produzione dei rinomati vini conosciuti ed apprezzati sui mercati più esigenti di tutto il mondo.

«Mio padre Benito è stato un innovatore e un lungimirante; comprese prima di altri quanto potesse essere importante la creazione di una propria cantina per la produzione del vino dedicandosi anima e corpo al suo progetto. È toccato a me il testimone di fare assumere a questa realtà il ruolo di prestigio che l’ha portata all’attuale produzione di vini di pregio in Campania e non solo».

Gli assaggi?

Fatti a casa, al ritorno, vista l’impossibilità logistica in azienda (alcuni vini acquistati in enoteca):

– Greco di Tufo Vigna Cicogna 2019. VINIFICAZIONE: con pressatura soffice, il mosto di sgrondo, rigorosamente protetto dall’ossigeno, viene illimpidito per la sedimentazione naturale. MATURAZIONE: 7 mesi in acciaio su fecce fini regolarmente risospese nel vino.

Eccellenti le componenti aromatiche floreali, agrumate e di frutta esotica. Al palato caldo e sapido. Nella persistenza c’è tutta la sua tenace voglia di esprimersi. Eccellente, 93/100

– Greco di Tufo Terre d’Uva 2018. VINIFICAZIONE: con pressatura soffice, il mosto di sgrondo, rigorosamente protetto dall’ossigeno, viene illimpidito per la sedimentazione naturale. MATURAZIONE: 7 mesi in acciaio su fecce fini regolarmente risospese nel vino.

Giallo paglierino intenso. Profilo fruttato semplice e lineare. Coerente al palato nei ritorni con una buona persistenza. Ottimo, voto 89/100

Greco di Tufo Vigna Cicogna

– Fiano d’Avellino Sequenzha 2019. VINIFICAZIONE: con pressatura soffice, il mosto di sgrondo, rigorosamente protetto dall’ossigeno, viene  illimpidito per la sedimentazione naturale. MATURAZIONE: 7 mesi in acciaio su fecce fini regolarmente risospese nel vino.

Giallo paglierino con intarsi dorati. Si propone al naso con il fascino del miglior fiano. Al palato la morbidezza avvertita è sorretta dalla giusta acidità e sapidità nella ricerca dell’equilibrio. Eccellente, voto 91/100

– Taurasi Vigna Quattro Confini 2019. VINIFICAZIONE: pigiadiraspatura a uva intera e macerazione media di alcuni giorni, con rimontaggi giornalieri fino alla svinatura, fermentazione del mosto in acciaio inox. MATURAZIONE: in barriques francesi di secondo passaggio per 11 mesi del 30%, il restante 70% affinamento in acciaio. Assemblato e dopo un mese messo in bottiglia dove sosta dai 6 mesi fino a 12 mesi.

Impenetrabile. Cenni di tostatura e fumé da cui sfilano i fruttati di susine rosse e ciliegie nere. Caldo ha nei tannini un controaltare finalizzato all’equilibrio. Lunghissimo. Eccellente, voto 92/100

Una visita “diversa” caparbiamente voluta ed apprezzata nella sua veridicità, realtà, autenticità. Mi piace segnalare quella tenacia recepita tutta al femminile da parte della Signora Gabriella in un contesto di scelte ben ponderate che hanno portato “Benito Ferrara” agli alti livelli fin qui raggiunti. Chapeau!

Urano Cupisti

Visita effettuata in data 13 ottobre 2020 e assaggi fatti il 27 ottobre 2020

Benito Ferrara
Frazione San Paolo
Tufo (Av)
Tel: 0825  998194

info@benitoferrara.it

www.benitoferrara.it