È iniziata la vendemmia 2023 a Pieve di Campoli, azienda vinicola situata nel cuore del Chianti Classico, di proprietà dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero.

La Toscana ha registrato temperature molto basse a inizio anno, seguite nei mesi primaverili da una abbondante piovosità che hanno favorito lo sviluppo delle malattie fungine, la Peronospora su tutte. Ciò, come noto, sta influenzando la capacità dei nuovi raccolti arrivando a stime di produzione inferiori di circa il 20 % rispetto al 2023 nella regione (fonte: report dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini realizzato anche con il monitoraggio del Ministero dell’Agricoltura e delle Regioni). 

Le stime di raccolta dell’azienda Pieve di Campoli sono in controtendenza con questi dati come conferma anche l’enologo Andrea Paoletti che scherzando, attribuisce alla protezione divina la situazione della raccolta:

Pieve di Campoli, vendemmia bianco 2022

La vendemmia è molto tardiva, ma paradossalmente la situazione delle nostre vigne è normale se non eccellente. Forse grazie ad una protezione divina, la Peronospora non ha quasi intaccato i nostri vitigni. Siamo partiti dalla raccolta delle uve destinate alla produzione del rosato, poi la lavorazione si è spostata sul Merlot e in seguito alle vigne giovani che stanno subendo un forte stress dato dal prolungarsi quasi anomalo di questo caldo che tarda ad abbandonare un’annata molto particolare. Siamo appena partiti e partiremo con la raccolta del Sangiovese destinato alla lavorazione del Chianti Classico.”

Pieve di Campoli, Chianti Classico

Dei 50 ettari aziendali dediti alla viticoltura nessuno desta particolare preoccupazione all’azienda. Per gli impianti storici infatti è stimato un raccolto in linea con quello dello scorso anno, destinato principalmente alla produzione delle due etichette dell’azienda, Pieve di Campoli e Cortine.

Pieve di Campoli

Nata nel 1985 dal progetto di amministrazione dei benefici ecclesiastici dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, Pieve di Campoli, immersa nel territorio del Chianti Classico, da sempre lavora nel rispetto della natura e dei suoi ritmi e ha come principio fondante la valorizzazione della terra come elemento di espressione dell’uomo, tesa a favorire processi virtuosi e sostenibili. Lavorando nel pieno rispetto della tradizione mantenendo saldamente in vita gli stessi rituali produttivi che caratterizzavano il leggendario vino di Don Agostino Giotti. 

Le etichette dell’azienda nascono in diversi terroir siti nei comuni di San Casciano e Barberino – Tavarnelle Val di Pesa le cui altitudini, esposizioni e microclimi danno vita a una gamma variegata di vini di grande carattere ed eleganza, pensati per esprimere fedelmente il territorio in cui nascono, grazie anche ad alcuni impianti di oltre mezzo secolo di vita.

Pieve di Campoli, Gran Selezione Cortine

I prodotti si dividono in due linee: Pieve di Campoli (San Casciano), sotto cui nascono il Chianti, il Chianti Classico Annata e Riserva, il Rosato e il Vin Santo e Cortine (San Donato), località dove è situata la cantina di vinificazione e la bottaia, da cui nascono i tre omonimi Chianti Classico Annata, Riserva e Gran Selezione, Il Canaiolo e il Vinsanto del Chianti Classico, usato per le celebrazioni della Cattedrale di Firenze. L’attività dell’Istituto si inserisce nel solco della tradizione dei preti contadini e per tanti anni sono stati punto di riferimento per la coltivazione viticola della zona del Chianti Classico.

La produzione è affidata all’esperienza e alla competenza dell’enologo Andrea Paoletti con i suoi 15 anni come direttore agrario da Antinori ed i suoi 20 di consulenza presso la cantina Ornellaia; ha inoltre viaggiato in vari paesi nel mondo come Turchia, Montenegro, USA, Georgia ed Ungheria per svolgere il suo lavoro. 

Pieve di Campoli www.pievedicampoli.it

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