Quando si parla di Amarone si inizia sempre parlando della storia di questo vino particolare rappresentativo della cultura enoica italiana.

Si inizia sempre da Flavio Magno Aurelio Cassiodoro, vissuto intorno al 500 d.C., ricordando l’Acinaticol’antenato sia del Recioto che dell’Amarone, approfondendo la cultura intorno al Recioto, alla tradizione degli appassimenti fino ad arrivare all’Amarone.

Una storia lunga millenni ricca di aneddoti, leggende, attribuite a quel personaggio anziché ad un altro.

Ma la vera anima dell’Amarone è il territorio dove si produce, quella Valpolicella con i suoi terreni particolari, l’idroclima del lago di Garda, dei torrenti ed in parte del fiume Adige se pur scorre lontano. Da non dimenticare l’uomo che ha saputo interpretare la natura del luogo e l’ha recepita come terroir aggiungendo al terreno, all’idroclima, le tecniche di produzione indispensabili per ottenere un “Grande Vino” dal nome altisonante: Amarone.

Di questo ed altro ne ho parlato con Riccardo Tedeschi nello stand aziendale Tedeschi Wines durante l’ultimo Vinitaly.

Tedeschi Wines. I vigneti

“Perché, per fare grandi vini, come l’Amarone, ci vogliono dedizione e pazienza; quella pazienza che da sempre accompagna la passione per la terra, per la Valpolicella e quella dedizione che significa sollecitudine, nel fare e nel prendersi cura  ed attenzione  al dettaglio e alle attitudini”.

Si potrebbe obiettare ricordando che tutti i produttori amano la propria terra ma, quando si parla di Amarone e Valpolicella, parliamo di unicità di vini e territorio.

“Il territorio è l’elemento su cui si fonda l’identità e la base da cui partiamo per innalzare costantemente gli standard di qualità della produzione”.

La tradizione della Famiglia Tedeschi

“La nostra famiglia, che vanta una storia vinicola lunga quasi quattro secoli, ha creduto nella grande ricchezza della produzione vinicola della Valpolicella e l’ha recuperata in chiave moderna, adottando i più innovativi metodi di produzione. Siamo convinti che ogni nostro vino debba essere un vero figlio della nostra terra e della nostra storia. L’autenticità dei nostri vini nasce da 400 anni di passione viva e di ricerca attenta condotta nei nostri vigneti in Valpolicella”.

Dalla storia familiare ai vigneti il passo è stato breve

Monte Olmi nel cuore della Valpolicella Classica, acquistato da Lorenzo Tedeschi nel 1918. Ha una estensione di 2,5 ettari con esposizione sud-ovest. Il vigneto si sviluppa su terrazze a “marogne”, i tipici muri a secco di sassi, in parte ricostruiti recentemente.

Tenuta Maternigo che significa “terra della madre” è la proprietà acquistata nel 2006 nella zona a denominazione di origine controllata Valpolicella, tra i comuni di Tregnago e di Mezzane di Sotto. La tenuta è stata scelta dopo attente ricerche condotte da una squadra di agronomi e geologi, che hanno studiato i terreni e rilevato la loro perfetta vocazione alla viticoltura, e in particolare a quella dedicata ai vitigni della Valpolicella.

Lucchine che si trova a Pedemonte, nel cuore della Valpolicella classica. L’impianto del vigneto è parte a Guyot e parte a Pergoletta, e il terreno è argilloso-calcareo di origine alluvionale, ricco in scheletro.

Zonazione e caratterizzazione dei vigneti: “Abbiamo svelato il carattere di ognuna delle nostre viti, e adesso sappiamo come gestirle”.

Delle uve ne vogliamo parlare?

Corvina Veronese, Corvinone, Rondinella. Nei vigneti di proprietà vengono coltivate anche piccole percentuali di cultivar meno note ma altrettanto tradizionali in Valpolicella come Molinara,  Oseleta, Dindarella, Negrara, Rossignola e Forselina; tutte da studiare e rivalutare al fine di rendere i vini più complessi e con un profilo organolettico più variegato.

Tedeschi Wines. I tre Amaroni assaggiati

E le tecniche di cantina?

Fermentini orizzontali (vasche inox termocontrollate) che permettono una perfetta estrazione dalle bucce grazie a un’opportuna programmazione dei rimontaggi mentre la follatura viene eseguita in quelli verticali. Cantina di invecchiamento con botti da 10 a 50 ettolitri.

E il fruttaio?

“Lo abbiamo attiguo alla cantina. Tecnologicamente avanzato è dotato di un sistema di appassimento computerizzato con controllo di temperatura e umidità. Ha una capacità fino a 450.000 kg di uva”.

Un Amarone come l’Amarone Tedeschi non viene prodotto “lasciando il tutto al caso” ma guidando la sua evoluzione con le conoscenze maturate nel tempo finalizzate all’ottenimento di un prodotto appartenente di diritto nella classificazione dell’Eccellenza.

Fin qui l’Amarone

Ma la mia presenza nello stand al Vinitaly, oltre per gli assaggi del vino icona (Amarone), era dovuta all’invito della Famiglia Tedeschi per l’assaggio del “prestigioso Capitel Nicalò Valpolicella Doc Superiore annata 1991(!).

Verrebbe da dire a ragion veduta: Tedeschi Wines, non solo Amarone.

Capitel Nicalò Valpolicella Doc Superiore annata 1991. Descrizione aziendale. Vino ottenuto dalle varietà di uve rosse coltivate sulle colline moreniche della Valpolicella. La metodologia di produzione di questo Valpolicella si avvale di una tecnica tradizionale del Veronese: l’appassimento delle uve. In realtà si tratta di una leggera disidratazione: le uve poste in casse per circa un mese, perdono circa l’8-10% del loro peso.

A seguito della parziale disidratazione le uve si arricchiscono naturalmente di zuccheri, aumenta poi l’estratto secco, le ceneri e il colore del vino. Durante l’appassimento si formano aromi prefermentativi, che si fondono poi con quelli terziari derivanti dalla maturazione del vino in botti di legno.

Note viticole. Suolo: argilloso rosso e calcareo di origine morenica. Età del vigneto: 20 anni (età media). Varietà uve: 30% Corvina, 30% Corvinone, 30% Rondinella, 10% Rossignola, Oseleta, Negrara, Dindarella. Allevamento vite: Guyot.

Tecnica di produzione. Appassimento uve in fruttaio: 1 mese con il controllo dell’umidità dell’ambiente. Fermentazione alcolica e macerazione: 14 giorni/temperatura 28° C. Affinamento in botti di rovere di Slavonia: 12-18 mesi. Imbottigliamento e affinamento in bottiglia: 6 mesi.

Le mie considerazioni. Ancora un manto cromatico interessante nel tempo.Le spezie, legno balsamico e tabacco dolciastro hanno preso il sopravvento sulle note classiche del fruttato. Al palato profilo morbido accentuato con chiusura ancora speziata. Vino sublime da meditazione meritevole non di un voto che alla fine lo penalizzerebbe ma di un meritatissimo Chapeau!

Tedeschi Wines. L’Amarone 1995

Amarone della Valpolicella Classico 1995. Descrizione aziendale. Questo vino è ottenuto da uve raccolte in vari vigneti situati sulle colline della Valpolicella (colline di Mezzane e di Tregnago). La diversa provenienza delle differenti varietà di uve è importante al fine di ottenere vini ben equilibrati, con buona struttura che solo alcune singole aree della Valpolicella possono dare.

Note viticole. Suolo: argilloso rosso e calcareo ricco in scheletro. Età del vigneto: 20 anni (età media). Varietà uve: 35% Corvina, 35% Corvinone, 20% Rondinella, 10% Rossignola, Oseleta, Negrara, Dindarella.

Tecnica di produzione. Appassimento uve in fruttaio: controllo umidità dell’ambiente circa 4 mesi. Fermentazione alcolica e macerazione: 40/60 giorni/temperatura 15° C. Affinamento in botti di rovere di Slavonia: 3 anni. Imbottigliamento e affinamento in bottiglia: 6 mesi.

Le mie considerazioni. Colore di un vino maturo. Naso sempre ampio ed etereo. Olfatto ricco di aromi fruttati e speziati con note minerali in chiusura. Palato equilibrato e cremoso tanto da far esclamare un eccellente Amarone. Voto 93/100.

Inoltre ho assaggiato:

Amarone Maternigo 2016. Giovane, un bambino già nella fascia dell’eccellenza

Amarone Capitel Monte Olmi Riserva 2009. Senza parole. Nella sua espressione di maturazione. Eccellente, voto 94/100

“Siamo convinti che ogni nostro vino debba essere un vero figlio della nostra terra e della nostra storia”. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati al Vinitaly nel mese di Aprile 2019

 

Tedeschi Wines

Via G.Verdi 4/A

Pedemonte di Valpolicella (Vr)

Tel:  045 7701487

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www.tedeschiwines.com