Roeno. Il mitico Enantio

Ultima tappa del mio tour settembrino in Trentino “a caccia” di spumanti. Azienda Agricola Roeno posta a cavallo del confine di due regioni: Trentino-Veneto.

Roeno. Il territorio

Un po’ di vigneti nella zona di Avio (chardonnay destinato al Trento Doc) ed un po’ nelle vicinanze dell’Azienda. Quest’ultimi con morfologie di terreni molto diverse tra loro. Il fiume Adige che li delimita ne fa la differenza.

Ma parliamo di Dèkatos Riserva Brut Nature 2012, Metodo Classico Trento Doc. Il motivo della mia visita all’Azienda diretta magistralmente da Cristina Fugatti, una delle donne protagoniste del Trento Doc e non solo.

Dèkatos Riserva Brut Nature 2012

Roeno. Dèkatos

Riporto dalla scheda aziendale:

“Trento Doc Brut Nature 2012. Dèkatos è innanzitutto un Metodo Classico di sostanza e ispirazione, trasformate in identità di territorio. Dèkatos è un Metodo Classico a lunga permanenza sur lie, oltre cento mesi per connotare e cesellare uno stile unico. Dekatos, dal greco δέκατος, significa decimo. Decimo è l’anno di vita di questo vino. Decimo è l’anno in cui avviene la sua dégorgement. Decimo rappresenta un numero che sintetizza ciò che questo vino vuole esprimere: totalità, compimento e realizzazione finale.

Dèkatos respira l’arte e il vento delle latitudini trentine, dove la vocazione per i grandi Metodi Classici ha permesso di scrivere pagine importanti all’interno della storia enologica italiana. Vinificazione del vino base in inox 90% e Tonneaux 10%. Imbottigliamento per la rifermentazione con lieviti selezionati. Dopo la presa di spuma, circa quattro mesi, inizia la lunga permanenza sui lieviti (10 anni).

Roeno. Enantio

Alla sboccatura non viene aggiunta la liquer portando il residuo zuccherino ad un massimo di 2,8 g/litro. Metodo Classico Trento Doc 120 mesi Chardonnay 100%. Comune Avio Terreno argilloso calcareo. Impianto guyot. Altitudine vigneti 300m slm. Età media delle viti 25 anni. Numero bottiglie prodotte 2.500”.

Le mie conclusioni: Giallo paglierino tendente al dorato, dotato di perlage finissimo che denota da subito eleganza. Impatto con aromi tostati e lievemente burrosi, con note specifiche di miele, confettura, mandorle. Al palato è risultato rettilineo con uno sviluppo sobrio e accenno di dolcezza ben sostenuta dall’ancora presenza di acidità. Un Trento Doc gradevolissimo, vitale, con materia prima lodevole e una notevole persistenza. Chapeau!

Nel sottotitolo riporto: Non solo spumanti. Perché una visita all’Azienda Roeno, quando è presente Cristina, non può terminare se non con una visita a quel vigneto unico, posto lungo il letto, riva destra, del fiume Adige.

Roeno. Insieme a Cristina Fugatti

E mentre passo passo lo si raggiunge, Cristina ricorda che: «La storia racconta che lo storico Plinio il Vecchio, nel primo secolo D.C., parlando di viti selvatiche e coltivate, scriveva. “La brusca: hoc est vitis silvestris, quod vocatur oenanthium…” – è una vite selvatica chiamata enantio».

A dire il vero ne parlai proprio sulle pagine del Corriere del Vino durante una particolare degustazione (https://corrieredelvino.it/degustazioni/enantio-carattere-vigore-fascino-di-un-vino-fuori-schema/). Ma trovarsi di fronte al vigneto di provenienza e calpestarlo ha prodotto nel sottoscritto un’emozione di quelle catalogate “indescrivibili”.

Dissi durante la degustazione del 10 giugno 2022: “Devo andare a vedere queste viti di oltre 150 anni”. Le avevo di fronte, austere, vigorose, coccolate.

Grazie Cristina, Chapeau!

Urano Cupisti

Visita effettuata il 2 settembre 2023

Azienda ROENO
Via Marna 5 – Località Belluno Veronese
Brentino Belluno (Vr)
Tel: 045 7230110

info@cantinaroeno.com

www.cantinaroeno.com