Enantio. Vitigno di 150 anni

Trovarsi nel luogo giusto al momento giusto. Chapeau!

Uno di quei momenti che alla fine risulteranno occasioni, circostanze, situazioni che apportano conoscenze, allargando gli orizzonti.

IL LUOGO: Osteria Le Terme a Massaciuccoli-Massarosa (Lu).

IL MOMENTO: La presentazione, da parte di un’agente, di un Vino che definirlo “particolare” è un eufemismo.

Enantio. Osteria Le Terme

IL VINO: ENANTIO RISERVA 1865 PREFILLOSSERA, 2016.

Essere partecipe alla presentazione, al racconto, alla sua descrizione da parte di Ilaria Marcheselli, abile divulgatrice, sommelier ed agente e partecipare all’assaggio improvvisando una scheda analitica da custodire gelosamente per poi condividerla, è la traduzione del tutto, in “un momento magico”.

IL TERRITORIO:

“Una perla incastonata sulle sponde del fiume Adige, tra il Monte Baldo e l’Altopiano della Lessinia: una terra di confine. Un’identità unica che si tramanda da generazioni. Terreni sabbiosi, esposizione solare sud-est/sud-ovest, impianto pergola doppia, altitudine 120m slm, età media delle viti 150 anni”. Il racconto di Ilaria si è fatto sempre più affascinante.

Pergola doppia trentina

IL PRODUTTORE: Azienda ROENO

“La famiglia Fugatti rappresenta una somma di sentimenti che la memoria ha tramandato, oltre il legame del sangue. Un albero i cui tanti rami hanno indicato la strada da seguire, in cui rispetto e umiltà rappresentano i valori da non dimenticare. Non fermarsi. Sperimentare e osare. Questa la sintesi della ricetta che ha guidato finora il produttore. Rinnovare senza perdere il filo dei ricordi, sfidando il futuro attraverso la ricerca di nuovi stimoli e nuovi traguardi da raggiungere”. Un modo di presentare il produttore, l’azienda e prepararci all’assaggio, senza enfasi.

ENANTIO RISERVA 1865 PREFILLOSSERA 2016.  Prima Annata prodotta: 2013.

Enantio, l’assaggio fronte

Perché di questa scelta?

Le radici sono importanti. Credere che il fascino del tempo remoto, di vigne che erano vive e vibranti già oltre 150 anni fa, racchiuda simbolicamente tutte le ragioni del concepimento di questo vino. A questo aggiungiamo la gioia e la sfida profuse per la difesa di un vitigno autoctono praticamente estinto, a cui dare nuova vita e nuove traiettorie”.

Di fronte a queste parole immaginatevi la curiosità che può assalire un degustatore incallito come mi ritengo.

Ilaria, descrivi questo vino!!!

Il momento ancora non era arrivato. Continuarono le descrizioni.

“1865. Al produttore è sembrato doveroso prima che simbolico elevare questa data a nome di questo vino. Le viti franco di piede, le uniche a resistere alla terribile piaga della fillossera, costituiscono l’ultima testimonianza di una viticoltura storica ed autentica nel senso più profondo del termine. Così come il vitigno Enantio, vera bandiera autoctona del territorio esprimendone icarattere, vigore e fascino”.

Enantio, l’assaggio retro

Enantio?

Subito a spipporare su internet per trovare tracce di questo vitigno.

Enantio e/o Lambrusco a foglia frastagliata. ZONA DI PRODUZIONE: Brentino Belluno (VR) e bassa Vallagarina(TN). Appartiene alle tante varietà della grande famiglia dei lambruschi possedendo una propria differenza genetica. Ci siamo!

“VINIFICAZIONE: dopo una raccolta leggermente tardiva l’uva viene delicatamente diraspata e pigiata, segue poi la fermentazione alcolica in acciaio a temperatura controllata tra i 27 e i 28°; la macerazione sulle bucce dura circa 3 settimane, al termine della quale avviene la fermentazione malolattica. L’affinamento dura 24 mesi in legno, successivamente 8 mesi in vasca d’acciaio inox. Segue un lungo affinamento in bottiglia”.

LE MIE DEDUZIONI: all’aspetto visivo ha mostrato il suo manto rosso rubino intenso ed una consistenza tale da volteggiare nel bevante con una certa difficoltà. Lacrime di glicerina intense e copiose. All’olfatto la sua profondità ad evidenziarsi nel verticale preparando il naso ad adagiarsi su di un orizzontale fruttato e speziato.

Note che possono sembrare fuorvianti, banali e scontate nella loro semplicità ma presenti che riporto con insistenza: frutti di bosco, pepe nero, chiodi di garofano, tabacco, liquirizia e sfumature vanigliate. Al palato un profilo austero con materia bella fitta ed un’ottima intelaiatura tannica. Intuito e lungimiranza per simili scelte. Dibattito più aperto che mai. Chapeau!

E il giudizio del patron dell’Osteria Le Terme, Stefano Bergamini?

Il suo palato ha ”schioccato” diverse volte e questo è sinonimo di: BONO!!!

Urano Cupisti

Assaggio effettuato il 10/06/22

Roeno
Via Mama, 3,
Brentino Belluno VR
Telefono: 045 723 0110

info@cantinaroeno.com

www.cantinaroeno.com