il quadrato magico
Il Quadrato Magico

Sotto: il Quadrato Magico

Il quadrato del Sator. In forma di quadrato magico: SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS. Un palindromo. Il significato simbolico rimane sconosciuto anche se molte sono le ipotesi formulate. Personalmente parteggio per quella di Lucio Giunio Moderato Columella (I° secolo d.C.), corretta successivamente in una visione cristiana: “L’uomo decide le sue azioni quotidiane, ma soltanto Dio decide il suo destino”.

Bellissimo, affascinante, seducente parlare dell’Azienda Sator a distanza di qualche anno da una visita aziendale e riassaggiare campioni di vini di vendemmie più recenti. Ricercare in essi le sensazioni sensoriali avvertite allora e confrontarle con le nuove. Valutare la crescita aziendale nelle vendemmie successive.

“I segreti di un vecchio sapere si sposano con una lavorazione attenta e sapiente, forgiata nel tempo e padrona del suo tempo”.

Da questa frase si capiscono le origini legate alla famiglia e al profondo legame con la campagna.

L’azienda Sator si trova nel Comune di Santa Luce (Pi) e più precisamente nella frazione di Pomaia, all’interno del comprensorio di Montescudaio, zona fortemente vocata alla viticoltura. Questi gli elementi che contribuiscono a fare dei 7 ettari di vigneto un territorio incredibilmente incantevole, generoso, notevole:

Altopiano che degrada verso sud-ovest;

Posizione molto soleggiata e ventilata;

Terreno di medio impasto con “affioramenti” di argilla e scheletro.

Ritrovai ed ho ritrovato tutto questo nelle caratteristiche organolettiche dei vini prodotti, nella profondità e corpo, nei profumi intensi e complessi.

“Da oltre quattro generazioni la famiglia Moscardini coltiva questa terra, all’estremo nord della Maremma Toscana”. Il ricordo di una chiacchierata avvenuta qualche anno fa durante la visita aziendale. E successivamente ai banchi di Terre di Toscana 2017 per la degustazione delle vendemmie più recenti.

“Gianni Moscardini che con la sorella Roberta gestiscono Sator adesso, suol ricordare spesso che la loro è una famiglia legata alle tradizioni del passato e al rispetto per la terra, per quella terra che il bisnonno acquistò ai primi del novecento e ha consentito a tre generazioni di campare dei suoi frutti”.

La rappresentante aziendale presente a Terre di Toscana, mentre preparava i calici per la degustazione, continuava a parlare di Sator, dei suoi vini, del territorio e della filosofia applicata alla produzione.

“Gianni ricorda sempre della ricerca nel calice della tipicità di ogni varietà di uva utilizzata, tipicità che non deve mai perdersi durante i processi di trasformazione ma anzi svilupparsi”.

Vermentino Igt Toscana 2016. UVAGGIO Vermentino 100%. Vinificazione: raccolta manuale con selezione delle uve. Criomacerazione per circa 3-6 ore. Fermentazione con aggiunta di lieviti selezionati in vasche di acciaio inox a temperatura controllata di 16°C. Successivo affinamento sulle fecce fini per almeno 4 mesi. In bottiglia per almeno 2 mesi. Invitante profilo floreale e fruttato, contrasto aromatico, slancio articolato al palato. Ottimo, voto 88/100

Sileno Igt Toscana Ciliegiolo 2015. Uvaggio: Ciliegiolo in purezza. Vinificazione: raccolta manuale con selezione delle uve. Fermentazione a contatto con le bucce, senza aggiunta di lieviti selezionati, in vasche di acciaio inox a temperatura controllata di 25°C. Affinamento: in barriques di rovere francese di primo e secondo passaggio per 6-8 mesi. Fermentazione malolattica in barriques. Successivo affinamento per 2 mesi in acciaio e 6 mesi in bottiglia. I profumi conservano una sottile eleganza; al palato ho registrato profondità senza alcuna perdita di naturalezza. Ottimo 88/100

Sileno Doc Montescudaio Sangiovese 2015. Uvaggio: Sangiovese in purezza. Vinificazione: raccolta manuale con selezione delle uve. Fermentazione a contatto con le bucce, senza aggiunta di lieviti selezionati, in vasche di acciaio inox a temperatura controllata di 25°C. Affinamento: in barriques di rovere francese di primo e secondo passaggio per 6-8 mesi. Fermentazione malolattica in barriques. Successivo affinamento per 2 mesi in acciaio e 6 mesi in bottiglia. Questo vino ha rivelato tutta la sua classe. Purezza e precisione. Dettagli espressi con misurata eleganza. Ottimo 89/100

Operaundici Doc Montescudaio 2013. Uvaggio: Sangiovese 50%, Ciliegiolo 25%, Teroldego 25%. Vinificazione: Raccolta manuale con selezione delle uve. Le singole varietà vengono vinificate separatamente. Macerazione a freddo sulle bucce per 48 ore circa. Fermentazione a contatto con le bucce con lieviti indigeni in vasche di acciaio inox a temperatura controllata di 25°C per circa 18-20 giorni. Affinamento: Affinamento in barriques di rovere francese (il 30% di primo passaggio) per 18 mesi. Fermentazione malolattica in barriques. Successivo passaggio in acciaio per 2 mesi ed infine in bottiglia per 6 mesi. Come si suol dire: “un gran bel Vino”. La potenza dei terreni, peso estrattivo, alleati della complessità. Il tratto portante è risultato sanguigno per la sua gioventù. Ma lo sviluppo significativo presagio di eccellenza. Eccellente, voto 92/100

Ho assaggiato anche un buon rosato, voto 86/100, il Montescudaio rosso 2015, voto buono 85/100, e Sileno Montescudaio Merlot 2015, voto ottimo 87/100.

“I vini prodotti sono vini autentici, in cui le piante e il territorio rappresentano l’alchimia vincente. I segreti di un vecchio sapere si sposano con una lavorazione attenta e sapiente, forgiata nel tempo e padrona del tempo, sempre al passo con i progressi enologici tesi ad esaltare le potenzialità del territorio”.

SATOR, il QUADRATO MAGICO. Chapeau!

Urano Cupisti

Sator Società Agricola

Via Macchia al Pino

Pomaia (Pi)

Cell: 345 9400874

info@satorwines.com

www.satorwines.com