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Wandanna, il vino che fa cantare

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Wandanna. Ricordo di Ivaldo

Wandanna. Protagonisti antesignani della produzione vinicola Montecarlese.

“Egli (Trebbiano) è il vero oro potabile, che mandar suole in esilio, ogni male irrimediabile!” F. Redi 1685.

Se poi aggiungiamo quanto storicamente accaduto (1883), quando un tal nobiluomo Giulio Magnani che di ritorno da un’esperienza lavorativa nella zona dello Chablis in Borgogna, introdusse alcuni vitigni da abbinare al trebbiano toscano per produrre un vino di maggior classe, profumato, leggero, la Storia vitivinicola di Montecarlo risulta tracciata. Quelle “uve francesine” che tutt’oggi sono presenti nei vigneti montecarlesi.

La premessa si è resa necessaria per introdurre Wandanna che di questa storia ne è parte integrante.

Wandanna. Insieme a mamma Giovanna

“ORIGINI: Appena usciti dal bosco al guado della Puzzola, vengono incontro rigogliose le vigne di San Piero in Campo, della Gioiosa e della Wandanna, zone nelle quali la vigna prospera fin dai tempi più antichi. Lo testimoniano numerose carte di archivio, la più vetusta delle quali è dell’846 che offre espliciti riferimenti alla coltura della vite su queste terre ed alla produzione dei vini.

Documento che mille anni più tardi, si lega inaspettatamente ai vitigni di origine francese, importati nel borgo tra la Lucchesia e la Valdinievole dal nobiluomo Giulio Magnani”.

Ben arrivato; così sono stato accolto da Laura Fantozzi, che condivide con la mamma Giovanna e il fratello Vittorio, la responsabilità dell’azienda paterna.

“Mio padre Ivaldo, proprietario della tenuta dal 1987, è tutt’ora riconosciuto come l’alfiere dell’innovazione e modernizzazione della viticoltura a Montecarlo. Un montecarlese Doc, come i suoi vini, con la passione di chi ama creare realtà uniche come Wandanna”.

Il pensiero di Luciano Tajoli

Quando compare il nome “wandanna” e perché di questa scelta?

“Nome relativamente recente. Bisogna risalire agli anni ’50 del secolo scorso. La proprietà della Tenuta fu rilevata dal celebre cantante Luciano Tajoli che volle dedicarla a sua moglie Wandanna (l’insieme dei suoi due nomi Wanda e Anna). Da ricordare il suo motto:  Wandanna, il vino che fa cantare”.

Tenuta Wandanna

Oggi i numeri ricordano che la Tenuta sorge sul versante della collina che guarda verso la Valdinievole e le cittadine di Pescia e Montecatini Terme, favorita dal clima mediterraneo caratterizzato da inverni miti ed estati ventilate.

Attualmente Wandanna è una proprietà di oltre 50 ettari, di cui 20 a vigneto e 5 ad oliveto. Il resto della tenuta è coperta da un fitto manto boschivo, punteggiato qua e là da alcune case coloniche; se ne contano otto al suo interno. La produzione in bottiglie si assesta intorno ad una media annua di 25/30 mila suddivisa in dodici etichette, sei rossi, quattro bianchi, uno rosato e uno spumante rosé metodo charmat.

Wandanna. La villa

La produzione avviene in due luoghi ben distinti:

La nuova cantina, posta sulla parte più alta rispetto al nucleo storico centrale, interamente computerizzata, attrezzata con tecnologie per il controllo elettronico della temperatura, celle frigo utilizzate in vendemmia per abbassare la temperatura dell’uva e successivamente per la conservazione dei vini, presse che lavorano le uve in modo soffice rendendo possibile la criomacerazione e la macerazione fermentativa a caldo;

– La suggestiva cantina storica, già esistente in epoca leopoldina ed oggi riservata essenzialmente all’invecchiamento e alla memoria storica aziendale.

Wandanna, la cantina nuova

“PRODUCIAMO PASSIONE” mi ricorda mamma Giovanna.

“Una passione autentica legata ad una profonda esperienza del settore, frutto di accurati studi e maturata sul campo in lunghi decenni di impegno quotidiano di mio marito Ivaldo prima e Laura con Vittorio, dopo”.

Gli assaggi

Era giunto il momento degli assaggi in un ambiente dove l’accoglienza porta all’antica familiarità e luogo in cui il vino è l’elemento della condivisione.

– Terre de’ Cascinieri Bianco 2020.  Trebbiano, Roussanne, Vermentino e Chardonnay. Fermentazione a temperatura controllata in recipienti di acciaio inox e affinamento, sempre in inox sui lieviti per tre mesi. Il classico Montecarlo Bianco, quello di facile beva, floreale, fruttato, equilibrato, “senza pretese”. Buono, voto 86/100.

– Labirinto 2020. Vermentino 100%. Stesso procedimento del precedente per esaltare i profumi del vermentino montecarlese. Vitigno tra gli ultimi arrivati in questo territorio dove ha trovato subito un microclima ideale per il suo allevamento. Buono, voto 87/100;

Wandanna. Vini assaggiati

– Terre de’ Cascinieri Rosso 2019. Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon e Syrah. Uno degli assemblaggi tipici del Montecarlo Rosso Doc. Percorso in inox, compresa la malolattica, per questo assemblaggio che ci porta ad un vino “di facile beva” così come inteso il Montecarlo Doc. Nota storica interessante. Vino prediletto dai buongustai per l’abbinamento con il classico cacciucco alla viareggina. Servito ovviamente (direi necessariamente) ad una temperatura inferiore a quella di servizio. Buono, voto 86/100;

Wandanna. Banner

– Ivaldo 2018. Syrah 100%. Vino dedicato ad Ivaldo Fantozzi. Percorso in inox con affinamento di 12 mesi. Vino maggiormente strutturato, mediamente longevo, fatto bene. Espressioni nasali complessi dove i floreali macerati lasciano il posto ai fruttati tipici del Syrah per poi perdersi in speziature volutamente non dolci. Un vino che si avvicina all’eccellenza. Ottimo, voto 89/100;

– Nero di Taccone 2018. Cabernet Sauvignon 100%. Anch’esso in inox, così come voluto da Ivaldo. Il Cabernet si comporta bene esprimendosi all’olfatto con quei secondari erbacei in evidenza. È questione di scelta. Il non uso del legno lo rende limitato (ndr) anche se arriva al primo scalino dell’eccellenza. Eccellente, voto 90/100;

– Virente. Merlot, Syrah, Cabernet Sauvignon. Utilizzo di recipienti tronco-conici. Il legno che fa la differenza. Chapeau!

La missione aziendale di Wandanna oggi sta nell’offrire prodotti di ottimo livello e permette ai consumatori finali di beneficiare di etichette che rispecchiano fedelmente la produzione viticola montecarlese. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati l’8 marzo 2022

Wandanna
Via del Molinetto, 16,
Montecarlo (LU)
Tel. 0583 228989

E-mail: info@wandanna.it

www.wandanna.it