Marcel Deiss da Bergheim. Martedì 8 aprile 2014: Cuzziol a Vinitaly

Alle porte del Vinitaly 2015 un suggerimento:  fate un salto al Padiglione 7, stand  B4-B5, ovvero da Cuzziol e salite al primo piano. Qui, oltre ad assaggiare le innumerevoli grandi firme presenti,  soffermatevi sui vini di Marcel Deiss ed avrete un panorama esauriente del lavoro che gli Alsaziani stanno compiendo per passare dalla loro tradizione di vino varietale ad un nuovo legame vino-terroir.

L’Alsazia è l’unica delle grandi regioni vitivinicole francesi ad aver mantenuto, fino a pochi anni fa, l’uso delle denominazioni varietali:  Riesling, Muscat, Tokay Pinot Gris, Gewurztraminer per i bianchi e Pinot Noir per i rossi. Le motivazioni storiche rimandano alla posizione geografica dell’Alsazia, luogo di transito di tutti gli eserciti in marcia per le continue ed inesauribili guerre che hanno insanguinato l’Europa da che mondo è mondo. In Alsazia non c’è mai stato il tempo e il modo per imitare quanto fatto in Borgogna, dove in piena tranquillità i monaci benedettini con la benedizione dei duchi di Borgogna hanno studiato millimetro per millimetro l’adattamento di vitigni plastici e trasparenti al suolo come pinot nero e chardonnay  fino a determinare con assoluta precisione il potenziale di ogni angolo di terreno.

In Alsazia invece  si piantava la vigna e l’esercito di turno la distruggeva, un secolo dopo l’altro. Questo fino ad una decina di anni or sono. Poi i produttori hanno cominciato un nuovo percorso con l’individuazione di diversi cru di riferimento e di quattro varietà da coinvolgere per capire l’interazione precisa di Pinot Gris, Gewurztraminer, Muscat e Riesling con i vari suoli e le differenti condizioni climatiche per ogni territorio. Discussioni e polemiche non mancano, ma il percorso è ormai avviato e il tempo porterà ad un nuovo assetto normativo dei vini d’Alsazia.

Intanto il Vinitaly 2014 ci ha dato l’opportunità di conoscere di persona il simpatico e vulcanico Marcel e di farci capire qual è la sua interpretazione del grande vino di terroir. L’azienda è in regime biodinamico dal 1995.

Marcel  fa una distinzione di questo tipo: i “vini Frutta”, dove il vitigno predomina insieme alle particolarità dell’annata. Sono i vini più semplici, fruttati e profumati, di buona beva e facili. Poi i “vini figli del Tempo” nei quali l’annata si esprime attraverso le condizioni favorevoli alla presenza di muffa nobile, quindi si parla delle tipologie Vendemmia Tardiva (VT) e Selezione Uve Nobili (SGN), vini prodotti solo in alcune annate e di grandi potenzialità di invecchiamento.

Ma l’aspetto più importante dei vini alsaziani lo si trova nei “vini del Terroir”, dove suolo, microclima e interventi umani imprimono un’impronta così forte che prevale su tutto. Si parla dei Grandi Cru, dove a volte l’indicazione di vitigno è inutile, o dove, storicamente, l’impianto misto dava comunque ottimi risultati. Marcel, quindi, ha superato anche il vento innovativo della ricerca su basi sperimentali e si rifiuta di utilizzare l’indicazione di vitigno per i Grands Crus decidendo di utilizzare solo il “genio del luogo”, l’energia che viene dal profondo della terra come un grido.

 

La degustazione (8 aprile 2014) presso Cuzziol a Vinitaly.

1)     Alsace 2012 – (Pinot d’Alsace, Muscat, Riesling, Pinot Gris, Gewurztraminer) – Profumo intenso di albicocca candita, fiori gialli estivi, al palato è caratterizzato da frutto dolce ma non stucchevole, trascinato da buona acidità, semplice, ma preciso essenziale e lungo.

2)     Berckem 2011 – (stessi vitigni, ma da terreni argillo calcarei) – Vino sottile, ma molto fruttato ed elegante condotto da freschezza acida verso un finale succoso e lungo. Ha 20g/l di zucchero residuo.

3)     Engelgarten 1er cru (in corso di gerarchizzazione)  2010 – (Impianto misto – Riesling, Pinot Gris, Beurot, Muscat, Pinot Noir) – Grande territorio di graves situato in Bergheim, ha struttura ghiaiosa, suolo bianco, deficit idrico pronunciato, dà grandi maturità fisiologiche. Il vigneto piuttosto vecchio, è zappato e allevato con potature corte, aratura, compostaggio. – Il vino ha un’interessante evoluzione nel bicchiere, con note iniziali di pietra calda, minerale, pietra focaia, note affumicate e di petrolio, poi pera e buccia d’arancia candita. Al palato ha attacco morbido e caldo, frutta bianca matura dolce, subito bilanciato da acidità e sapidità con sentori citrini aromatici.

4)     Rotenberg 1er cru (in corso di gerarchizzazione) 2010 – (Impianto misto – Riesling, Pinot Gris) – Da lastra calcarea giurassica inclinata ad est, il Rotenberg è il territorio più precoce di Bergheim. Terreni rossi con presenza di ferro profondamente calcarei. – Anche questo vino ha un’evoluzione aromatica complessa. Si apre su note di agrume candito, mandarino, fine ed elegante, poi frutto della passione, mela e ginepro. Poi sviluppa sentori terrosi e di legno bruciato con fondo minerale. In bocca è pieno e maturo, sostenuto da trama acida citrina e rinfrescante. Grande razza.

5)     Burg  1er cru (in corso di gerarchizzazione) 2010 – (Impianto misto – tutti i vitigni alsaziani) – Marne variopinte del  Keuper con qualche intrusione di calcare, esposizione a sud) – Il frutto maturo ha qui accompagnamenti speziati e note più amarognole. Sono le marne del Keuper, le argille da fondo marino glaciale, a dare profumi di spezie nobili, dalla cannella al cardamomo verde che si accompagnano al frutto tropicale. Al palato rivela la sua struttura piena e solida, sempre sostenuta da acidità spiccata. Grande vino per accompagnare una raffinata cucina orientale.

6)     Mambourg Grand Cru 2010 – (Impianto misto di Pinot: blanc, gris, noir, beurot, chardonnay, meunier) – Terreno ricco di calcio e magnesio su conglomerati calcarei e marne di ricoprimento terziario, calcari oligocenici del quaternario. La vigna ha una densità d’impianto di 12.700 ceppi/ha e produce dai 15 ai 20 hl/ha. – Naso di grande profondità, con successione ordinata di frutto, cotogna, cachi, fiori secchi e foglie di abete con note minerali fumose. In bocca è rotondo sferico, con frutto dolce, slanciato, armonico ed elegante con un finale ghiotto di giuggiola, prugna cotta, rabarbaro e tamarindo, leggermente affumicato  e anche tannico.

7)     Schoenenbourg Grand Cru 2010 – (Vecchia vigna di 90 anni a prevalenza Riesling) – Il più famoso vigneto di Riquewihr, esposto a sud, in fondo valle con forte pendio, marne iridate gessose del Keuper, suolo molto sciolto in superficie e argilloso nel profondo, ricco di sostanze fertilizzanti e buona ritenzione idrica. Il Riesling si adatta molto bene a questo tipo di situazione. – In degustazione il vino tarda ad aprirsi. Un 2010 va atteso, per ora decide di non sedurre, ma lascia intuire una grandezza fori dal comune. Si rivelano, dopo adeguata ossigenazione, sentori minerali di idrocarburo, selce con note vegetali di salvia e polvere di iris (Se vi capita di passare dalla Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella in Firenze acquistate la polvere d’ireos e capirete cosa voglio dire). La bocca è potente e di una grande dolcezza che maschera la verticalità della componente acida rigorosa, con richiami di muffa nobile. Un vino da dimenticare ne Lacantinadipaul.

8)     Altenberg de Bergheim Grand Cru 2010 – ( impianto misto con tutti i vitigni alsaziani compreso lo Chasselas rosa)  –  Calcari duri del giurassico con marne del Lias, ricchi di fossili, suolo argillo-calcareo povero, rosso ferruginoso, esposto a pieno sud, con clima  molto caldo e secco. – Anche qui l’età non lo rende ancora al massimo delle sue potenzialità. Ha naso profondo con sentori di frutta agrumata, cedro, limone, con miele d’acacia, fiori gialli, vaniglia. Pieno e denso con freschezza acida impressionante e molto elegante. Anche questo è un vino da far riposare a lungo ne Lacantinadipaul.

Paolo Valdastri per Lacantinadipaul

 

SCHEDA TECNICA

DOMAINE MARCEL DEISS

15 Route du Vin

68750 BERGHEIM

Ph. 0033 03 89736337

marceldeiss@marceldeiss.fr

www.marceldeiss.com