Villa Bucci, nel mio immaginario, era la classica azienda vinicola “industriale”, con produzioni tipo “montaggio a catena”, numeri “giganteschi”, magari con una cantina ultramoderna dove “tecnici” in camice bianco continuamente dediti ai controlli in via informatica dei vari stadi di produzione.

Villa Bucci, nel mio immaginario, tradito dai vari recapiti ai quali chiedere l’oppotunità di una visita, era concepita con una mega-sede posta in un ambiente “finto” dalla facile esclamazione alla vista: OH! OH! OH! E giù foto made Japan. Invece…

Francesco, Gabriele e Virgilio (amico di viaggio)

Ad attendermi Gabriele Tanfani, tecnico “fatutto”  supportato poi da Stefano capo-cantiniere. L’ingresso alla sede l’ho centrato dopo ben due volte che passavo davanti. Solo l’urlo forsennato del navigatore che ripetutamente mi ricordava: “Sei arrivato!”

Benvenuto a Villa Bucci. Subito ho capito che il mio immaginario aveva “toppato”. Mi trovavo di fronte ad una accoglienza semplice, spontanea, schietta.

LA STORIA

Tutta nel piccolo museo ricavato in una vecchia stalla ristrutturata senza far venir meno la memoria storica della Famiglia.

Il Museo, la vecchia stalla

Originaria di un borgo dei castelli di Jesi, Montecarotto, a significare l’amore verso questa terra mai abbandonata. La promessa che si è imposta nel novero della realtà divenuta nel tempo d’eccellenza.

Mi stava aspettando anche Ampelio Bucci. Non di persona perché durante la settimana vive a Milano (“perché amo la città”). Per telefono, ringraziandomi per aver scelto di visitare Villa Bucci. È stato un colloquio breve, di benvenuto, d’innata eleganza.

I NUMERI

“Villa Bucci è un’azienda agricola che fa anche vino”. Così è iniziato il tour nei circa 350 ettari di coltivazioni “annuali” e trenta di vigne.


“Coltiviamo dell’ottimo grano duro che forniamo ad aziende leader nella produzione di  pasta e coltiviamo girasoli. Tutto questo in pianura mentre nella parte collinare, nelle nostre otto vigne, alleviamo “il nostro Verdicchio”, in posizioni diverse come altitudine ed esposizione. In minor misura Montepulciano e Sangiovese, quest’ultimi per la produzione del Rosso Piceno”.

TERRENI

Medio impasto, tendenzialmente argilloso con elevato contenuto di calcare attivo.

“L’argilla svolge un ruolo importante perché, nel trattenere i minerali, assorbe l’acqua formando micro-serbatoi necessari nel momento della siccità. Il calcare componente fondamentale per la formazione dell’acidità e di conseguenza per la grande struttura dei bianchi”

 VIGNE VECCHIE E NUOVE

Nel  vinovagare tra le vigne ci siamo soffermati  ad osservare i tralci più vecchi.

 “ Le vigne vecchie presentano grandi vantaggi. Da un lato le radici più profonde possono alimentare la pianta, delle componenti minerali vergini del terreno e delle umidità. Il “nostro clone Verdicchio” tramandato da generazione in generazione, acquisisce un equilibrio maggiore di rapporto con le diverse situazioni climatiche proprie della zona in cui è evoluto nei secoli”

LA NURSERY

La nursery

Gabriele ha introdotto un elemento di grande e straordinaria importanza: i cloni di Verdicchio continuamente sotto osservazione e studio pronti a sostituire quelli presenti o dare inizio a cicli produttivi nuovi in vigne nuove e/o da reimpiantare. La Nursery, o se preferite l’asilo nido dei diversi cloni, in bella vista nel piazzale dell’accoglienza, monitorata e controllata continuamente come debba farsi in una nursery che si rispetti.

VINIFICAZIONE

La visita è continuata sulle colline al di là dalla strada, dove c’è il cuore pulsante di Villa Bucci. In locali “color del vino” la cantina di produzione” veramente a misura d’uomo, anzi di cantinieri”.

“Dall’ormai lontano 1930, ristrutturando un vecchio casolare, abbiamo costruito la cantina. Un piano sotterraneo per lo stoccaggio dei vini a temperatura ambiente ottimale e un piano superiore per la lavorazione degli stessi”

Serbatoi d’acciaio accanto a botti da 50/75 hl di Rovere di Slavonia. Botti ormai centenarie utilizzate per la lenta microossigenazione, evoluzione e stabilizzazione.

Vinificazioni separate delle uve provenienti dalle diverse vigne per ottenere il giusto equilibrio. Lunghi affinamenti per la ricerca di stabilità e lunga durata, in particolare per il Verdicchio.

GLI ASSAGGI

Ci ha raggiunto Stefano il capo-cantiniere. Lui i vini di Villa Bucci li conosce nell’intimo ed ascoltare il giudizio di altri non può che essere da stimolo nel quotidiano lavoro.

Bucci Classico Superiore 2016. Verdicchio dei Castelli di Jesi

Note aziendali. La vinificazione avviene con spremitura soffice, controllando la temperatura e rinfrescando la cantina. Imbottigliamo solo la prima spremitura del vino.

Le mie considerazioni. Il Verdicchio di Jesi di facile beva. Semplice, diretto. Focalizzato sul fruttato con un’apprezzabile tensione gustativa. Ottimo, voto 87/100

Villa Bucci Riserva 2015. Cuvèe dai vigneti più vecchi.

Note aziendali.  Affinamento: da un anno a un anno e mezzo in botti di Rovere di Slavonia da 50 e 75 hl.; almeno un anno in bottiglia prima dell’inizio della vendita. Il Villa Bucci è un bianco con caratteristiche da “rosso” e come i rossi deve essere trattato, soprattutto per la temperatura di servizio che non deve essere ghiacciata ma appena fresca specialmente nelle annate più lontane, possibilmente con la bottiglia aperta almeno mezz’ora prima.

Infatti il vino, affinato a lungo in botte e bottiglia, modifica la struttura dei profumi che da primari (uva e fiori) diventano secondari e terziari: spezie, erbe aromatiche, officinali, minerali, ecc. Come avviene per i grandi vini rossi il VILLA BUCCI ha,bisogno di respirare, e il freddo li chiude.

Le mie considerazioni. Versione (millesimo) con una eccellente articolazione, intensa, potente. Millesimo che troverà nel tempo moltissimi estimatori. Eccellente, voto 94/100

Villa Bucci Rosso 2015. 70% Montepulciano e 30% Sangiovese.

Note aziendali. Rosso Piceno DOC. Prodotto solo in annate favorevoli, con uve provenienti da vigne vecchie di nostra proprietà.

Le mie considerazioni. Esperienza gustativa di prim’ordine. Tocco olfattivo aggraziato, profilo speziato. Interpretazione di austera eleganza. Eccellente 90/100

Inoltre ho assaggiato il rosso Pongelli 2016 mix di Montepulciano e Sangiovese al 50% ottimo, voto 88/100 ed altri campioni di botte di ottima levatura.

Vini e terre delle Marche, vini e terre dei Castelli di Jesi. Emozionante viaggio nelle terre dei Bucci tra i filari di verdicchio che raccontano, con la semplicità della natura,  la realtà di Villa Bucci, grande azienda a misura d’uomo. Chapeau!

Urano Cupisti

 

Villa Bucci

Via Cona,30 località Pongelli

Ostra Vetere (An)

Tel: 071 964179

bucciwines@villabucci.com

www.villabucci.com