“Vellutate colline si estendono per chilometri ed incorniciano la Fattoria Casalbosco, in località Montale. I 150 ettari della tenuta sono baciati dal sole e dominano le vallate tra Prato e Pistoia, mentre sullo sfondo i primi rilievi dell’Appennino pistoiese si ergono silenziosi. Sono decorati da vivaci vigneti i terreni della Fattoria. Da lontano appaiono come un tessuto dalle trame variopinte: punti di rosso, porpora, oro, guizzi di luce”.
Descrizione migliore impossibile scrivere per sensibilizzare chi legge. Descrizione condivisa e fatta mia nel momento in cui Diego Tazioli ha aperto il portone di uscita dalla cantina sotterranea. Descrizione visiva ai miei occhi nell’osservare quanto circonda la Tenuta. E la città di pietra incantata, Pistoia, con le tipiche decorazioni geometriche romaniche, là all’orizzonte.

Il richiamo alla “terra”, alle sue origini, passioni, tradizioni nei riferimenti dei nomi dei vini aziendali. Pistoia, il suo territorio, al centro del Progetto della Fattoria Casalbosco.
Ho conosciuto Diego Tazioli, responsabile del commerciale di Casalbosco, durante un evento promosso da altro viticoltore della zona nel mese di gennaio di quest’anno, durante la presentazione dell’ultimo Vin Santo. Dalla conoscenza alla visita aziendale il passo è stato breve.
“Affondano le radici nella passione della famiglia Becagli, l’eccellenza e il gusto raffinato dei vini della Fattoria Casalbosco. Vini prodotti secondo la grande tradizione enologica toscana da vitigni estremamente pregiati – Cabernet, Merlot, Sangiovese, Chardonnay, Syrah – selezionando le uve migliori e con un processo di lavorazione orchestrato da un enologo d’eccezione: Giuseppe Rigoli”.
Diego mi ha parlato della famiglia, dello storico legame con il territorio pistoiese, della decisione di coltivare la passione verso la viticoltura già da quando, liberi dal lavoro nella vicina Prato, amavano trascorrere il resto della giornata su quelle splendide colline e all’interno della villa. Già la villa all’interno del Borgo Antico, dimora settecentesca risalente a Francesco Tolomei.

45 ettari di vigneti in una tenuta di complessivi 150 ettari con boschi e oliveti.
Ho percorso la cantina sotterranea dove ritrovi l’armonia tra tradizioni antiche (significativa è la carretta con le damigiane a ricordare la “vendita dello sfuso” ancora praticato per soddisfare le esigenze dei clienti affezionati) e modernità necessarie per imporsi sui mercati.
Era giunto il momento degli assaggi. Diego mi ha fatto notare il fattore “R”, volutamente messo in evidenza su tutte le etichette dei vini. “R” come Raffaella a ricordo e memoria di Raffaella Becagli, scomparsa in giovane età. Ma anche immagini per ogni bottiglia come espressione del territorio di provenienza; linee semplici, regolari ed eleganti che si susseguono sulle etichette ad evocare le geometrie delle decorazioni romaniche del Duomo di Pistoia e delle mille Chiese diffuse sulle morbide colline toscane.
Ed i vini?
“Chianti docg, Chianti Riserva docg, Carminio, Dorato compongono insieme all’eccelso Fuor Civitas , vino dedicato alla Città di Pistoia, l’intero quadro della tradizione vinicola Casalbosco, recentemente arricchito da Terrecotte un vino monovarietale vinificato e conservato in anfore di terracotta”.

Ed infine il fiore all’occhiello della produzione. Il vino dedicato a Raffaella all’interno di una elegante bottiglia serigrafata dal nome di un fiore, Orchidea. Non una Orchidea qualunque ma l’Orchidea Raffaella opera di un floricoltore olandese che l’ha realizzata studiando un nuovo ed innovativo tipo di questa affascinante pianta.
Dorato 2018
Note aziendali: Uve: 90% Chardonnay 10% Sauvignon. Produzione annua: 4.000 Terreno: argilloso con rocce. Età Vigneti: 15 -20. Coltivazione: cordone speronato. Macerazione: 15 giorni. Fermentazione: acciao 10 giorni. Elevage: 50% barrique 3 mesi 50% acciaio
Le mie considerazioni: Naso di buona fattura. Gusto appropriato con finale sapido. Buono, voto 86/100
Chianti Casalbosco Docg 2017
Note aziendali: Uve: 90% Sangiovese 10% Merlot. Produzione annua: 30.000 bottiglie. Fermentazione alcolica: circa 10 /15 giorni a temperatura controllata 25° in serbatoi acciaio. Fermentazione Malolattica: acciaio.
Le mie considerazioni: Rubino tradizionale. Sfondo floreale. Vibra di acidità e tannino con chiusura pulita. Il Chianti pistoiese che mi aspettavo. Buono, voto 87/100
Chianti Riserva Docg 2016
Note aziendali: stessa procedura del precedente. Solo l’affinamento in piccole botti di rovere per 24 mesi.
Le mie considerazioni: Si esce dal tradizionale anche con l’etichettatura nel segno della “R”. Sentori profumati in abbondanza e speziati. Concentrato con evidente tensione tannica. Ottimo, voto 89/100
Carminio
Note aziendali: Uve: 25% Sangiovese 50% Merlot 25% Cabernet Sauvignon. Macerazione: 15 giorni. Fermentazione: Acciaio 10 giorni Malolattica in acciaio. Elevage: barrique rovere francese 8 mesi.

Le mie considerazioni: Rubino compatto. Deliziose sfumature fruttate e speziate. Palato con rimandi sapidi in un pregevole equilibrio. Ottimo, voto 88/100
Fuor Civitas 2016
Note aziendali: Uve: 100% Cabernet Sauvignon. Elevage: barrique rovere francese media tostatura 14 mesi.
Le mie considerazioni: Dimostrazione che il Cabernet Sauvignon si è ben adattato da queste parti. Rubino carico, bagaglio di frutti di bosco, vegetale nobile che lascia spazio a speziati dalla complessità fine. Palato ricco ed in linea con l’olfatto. Eccellente, voto 90/100.
Terrecotte 2014
Note Aziendali: Uve: Merlot. Produzione annua: 1.600 bottiglie. Vinificazione: in orcio con follature manuali. Elevage: in orcio di terracotta per 12 mesi di cui 6 a contatto con le bucce.
Le mie considerazioni: Naso florido di sensazioni fruttate. Gioca tutto sul frutto. Buono, voto 86/100
Orchidea
Note aziendali: Uve: 50% Cabernet Sauvignon 50% Merlot. Produzione Annua: 3.000. Elevage: barrique rovere francese media tostatura 16 mesi 1° passaggio.
Le mie considerazioni: Il fattore “R”, l’orchidea Raffaella, la particolare dedizione alla produzione di questo vino portano dritti all’eccellenza. Il bouquet olfattivo è un esplosione di ricordi fruttati e speziati. Il palato è caldo e rotondo. Lunga chiusura. Eccellente, 91/100
Non potevo chiudere gli assaggi se non con il tradizionale Vin Santo, 100% trebbiano, 7 anni di caratello. Diverso da prodotti analoghi della zona ma rimarcante, insieme agli altri, della capacità dei vignaioli pistoiesi di produrre Vin Santi di pregevole fattura.
I love Casalbosco, I love PTwine. Chapeau!
Urano Cupisti
Visita ed assaggi effettuati nel mese di febbraio 2019
Fattoria Casalbosco
Via Montalese 117
Santomato – Pistoia
Tel: 0573 479947