I 14 valori fondamentali per Alois Lageder raffigurati sulle nuove etichette della linea I Vitigni Classici.
Quasi due secoli di storia nel mondo del vino, sei generazioni, la voglia di far emergere al meglio le varietà del territorio, uno stretto rapporto di fiducia con i loro conferitori, 14 valori che incarnano non solo la filosofia aziendale ma quella di un’intera famiglia dedita al vino.
E così la linea dei Vitigni Classici di Tenuta Alois Lageder si rifà il look. Ogni etichetta a simboleggiare uno dei loro valori fondamentali, rappresentati graficamente con alcuni elementi naturali presenti in vigneto o in cantina. Biodiversità, creatività, minuziosa cura dei dettagli, pazienza, curiosità, sperimentazione, famiglia e identità, artigianalità, autenticità ed altri.
Oltre alle etichette, anche il packaging è stato completamente rivisto, in linea con l’approccio sostenibile rinunciando al metallo e ad altri materiali difficili da riciclare, così al posto della capsula e del tappo a vite viene utilizzata un’elegante fascetta in carta naturale blu e il sughero naturale, come ci ha dichiarato lo stesso Alois Lageder. Mentre Alois Clemens ci ha svelato una piccola curiosità, la scritta in bianco delle annate e delle varietà di uva sulle etichette a sfondo blu è stata fatta a mano direttamente da suo padre Alois.
Un vero e proprio lavoro sartoriale quello realizzato in collaborazione con SGA Wine Design che conferirà ad ogni vino immediata riconoscibilità. Sicuramente anche la campagna fotografica apparsa sui canali social della cantina curata da Gregor Khuen Belasi, di fatto il fotografo ufficiale di casa Lageder, farà la sua parte.
Protagonisti degli scatti, Clemens, che dal 2015 affianca il padre nella gestione dell’azienda, e sua sorella Helena, la figlia minore di la figlia minore di Alois e Veronika Riz, che dallo scorso anno si occupa di diversi mercati internazionali. Vedremo nei prossimi giorni se entrerà in scena anche la primogenita, Anna, CEO&Founder di un’agenzia di comunicazione e eventi, responsabile dei più importanti eventi della Tenutae che da diversi anni organizza la manifestazione enoica Summa e la serie di concerti VIN-o-TON.
Già dalle prime foto apparse è evidente quanto di questi valori Alois sia riuscito a trasmettere ai figli, portatori di una sana gioia di vivere, rispetto per la natura e per il prossimo ed innamorati della bellezza in tutte le sue forme e le sue arti.
Iniziamo dal Gewürztraminer, “caos – movimento – forma” uno dei principi fondamentale del loro lavoro in cantina, a simboleggiarlo una foglia sgretolata.
Lo Chardonnay invece simboleggia l’approccio olistico, raffigurato attraverso i vinaccioli (i piccoli semi dell’uva) disposti in due cerchi concentrici.
La corteccia delle viti è stata usata per l’etichetta del Cabernet Riserva, a rappresentare la visione lungimirante dell’azienda.
Ne Al Passo del Leone Rosso, la biodiversità, perno della filosofia aziendale improntata all’agricoltura biologico-dinamica, è più che evidente, spazio quindi a tutti i diversi semi delle varietà di piante e fiori che possiamo trovare nei loro vigneti.
Famiglia e Identità per l’autoctono del Südtirol, il Lagrein. Un’etichetta che dà luogo a diverse interpretazioni, la nostra: un ramo di un vecchio vitigno da cui partono diramazioni, come in una sorta di albero genealogico, e prendono la forza e i valori dal capostipite, proprio come nel caso della Famiglia Lageder.
Il Pinot Grigio è sinonimo di curiosità e voglia di sperimentare, espressa in etichetta con un grappolo d’uva schiacciato.
E poi il Pinot Nero che esprime la cura del dettaglio ed il Merlot la pazienza raffigurati rispettivamente con una sezione trasversale di un vitigno e con la vista alquanto ingrandita di un tartrato.
A completare la gamma di vini e valori, lo spirito di ricerca del Pinot Bianco, a rappresentarlo sull’etichetta compaiono chicchi d’uva tagliati, la creatività de Al Passo del Leone Bianco, l’artigianalità del Müller Thurgau, sull’etichetta compaiono due pietre, l’aspirazione allo sviluppo del Sauvignon Blanc, l’identità sociale del Lagrein Rosé con degli steli d’uva raffigurati sull’etichetta e l’umiltà della Schiava.
“L’Alto Adige ha una particolare diversità geologica, microclimatica e culturale. Vogliamo attingere da questa diversità ed esprimere al meglio ogni vitigno“, spiega Alois Clemens Lageder. “Anche per questo motivo collaboriamo con circa 80 conferitori partner sparsi in tutta la regione. Grazie alle partnership, alcune delle quali esistono da generazioni, siamo in grado di cogliere l’eterogeneità dell’Alto Adige e di offrire una gamma di varietà unica e variegata”.
La volontà è quella di puntare sempre al meglio, anche nell’estetica, comunicando in maniera chiara e diretta i valori della Tenuta.
In fondo senza scomodare tanti filosofi che hanno affrontato il tema, possiamo affermare, almeno in questo caso, che l’etica e l’estetica probabilmente renderanno questo mondo del vino sicuramente migliore! ?
Antonio Cimmino
[Photo Credit: Gregor Khuen Belasi; Weingut Alois Lageder]