Maison Gardet, la cave

Una bottiglia di Champagne all’interno di una rosa bianca. L’unione di due realtà: Cigny-les-Roses e Maison Gardet.

Cigny-les Roses, un villaggio di viticoltori nel cuore della Montagne de Reims. A dire il vero i produttori amano distinguersi e dichiarare di fare parte della Petit Montagne de Reims, quella esposta ad ovest e chi calpesta le loro vigne è a conoscenza di questa voluta ed ambita classificazione.

“Il paese è adagiato, grazioso ed elegante, in mezzo ai suoi vigneti che si inerpicano sul fianco della rupe dominata dalla massa scura del bosco”. Uno dei tanti slogan pubblicitari del paese delle rose.

Champagne Gardet

Fu Emile Loubet, Presidente della Repubblica all’inizio del ‘900,a dare l’attuale nome alla cittadina in onore del magnifico roseto che circondava lo chalet di campagna di Madame Louise Pommery. Oggi ne troviamo traccia nelle strade e davanti ai vigneti.

Il piccolo paese deve la sua fortuna anche ai suoi vigneti classificati Premier Cru de Champagne e all’abbondanza delle sue fonti che gli assicurano una ricchezza che tutti i comuni limitrofi gli invidiano.

“La Maison CHAMPAGNE GARDET racconta una storia, sotto certi aspetti, differenti dalle altre realtà.  Fondata a Epernay nel 1895 da Charles Gardet e successivamente trasferita negli anni ’30, dal figlio Georges a Chigny les Roses”.

Così al momento dell’accoglienza in un magnifico giardino d’inverno, luogo dove successivamente ho potuto assaggiare i loro champagne avvolto da una atmosfera dove la quiete ti rende complice della degustazione.

Champagne Gardet, il giardino d’inverno

Oggi la proprietà è della Famiglia Prieux che ha voluto mantenere nel tempo il rispetto della tradizione e al terroir di origine.

Particolare attenzione ai premiers jus della spremitura, all’invecchiamento sui lie il più a lungo possibile e alla cura maniacale dei vin clair con passaggi in legni di quercia.

Maison presente in tutta la zona dello Champagne con vigneti nella sede storica Chigny-les-Roses e nelle altre proprietà a Mareuil-sur-Aÿ, Loches-sur-Ource e Gyé-sur-Seine.

Gli assaggi

Con la complicità di Nathalie, addetta all’accoglienza,  questi gli assaggi effettuati:

– Brut Tradition, 45% Pinot Noir, 45% Pinot Meunier, 10% Chardonnay. Insieme di tre vendemmie utilizzando i vini di riserva. 36 mesi sui lieviti minimo. Bel fruttato e floreale con la boulangerie non eccessiva. Carbonica fine. In bocca gustoso con una autentica freschezza e mineralità. Ottimo, 89/100;

Champagne Gardet, glil assaggi

– Brut Blanc de Noirs Premier Cru, 60% Pinot Noir, 40% Pinot Meunier. Insieme di uve provenienti da Comuni premier Cru posizionati a Cigny e Hautvillers. Vini di tre anni di riserva con permanenza sui lieviti per oltre 36 mesi. Naso vivo ma discreto. Champagne ancora in evoluzione. Finale elegante basato su un connubio acidità-amaro. Eccellente, 90/100;

– Brut Rosé, 45% Pinot Noir, 45% Pinot meunier, 10% Chardonnay con aggiunta di 10% di Vin Rouge Coteaux Champenois. Un rosé complesso nella sua formazione: chardonnay in inox, i pinot in barriques. Hanno svolto malolattica. Permanenza sui lieviti per 36 mesi. Naso di un fruttato basilare, al primo impatto leggero per poi procedere nella sua innata complessità. Ottimo, 88/100;

– Extra Brut Missesime 2013, 1/3 di Chardonnay e 2/3 di Pinot Noir. 8 mesi per preparare il vino base in inox compresa la malolattica. 60 mesi sui lieviti. Impatto olfattivo potente, carbonica fine. Pan brioche in evidenza. Encomiabile equilibrio. Champagne come avvolto in uno scrigno. Eccellente voto 91/100

Maison Gardet. Vasche inox

– Dosage Zero, 1/3 Pinot Noir, 1/3 Pinot Meunier, 1/3 Chardonnay. Vini base in inox e legno con malolattica fatta. Dosaggio 0, dai 60 a 84 mesi sui lieviti. Un grande champagne meritevole di 93/100;

– Prestige Charles Blanc de Blancs ensemble di Chardonnay Premier Cru e Grand Cru della Côte des Blancs. Sistema solera per i vini base. No malolattica. 36-48 mesi sui lieviti. Una cuvée di chardonnay spiazzante, fine e potente, avvolgente e armonioso. Una vera e propria chicca. Eccellente, voto 93/100;

– Prestige Charles Millésime 2005, 70% ensemble di Chardonnay Premier Cru e Grand Cru della Côte des Blancs e 30% Pinot Noir. Vini in inox con malolattica. Ben 13 anni sui lieviti e 2 in bottiglia prima dell’apertura. Champagne da dover degustare più volte per capirlo fino in fondo. Perlage finissimo accompagnato da tostature e patisserie diffuse. Uno champagne che si conquista la ribalta. Eccellente voto 95/100;

Champagne Gardet, botti di quercia

– Prestige Charles Rosé de Saignée 2011, 50% di Pinot Noir e 50% Pinot Meunier. Solera per i vini base, dai 36 mesi ai 48 sui lieviti. Un rosé fine quasi impalpabile. Eccellente, voto 92/100.

Se lo Champagne rimane il vino più rinomato al mondo e continua a sedurci per quella sua capacità di sfuggire a inquadramenti e classificazioni con le diversità stilistiche e le incognite che lo rendono imprevedibile, quando incontriamo Maison come Maison Gardet, ci rendiamo conto che è un vino inimitabile. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 5 ottobre 2021

Maison Gardet
Rue Georges Legros 13
Chigny- les – Roses (Montagne de Reims)
Tel  +33 0326034203

info@champagne-gardet.com

www.champagne-gardet.com