Le radici profonde della Val di Chiana

“Il vitigno a bacca nera dominante è il Syrah, conosciuto per i suoi vini potenti”.

Aggiungo: vini con alta acidità, ricchi di tannini e antociani. Da giovani un po’ duri, astringenti ma piacevolmente fruttati con l’inconfondibile “pepe nero” che li caratterizza. Lunga vita per maturare e tanta tanta pazienza per veder raggiungere classe e vera grandezza.

“Vini da bere giovani, causa l’acidità un po’ bassa compensata però da morbidezze e tenore alcolico”

Stiamo parlando di un altro vitigno, questo a bacca bianca, il Viognier che caratterizza il territorio.

Da quanto sopra detto sembrerebbe di parlare del distretto francese del Rodano Settentrionale, dalla città di Vienne fino a Valence. Côte Rôtie, Condrieu, Hermitage fino a raggiungere il Cornas e Saint-Péray. Clima continentale e folate di vento del Mistral.

Niente di tutto questo.

Mi riferisco ad una zona della Toscana, la Val di Chiana in provincia di Arezzo dove, dopo anni di sperimentazioni, studi dei suoli, dei micro-climi, “si è scoperta la vocazione del terroir intorno alla città di Cortona per il Syrah e più recentemente per il Viognier, vini che esprimono alla perfezione l’ottimale rapporto terreno-vitigno”. Territorio ondulato circondato da colline che sembrano proteggere (e così lo è di fatto) l’area vitata.

Cortona sinonimo di eccellenza per il Syrah in Italia senza dimenticarci l’ascesa della produzione del Viognier. E quando si parla di Val di Chiana, Cortona, Syrah e Viognier si sottintende Tenimenti D’Alessandro, l’azienda che di fatto ha sdoganato la cultura e coltura del grande vitigno francese.

“Qui il Syrah si è sempre sentito a casa, si è integrato lasciandosi segnare dall’identità del luogo”.

Limo e poca sabbia, scarse precipitazioni primaverili ed estive. Infine i venti che tengono asciutte le viti.

Basta ricordarci che ci troviamo a paralleli inferiori, capire le vendemmie ed il gioco è fatto: i vini della Côtes du Rhône, pardonne moi, della Côtes di Cortona sono pronti.

Tenimenti D’Alessandro è il Syrah di Cortona. L’Azienda si trova nella frazione Manzano dove ha creato Il Borgo Syrah.

“Spazi di paesaggio definiti da una scrupolosa ristrutturazione di edifici storici e dal rispetto delle funzioni che svolgevano un tempo”.

Arte, bellezza e Vino: vero e proprio benessere dello spirito.

“Zolfo e rame sono gli unici trattamenti che utilizziamo nei vigneti. Abbiamo una visione olistica e personalizzata di ciascuna vite” Da quest’anno, terminata la fase di conversione, l’Azienda è certificata biologica. Non può che farci piacere semprechè il risultato finale mantenga i successi fin qui raggiunti perché il vino prima di tutto deve essere buono!

L’occasione per assaggiare alcuni campioni dei vini dei Tenimenti D’Alessandro mi è stata data dall’evento Terre d’Italia  del Maggio scorso. Cinque vini: due bianchi, uno rosé e due rossi.

Riporto le note di degustazione:

Bianco del Borgo 2015. Viognier 100%. Ottenuto da impianti giovani su suoli da medio impasto argilloso. In produzione da sei anni. Percorso tutto in acciaio con un affinamento, sempre in acciaio, per 6 mesi. Paglierino luminoso. Ruota nel calice lasciando tracce di morbidezze. Al naso intenso, agrumato con finale minerale. Al sorso ritornano le morbidezze del visivo in equilibrio con la vena fresco sapida che attraversa la lingua. Buona persistenza. Ottimo, voto 88/100

Fontarca 2014. Viognier 100%. Si differenzia dal Bianco del Borgo perché le uve provengono da una selezione nell’omonima vigna impiantata nel 1991, agli albori della scelta di impiantare questo vitigno nell’area cortonese. Un “cru” a tutti gli effetti. Diverso il percorso, più “alla francese”. Fermentazione in tini tronco-conici da 20hl di rovere, i8 mesi di affinamento sempre in tronco-conici. Paglierino luminoso con lampi dorati, consistente nel ruotare. Naso complesso e allo stesso tempo delicato dove il mughetto accompagna la dolcezza della pesca. Al palato un perfetto equilibrio tra tenore alcolico, glicerine e freschezza in linea con la sapidità. Buona tenuta per questo bianco “alla francese”. Eccellente, Voto 90/100

Peperosa 2015. Da uve Syrah. Semplice vinificazione con breve macerazione e affinamento sui propri lieviti per cinque mesi prima dell’imbottigliamento. Il tutto per una facile beva dal colore rosa di media sfumatura, naso fruttato e sorso con acidità contenuta e tannino leggerissimo. Un ottimo rosé. Voto 87/100

Cortona Syrah Il Borgo 2013. Syrah 100%. Il vino d’ingresso aziendale. Quello che non si deve attendere. Prima in acciaio per poi affinare in cemento e bottiglia per circa 18 mesi complessivi. Gli elementi distintivi: rubino con orlo purpureo, naso invaso da pepe nero, palato morbido con un tannino gentile che riequilibria il tutto. Ottimo Voto 88/100

Cortona Syrah Il Bosco 2011. Syrah 100%. Il biglietto da visita di Tenimenti D’Alessandro, il Vino del successo aziendale. Dico subito la mia: lo preferisco a tutti gli altri. Vinificazione in tronco-conici, affinamento per 12 mesi in barrique, 24 mesi in botti più grandi e 12 mesi in bottiglia. Un blend di syrah provenienti da vigneti diversi dove l’età delle piante fanno la differenza. Il rubino concentrato del syrah. Ruota nel calice con la sua morbidezza accentuata frenante. Naso intenso che si perde in numerosi rigoli della complessità. Floreali maturi, fruttati di more, ciliegie, terziari dove il pepe nero accompagna nella ricerca di spezie e rabarbaro. Al palato entra compatto in perfetto equilibrio con tutte le sue componenti. Tannini nobili che accompagnano il sorso verso l’infinito. Ritorni retrolfattivi ben marcati. Eccellente e Chapeau! Voto 94/100

I vini rossi dell’Hermitage hanno colore profondo, tannini in evidenza e i vignaioli della zona li considerano dei vini virili, proprio così vins virilis. Un Hermitage ben fatto ha bisogno di almeno quattro anni in bottiglia per meglio esprimersi.

Ma di cosa sto parlando, di Hermitage? Il solito pasticcione e confusionario.

Tenimenti D’Alessandro, le radici profonde della Val di Chiana.

Urano Cupisti