Cantine Belmesseri. I Vini Assaggiati

Resilienza è una parola che ultimamente si sente e si utilizza spesso. E nell’uso comune dà un significato ben preciso assumendo contenuti diversi. Si modella sul comportamento dei personaggi che si definiscono o sono definiti (come in questo caso), resilienti.

Ma cosa si intende davvero con questo concetto? Siamo forse tutti resilienti? Al di là di quanto troviamo scritto a giustificazione di questo termine, interessante è il poter definire “artigiano del vino resiliente” colui che riorganizza positivamente la propria vita, le proprie abitudini a seguito di una decisione. Dare una risposta “tesa a trovare nuove possibilità e nuove prospettive di evoluzione e promozione del benessere”.

Così Giuseppe Balestra, imprenditore spezzino che, una quindicina di anni fa, acquistò una azienda agricola costituita dalla casa natale del poeta cinquecentesco Paolo Belmesseri, da un mulino, da un frantoio risalenti al XVII secolo e da circa due ettari di vigneti. Era nata Cantine Belmesseri per opera di un “artigiano resiliente”.

Cantine Belmesseri. La Manifestazione della FIVI

Non basta raccontare i vini di Giuseppe, vanno bevuti insieme a lui…

L’ho incontrato recentemente ad una degustazione organizzata dai Vignaioli Indipendenti della FIVI delle Province di Lucca e Massa Carrara tenutasi presso il Podere Fedespina di Mulazzo (Lunigiana).

“I vigneti sono dislocati su terrazze adagiate lungo le sponde del fiume Verde. Le vecchie vigne che hanno oltre cinquant’anni, sono state reimpostate a cordone speronato, mentre i nuovi vigneti sono stati impiantati quindici anni fa”.

“Vinifico in una cantina recuperata, ristrutturata e ultimata nel 2009. L’isolamento termico dovuto ai materiali naturali ben recuperati, dalla fredda acqua da falda freatica e l’umidità garantita dall’adiacente fiume Verde, la rendono idonea sia ai processi di fermentazione che alle successive fasi di affinamento e conservazione”. È Giuseppe ad erudirmi, raccontare storie vissute, scelte obbligate.

I vitigni? Accanto ai “lunigianesi” come Pollera, Merlarola, Durella, Verdarella, gli internazionali tanto amati da Giuseppe: Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Petit Verdot e i bianchi Sauvignon Blanc, Vermentino.

Cantine Belmesseri. Lagrà

E i vini?

– Caras Delicias 2022. Vermentino 40%, Sauvignon Blanc 20%, Durella 20%, Albarola20%. Vinificazione in bianco, percorso inox per un prodotto considerato d’ingresso. Caratterizzato dalle aromaticità dei vitigni (60%) classificabili tra i semi-aromatici. Ottimo, voto 88/100;

– Terre dei Chiosi 2022. Vermentino 90%, altri vitigni 10%. Percorso diverso con 48 ore di permanenza sulle bucce. Estrazioni maggiormente visive. Due mesi di rimontaggi sulle fecce fini. Già un vino che rientra tra i gastronomici. Ottimo, 89/100;

– Lagrà 2021. Vermentino 40%, Durella 20%, Albarola 20%, Verdarella 20%. Il produttore lo classifica nella categoria degli Orange Wine. Non sono d’accordo. Gli orange sono tutt’altra cosa. Questo, se pur avendo fatto tutto l’iter in acciaio, ricorda uno stile borgognotto. Attente macerazioni, estrazioni complesse, sviluppo cremoso. Eccellente, 90/100;

Cantine Belmesseri. Tafuri

 – Belmesseri 2021. Rosso da Merlot 50%, Syrah 20%, Pollera 20% e Cabernet Sauvignon 10%. Una strizzata d’occhio all’assemblaggio bordolese ma made in Lunigiana. Vino massiccio, profondo, quasi cupo. Ottimo, 89/100;

– Tafuri 2020. Cabernet Sauvignon 70%, Merlot 10%, Petit Verdot 10%, Pollera 10%. Se il precedente lo si classifica taglio bordolese, questo lo si posiziona tra Les Crus Bourgeois du Médoc. Vibrazioni di sapida eleganza, intriganti prospettive d’invecchiamento. Quadro gustativo di una certa austerità. Eccellente, voto 92/100.

Non resta che andare a calpestare le vigne e lo farò. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 15 maggio 2023

Cantine Belmesseri
Mulino La Serra
Via Case Sparse, 4
54027 Vignola di Pontremoli (MS)
phone: +393357752116
mail: cantinebelmesseri@gmail.com

www.cantinebelmesser.com