Dopo due anni di chiusura, riaprono finalmente le porte del Teatro del Sale, ritrovo poliedrico tra i più amati ed apprezzati di Firenze e della Toscana, teatro, Circo-lo Culturale, luogo di aggregazione per chi ama riflettere di passioni e cibo, per pensatori ed amanti delle cose belle e buone. Un luogo che nel tempo ha incantato viaggiatori di tutto il mondo e raccolto apprezzamenti unanimi della critica culturale e enogastronomica internazionale.

Ideato nel 2003 dell’attrice, autrice e regista Maria Cassi e dallo chef fiorentino Fabio Picchi, per cinque sere a settimana al Teatro del Sale si spengono le luci e si assiste a rappresentazioni dal vivo di artisti di tutto il mondo: concerti musicali, letture, performance e balletti.

I più fortunati si emozioneranno con la straordinaria vis comica e poetica della stessa Maria Cassi, direttrice artistica di questa associazione, che dichiara: “Il Teatro del Sale riapre le sue porte, anche se forse posso pensare e sperare, che mai si fossero chiuse nel cuore e nel ricordo di tutti coloro che per anni hanno fatto sì che questo luogo ci abbia “nutrito” di tante cose: dal cibo alla cultura, dalla passione alla comunità condivisa.

Nel ricordo di colui che fortemente fu il suo artefice, mio marito Fabio Picchi, chiedo a tutti di contribuire nuovamente insieme a noi alla crescita e allo sviluppo di una gioia comune: l’Arte della Vita!”

Teatro del Sale

La formula vincente resta la stessa: un luogo conviviale dove soci provenienti da tutto il mondo possono gustare piatti della cucina italiana e toscana preparati con maestria dall’apprezzatissima cucina del Cibrèo, prima di assistere agli spettacoli in programma.

Si accede come sempre con tessera associativa: un valore fondante della formula Circo-lo Teatro del Sale, che negli anni ha permesso lo sviluppo di importanti progetti in ambito sociale, favorendo l’inserimento nel mondo del lavoro di ragazzi diversamente abili o provenienti da situazioni complesse.

Teatro del Sale. Maria Cassi

“Riaprire il teatro de sale non solo ci riempie di emozioni, ma riaccende le fiamme dei nostri cuori. Maria Cassi e gli artisti di tutto il mondo che ci hanno sostenuto ed affiancato per venti anni, torneranno a far vibrare l’anima del quartiere di Sant’Ambrogio. Con amore e dedizione raccogliamo l’eredità di mio padre lasciandola libera di volare ad ogni “atto” che compiremo nel nostro Circo-lo culturale.”

Queste le parole di augurio di Giulio Picchi, parole in ricordo del padre e di una storia che si rinnova giorno dopo giorno.

Il Teatro del Sale è pronto a riaprire le porte e ad accogliere nuovamente quella moltitudine umana che in questi mesi di chiusura – e ancora di più dalla scomparsa di Fabio Picchi – ha manifestato con commozione e passione attraverso centinaia e centinaia di messaggi, la voglia, il bisogno “fisico” di ritrovarsi e condividere nel modo più antico e vero la propria partecipazione, portando calore ed entusiasmo alla collettività.

“That’s Life”

Per l’attesa riapertura del Teatro del Sale dopo quasi due anni di chiusura, Maria Cassi, non priva di grande emozione, accoglierà il suo pubblico partendo da questa famosa e struggente canzone del grande “The Voice”, Frank Sinatra, che intona “That’s Life”, “È la vita”.

È di questo, infatti, che ancora una volta ci parla l’attrice: della vita e delle sue sfaccettature, dei personaggi che appartengono e che popolano i nostri quartieri e dintorni con le loro follie e le loro tenerezze. Ma anche, naturalmente, delle lamentele dei fiorentini, degli animali così amati e studiati nei minimi particolari per rendere omaggio alla natura e alla sua bellezza, della diversità che contraddistingue l’uomo dalla donna, il cane e il gatto. E poi le città come, ad esempio, Firenze e Parigi, oltre alle esperienze che hanno portato Maria a recitare in tutto il mondo.

Vitanova. Teatro del Sale

Maria Cassi parla di umanità, di passione, di gioia e tristezza ma sempre con quello sguardo ironico e comico tipico della sua straordinaria capacità di farci ridere a crepapelle, senza mai perdere però il senso poetico che ovunque, a guardar bene, si riesce a trovare.

Rovistando nel suo repertorio attraverso le incursioni dei suoi più collaudati personaggi, che non vogliono saperne di abbandonare il palco, ci riporta sulle ali della fantasia, del Teatro e della forza di quest’arte così importante per la crescita di tutti noi, nutrendo le nostre anime e i nostri cuori.

“L’Attore è un atleta del cuore” diceva Antonin Artaud.

E per citare Papa Francesco: “L’umorismo è l’attitudine umana che più avvicina alla grazia di Dio.” “Evviva il Teatro, evviva chi lo va a vedere” come recita sempre l’attrice alla fine dei suoi spettacoli. E, come si usava dire una volta… “accorrete numerosi”!!!