Terenzuola. Pini

Dalla volontà, perseguita negli anni, di dare voce e consacrazione ad un grande vitigno nasce a casa Terenzuola: I Pini di Corsano, un Vermentino in purezza capace di esprimere compiutamente il rapporto tra uomo e terra, pronto al debutto con l’annata 2021.

Compendio del DNA dell’azienda, rappresenta l’essenza della storia familiare di Terenzuola e della capacità da generazioni di dar voce e dignità ad un luogo estremo, ma dalla indiscussa vocazione viticola. Un Vermentino che esprime compiutamente la forza di una terra tra cielo e mare.

«Mio nonno ha sempre percepito un legame indissolubile con questa terra, tanto da crederci ed investirci con lungimiranza già alla fine dell’800», racconta Ivan Giuliani, terza generazione alla guida di Terenzuola che iniziò qui il suo percorso negli anni ’90, quando questa era ancora una realtà volta all’autosufficienza, e che da allora pensa e disegna i suoi vini una vendemmia dopo l’altra.

Terenzuola. Il terreno

Sotto i Pini padronali, oggi simbolo dell’azienda, fu piantato dal nonno un piccolo vigneto, su un versante molto ripido, in direzione sud-ovest, in una zona dove il suolo è ricco di scisti, come è tipico di questa alta collina. Un sito che interpreta il Genius Loci di Terenzuola e possiede nel terreno un’anima antica. «La prima riflessione che feci quando entrai in azienda”, continua Ivan Giuliani, “fu il desiderio di dedicare un’etichetta a questa vigna magica, dove la continua ventilazione e il particolare irraggiamento hanno sempre completato la perfetta maturazione dei grappoli che andavano a comporre una sola botte da 20 ettolitri».

Il percorso che ha portato alla realizzazione di questa nuova etichetta è stato lungo nel tempo, passando prima dal vino Ronco dei Pini, nome che evoca proprio quel vigneto senza terrazze, molto ripido, incastonato tra i due Pini. Per un paio di anni fu il precursore dell’altra etichetta di Vermentino in purezza, il Fosso di Corsano.

Nonostante le differenti bottiglie che si sono susseguite, la costante negli anni rimaneva l’altissima qualità del vino proveniente dalla vasca detta “dei pini”. L’introspezione in cui ci ha costretti il momento pandemico ha dato la spinta finale ad Ivan Giuliani per decidersi a riportare alla luce l’etichetta, ma vissuta attraverso una consapevolezza maggiore e delineandola con una identità ben precisa.

Terenzuola. Il podere

Battezzato con il nuovo nome: I Pini di Corsano Ivan Giuliani lo descrive come, “la migliore selezione particellare del Fosso di Corsano, capace di dare una lettura fedele del nostro vermentino in una crescita del mio percorso personale e aziendale.”

I Pini di Corsano 2021 si pone al vertice della gamma come l’etichetta più preziosa e simbolo della tenuta. Si svela non per potenza espressiva ma per elegante profondità aromatica e gustativa. Il vermentino de I Pini di Corsano parla di mare, di sole, di vento ma soprattutto di quella passione che anima chi con coraggio ogni giorno custodisce una terra difficile, proteggendola dalla natura che avanza.

Viti che affondano negli strati del tempo radici capaci di raccontare una storia e regale al vino una dimensione importante in tessitura e longevità. Mineralità, verticalità e profondità sono la cifra stilistica di questa nuova espressione di Terenzuola.

Alice Romiti