Si scrive pokè ma si legge food trend”: il piatto tipico della cucina hawaiana è infatti oggi conosciuto a livello mondiale e la conferma del successo arriva dai numeri.

Secondo unanalisi di Cross Border Growth Capital, nel 2020 il settore dei pokè bar ha raggiunto $1,74 miliardi di volume daffari a livello mondiale e punta ai $2,9 miliardi nel 2024.

Il temine pokè significa in lingua hawaiana tagliato a pezzi”. In effetti lingrediente principale di questa ricetta è, tradizionalmente, il pesce crudo tagliato in piccoli pezzi che un tempo i pescatori indigeni preparavano con gli scarti delle loro reti. Oggi il pokè è stato rivisto creativamente e si va dai più classici, a base di salmone e tonno, a quelli creativi a base di carne e alimenti di origine vegetale come seitan e tofu.

Essendo il pesce il componente principale, circa 70 grammi a porzione, la quantità calorica del pokè tende ad essere “fitness”. Fondamentale la qualità del pescato: il pesce deve essere freschissimo e abbattuto, per evitare la contaminazione di parassiti.

Segmentazione del mercato e distribuzione geografica

A fare il punto sulla pokè-mania è il report Il mercato del pokè in Italia” realizzato da Cross Border Growth Capital, advisor leader in Italia per aumenti di capitale e operazioni di finanza straordinaria per startup e PMI.

Si segnala la presenza di 378 stores in Italia: di questi 237 sono Pokè Bar indipendenti, mentre 141 appartengono alle maggiori catene di Pokè Bar.

La prima catena in termini di fatturato, secondo lanalisi, è Poke House che di recente, con il sostegno di Eulero Capital, FG2 e Milano Investment Partners, ha chiuso un round da 20 milioni per finanziare la propria espansione in Europa.

Pokeria by NimaI Love Pokè, Matcha Poke sono importanti pokerie che, posizionate nelle principali città, competono su tutto territorio nazionale attraverso un modello di business che prevede sia DOS (Directly Operated Store, negozi di proprietà) che franchising.

Pokè bowls

Nel 2020 il pokè è stato lottavo cibo più ordinato a domicilio, registrando una crescita di oltre il 133%rispetto al 2019. In termini di fatturato in Italia questo valeva in Italia 86 milioni di euro nel 2020, passando a 98 milioni nel 2021, con una previsione di 143 milioninel 2024.

Healthy food

Ma quali sono i fattori “del successo” di questo piatto, ce lo spiega Andrea CasatiVice President di Cross Border Growth Capital.

Il primo fra questi è spiegato dalla maggior coscienza culinaria da parte dei consumatori: tra il 2020/2021 oltre il 50% dei consumatori a livello globale ha dichiarato di essere più consapevole delle proprie scelte alimentari rispetto ai dieci anni precedenti, riflettendosi nella scelta di piatti e ingredienti salutari, a scapito del junk food.

Nell’era del sociale dell’estrema personalizzazione, il pokè rispecchia perfettamente questi trend, essendo interamente componibile a scelta del consumatore e in vetta alle classifiche dei “cibi instagrammabili”.

Infine, essendo un piatto pratico, consumabile da freddo e compatibile con il trasporto, è perfettamente funzionale al delivery, trend in forte aumento negli ultimi anni e in particolare, durante la pandemia da Covid-19.

Alice Romiti