PrimAnteprima Fortezza da Basso Firenze in una passata edizione

PrimAnteprima dà il via, oggi, alla Settimana delle Anteprime dei vini di Toscana, in cui le nuove annate si presentano al mondo della stampa e dei wine lovers.

Cinquantotto indicazioni geografiche riconosciute, di cui 52 DOP (11 DOCG e 41 DOC) e 6 IGT che presidiano la quasi totalità della superficie vitata toscana: nel 2023, in un panorama internazionale che vede al ribasso le superfici interessate, si conferma la tenuta del vigneto toscano, sfiorando i 61mila ettari, di cui il 95,7% destinato a vini a denominazione, rispetto a una media nazionale che arriva al 65%.

Dati significativi in uno scenario complessivo, a livello globale, fatto di luci e ombre per il comparto vino: mercoledì 14 febbraio a Firenze numeri, tendenze e prospettive della produzione enologica Made in Tuscany saranno al centro di PrimAnteprima, la tradizionale giornata (riservata solo alla stampa accreditata su invito). 

“Anche quest’anno le Anteprime sono un momento di grande confronto, di apertura al mondo e di presentazione di aziende di altissima qualità – ha detto il presidente Eugenio Giani – Ci sono stati alcuni problemi legati ai cambiamenti climatici che hanno influito sulla quantità prodotta, ma non sulla qualità, ed è proprio attraverso il vino e, in particolare, il vino di qualità che vengono promossi, di fatto, tutti i prodotti agroalimentari e si riesce a favorirne l’esportazione. Attraverso l’export del vino, il made in Tuscany è ormai diventato un valore forte della crescita del prodotto interno lordo del nostro Paese”.

Calici alle Anteprime

“L’industria del vino è molto forte nella nostra regione – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – i numeri ci confortano anche in una stagione che ha visto penalizzazioni dovute ai cambiamenti climatici, penso solo alla peronospora. Eppure Anteprime anche quest’anno rappresenta un successo per il vino della Toscana che è un vino che ha il numero più alto in assoluto di denominazioni d’origine, che ha oltre il 95% della superficie vitata destinata a produzioni di origine, a differenza di quello che succede in altre regioni.

E’ quindi questa la dimostrazione di quanto la Toscana spinga sulla qualità dei nostri vini. D’altra parte è la regione che, rispetto a una media nazionale del 50%, raggiunge il 60% dell’utilizzo dell’OCM vino ristrutturazione vigneti, il che vuol dire che abbiamo vigneti fortemente rinnovati anche grazie a questa misura di sostegno. E siamo la regione che investe molto sull’ambiente, con il 38% della nostra superficie vitata destinata a biologico a fronte di una media nazionale del 20%. Tutti numeri, insomma, che attestano che sulla qualità la Toscana continua ad essere molto forte, anche negli anni in cui la quantità è un po’ ridotta”.

Sul fronte dei consumi domestici con particolare riferimento alla grande distribuzione, si registrano leggeri cambiamenti sull’identikit di chi acquista vino toscano. Emerge, infatti, un maggior apprezzamento nella fascia dei giovani prefamily (+3% rispetto al 2022 e +11% rispetto al pre-Covid) e un recupero tra le famiglie con figli piccoli (+6% rispetto all’anno precedente). I maggiori acquirenti – il 68% – restano gli over 60 con reddito medio-alto, residenti nel Centro Nord*.

Chianti Classico Collection 2022

PrimAnteprima è promossa da Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzati da PromoFirenze. Il coordinamento della comunicazione, l’ufficio stampa e i social, sono curati da Fondazione Sistema Toscana.

Sarà possibile seguire i lavori di PrimAnteprima sui siti e i canali social di Regione Toscana, intoscana.it, BuyWine, Vetrina Toscana e della Camera di Commercio di Firenze.

La Settimana delle Anteprime prosegue con gli appuntamenti curati dai Consorzi: Chianti Classico Collection (15 e 16 febbraio), Anteprima del Nobile di Montepulciano (17 febbraio), Chianti Lovers & Morellino di Scansano (18 febbraio), L’Altra Toscana (19 febbraio). 

Fonte Toscana Notizie