Il nuovo appuntamento per il neonato Distretto del Vino di Qualità dell’Oltrepo’ Pavese era rivolto soprattutto alle aziende vitivinicole dell’Ovest Oltrepo’ e ha seguito l’incontro (1/12/12) già tenutosi a Canneto Pavese per le aziende dell’Est Oltrepo’.

A Codevilla ha aperto i lavori il presidente del Distretto del Vino, Fabiano Giorgi. L’intervento del presidente è stato inizialmente orientato a smentire voci infondate riguardo il Distretto chiarendo soprattutto due punti:

– Il Distretto non è basato su una concezione elitaria. L’interesse di tutti è quello di allargare il più possibile la partecipazione alle aziende dell’Oltrepò Pavese che operano nella filiera vitivinicola “dalla vite alla bottiglia”. I soci fondatori non hanno e non avranno alcun privilegio rispetto ai nuovi soci che aderiranno.

– Rapporto con altre istituzioni presenti nel territorio. Il Distretto è aperto a collaborare con chi già opera in area oltrepadana per il bene del territorio. Soprattutto per quanto riguarda il Consorzio di Tutela, il Distretto non è e non vuole essere un anti-Consorzio. “Abbiamo competenze diverse e lavorando in armonia potremo integrarci e collaborare – ha detto Giorgi – Il Consorzio da sempre ha un ruolo considerevole: noi lasciamo la porta aperta alla cooperazione”. Discorso analogo per le Cantine Sociali. “Ci auguriamo che aderiscano al più presto perché siamo consci della loro importanza nel territorio. Per una volta mettiamo da parte gli interessi personali e facciamo qualcosa insieme per l’Oltrepo’” – ha ribadito il presidente Giorgi.

Dopo i chiarimenti è stata presentata la struttura del Distretto. La sovranità rimane ai soci. Esiste un Comitato d’indirizzo (composto da Provincia di Pavia, Camera di Commercio, Coldiretti, Confagricoltura e Cia) che fornirà l’aiuto tecnico necessario per fornire le linee guida per il territorio.

E’ stato precisato che è possibile aderire al Distretto del Vino di Qualità del’Oltrepo’ Pavese anche come soci sovventori. Si tratta di una categoria

diversa dai soci “operatori” nella filiera vitivinicola. Qualsiasi attività che interagisce in qualsiasi modo con il comparto vitivinicolo può decidere di sostenere il Distretto. Non solo dunque chi produce e fornisce strumenti utili all’attività vitivinicola ma anche gli operatori alberghieri, i ristoratori e quant’altro direttamente o indirettamente tragga beneficio dall’affluenza turistica in Oltrepo’.

Uno dei punti focali del Distretto, infatti, è sicuramente l’internazionalizzazione del territorio, volto a ottenere una maggiore visibilità in Italia e nel mondo. “L’obiettivo deve essere non solo la vendita diretta all’estero dei nostri prodotti ma anche richiamare turisti in Oltrepo’. Il connubio vino-turismo ha dato i suoi frutti già in altre zone d’Italia e noi non saremo da meno” ha precisato il presidente Giorgi.

Altro obiettivo che si propone il Distretto è quello di aumentare la qualità media tramite convenzioni con banche, assicurazioni, enologi, agronomi e quant’altro possa servire ai soci produttori. Soprattutto i piccoli produttori o chi ha cantine non all’altezza dal punto di vista estetico e tecnologico, potranno rinnovarsi e migliorarsi a tariffe agevolate.

“Non dimentichiamo che il Distretto funzionerà come vettore di risorse provenienti dall’Unione Europea e dalla Regione Lombardia per progetti comuni a tutto l’ambito oltrepadano” ha concluso il Presidente Fabiano Giorgi.

La parola è poi passata al presidente della Provincia di Pavia Daniele Bosone che ha sottolineato come il Distretto sarà utile per guadagnare nuove fasce di mercato e risollevare finalmente il prezzo dell’ uva in Oltrepò. “In tutta Italia il prezzo dell’uva è aumentato, qui no. E’ ora di uscire da questa situazione che non fa bene a nessuno. L’Oltrepò impari finalmente a vendere se stesso – ha detto Bosone che ha aggiunto – Il Distretto deve essere uno strumento di coesione per creare una grande rete d’impresa. Solo cooperando uniti potremo risollevare l’immagine dell’Oltrepò. Non dimentichiamo poi che un’opportunità come l’Expo 2015 è ormai alle porte e il Distretto sarà determinante per arrivare preparati all’evento”.

Il presidente Bosone ha poi sottolineato come molti giovani stiano tornando in Oltrepò per avviare aziende agricole e vanno sostenuti. Il Distretto aiuterà soprattutto queste categorie.

“Il Comitato d’indirizzo, di cui fa parte anche la Provincia di Pavia, non imporrà decisioni. E’ solo uno strumento di supporto tecnico per il Distretto, la cui sovranità rimarrà ai soci sostenitori” ha precisato il presidente Bosone.

Al governatore della Provincia di Pavia è seguito l’intervento del presidente della Camera di Commercio Giacomo De Ghislanzoni. “In Oltrepò operano circa 2600 aziende: mi auguro aderiscano al più presto e con entusiasmo. Bisogna cooperare tutti insieme per il bene del territorio. Serve gioco di squadra” ha detto il presidente De Ghislanzoni che ha sottolineato quanto sia importante sostenere con entusiasmo il Distretto del Vino. “Il mio invito è quello di credere nel Distretto e nei suoi obiettivi: al

territorio serve coesione per rilanciarsi” ha concluso Giacomo De Ghislanzoni.

A rappresentare la Coldiretti di Pavia era presente il presidente Giuseppe Ghezzi. “Questa è l’ultima chance per l’Oltrepò di rilanciarsi. E’ un territorio d’eccellenza che sta pagando scelte sbagliate fatte in passato. Il prezzo del vino e dell’uva aumenta ovunque tranne qui perchè in Oltrepò non si è mai fatto gioco di squadra – ha detto il presidente Ghezzi che ha aggiunto – All’estero esiste un mercato enorme di vino italiano contraffatto: questo vuol dire che la domanda esiste e l’Oltrepò, ragionando come un’unica realtà, può e deve ritagliarsi nuove quote di mercato”.

Anche Bruno Marioli di Confagricoltura ha espresso pieno appoggio al Distretto del Vino. “L’idea del Distretto è iniziata tempo fa e da subito abbiamo dato il nostro sostegno. L’aggregazione territoriale è fondamentale per difendere la vitivinicoltura oltrepadana, sopratutto quella tipica di collina. Il Distretto del Vino è la strada giusta da seguire” queste le parole di Bruno Marioli.

Ha chiuso l’assemblea l’intervento di Elena Vercesi, direttrice della CIA di Pavia, che ha puntualizzato soprattutto come la natura del Distretto è quella di essere aperto alle idee che tutti i soci porteranno. ” Il Distretto deve fare tesoro dell’esperienza e delle proposte di tutti i soci. Unire le forze per il bene comune: questo è il senso del Distretto. La CIA crede molto in questo progetto perchè soprattutto per i piccoli produttori, diventerà un punto di riferimento fondamentale”

Erano presenti all’assemblea, oltre ai sindaci della zona, molti produttori dell’Oltrepò Occidentale.