Il mondo del vino è sempre più “donna”, nella produzione come nella vendita o anche nel mondo dei tecnici, e la zona del Chianti Classico non poteva tenersi distante da questa riscoperta

E non basta forse nemmeno raccontare della storica Fattoria Vignavecchia (https://www.facebook.com/VignaVecchia), fondata da Odoardo Beccari nella seconda metà del 1800, ora gestita da una coppia di donne, ovvero le nipoti Orsola e Brigida.

A Radda in Chianti, in un contesto di agricoltura quasi di montagna, si fa anche qualcosa in più. E così nei terreni dell’azienda pascolano a rotazione le capre da cashmere di Nora Kravis, americana trasferitasi in Toscana con un sogno, poi realizzato, di creare un’impresa rurale con il primo gregge certificato in Italia di capre da cashmere. La cosa ha funzionato talmente bene che ora Chianti Cashmere (http://www.chianticashmere.com) è un marchio conosciuto e apprezzato.

Ecco quindi l’incontro tra le sorelle Beccari e la Kravis, la prime emozionate dalla bellezza di questi animali e dei lodo fedeli guardiani (i cani maremmani Primavera e Orso Polare) e la seconda alla ricerca di pascoli verdi e salubri per le proprie capre. Che poi, a dirla tutta, l’attività di questi quadrupedi intenti a brucare costantemente l’erba ha anche il suo vantaggio per tenere puliti e in ordine gli spazi verdi di Vignavecchia.

Un gemellaggio che, in realtà, affonda le sue radici nella Storia di questa azienda vinicola, una delle poche a poter vantare una cantina con bottiglie del 1876. Odoardo Beccari infatti è stato un naturalista e botanico di fama mondiale (http://it.wikipedia.org/wiki/Odoardo_Beccari), amico di Darwin e scopritore di diverse piante (sua la scoperta della più grande infiorescenza del mondo, chiamata Amorfophallus Titanum). Uno studioso quindi in qualche modo vicino anche alle esperienze di allevamento della Kravis, che ha ormai ampliato la propria attività ad una serie di iniziative di grande importanza.

Vignavecchia e Chianti Cashmere rappresentano perciò una di quelle belle storie di sintonia tra aziende, tra donne, tra natura e animali, tra caparbietà americana e tradizione italiana. Un racconto pieno di emozioni, come la nascita del primo cucciolo del gregge, il primo maggio, proprio nei terreni della storica fattoria di Radda.

Ma siamo sul Corriere di Vino, quindi anche di questo è giusto parlare. E i Chianti Classico di Vignavecchia continuano a mietere successi soprattutto all’estero, mentre si affacciano sul mercato anche prodotti di nuova impostazione come il rosato (Sangiovese in purezza) o fenomeni di potenza come il Raddese (anche qui Sangiovese al 100%). L’azienda dopo un periodo di rallentamento ha ora ripreso un cammino di crescita, seguendo rigidi dettami di qualità in cantina facendo seguito a un rinnovamento dei vigneti che, ovviamente non a brevissimo, porterà sicuramente a nuovi successi nel futuro.

Fabio Ciarla

In Chianti Classico si incontrano donne che producono vino con donne che producono cashmere