Il "Bosco sottosopra"

Storia, recuperi di vigneti e vini all’Eremo della Maddalena.

L’Eremo della Maddalena

Un invito dal triplice aspetto e contenuto: festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario della Cantina Sassarini, uno degli angeli matti (cit: Luigi Veronelli), presentazione dei vini della Cantina A Scià e delle sue nuove etichette land art dell’artista Hélène Barraud (Barrò) e l’inaugurazione del vigneto storico della Maddalena recuperato per volontà dalle Signore del Vino Elisabetta Cocciolo e Marzia Raggi. E non poteva assolutamente mancare la visita all’Eremo della Maddalena risalente al 1200.

Giornata come si suol dire “piena” alla ricerca di storie legate a papi, bolle, scomuniche e frati cappuccini nel bel mezzo della realtà di Monterosso al Mare e le Cinque Terre.

Vigneti su terrazzamenti, uve a bacca bianca e rossa, uve appassite per la produzione del famoso Sciacchetrà. Senza dimenticare una immersion nell’arte presente in vigna e nei quadri appesi alle pareti del piccolo chiostro all’interno dell’Eremo della Maddalena.

Inaugurazione del vigneto storico della Maddalena

Il taglio del nastro

Il rito del taglio del nastro, la benedizione da parte di un frate cappuccino con letture tratte dalla Genesi, gli interventi istituzionali (Sindaco, Presidente del Parco Cinque Terre) e finalmente la parte interessante (non me ne vogliano gli altri interventi  necessari ma scontati) legata all’impegno dedito al recupero di un terrazzamento di circa un’ettaro già reimpiantato con i vitigni storici delle Cinque Terre: Bosco, Albarola, Vermentino.

Progetto voluto caparbiamente da Elisabetta Cocciolo, proprietaria dell’intera area compreso l’Eremo e Marzia Raggi viticoltrice monterossina, titolare dell’Azienda A Scià (la Signora) nonché moglie del viticoltore Giancarlo Sassarini. E all’apice del vigneto, nella parte più alta, l’opera Land Art dell’artista italo-svizzero Marco Nones dal titolo “Bosco sottosopra”.

Due parole su Land Art altrimenti non si capisce il nesso con il Vigneto della Maddalena.

Visto dall’alto ha la forma di una “S” a rappresentare  né principio né fine.

“La Land art è una forma d’arte contemporanea caratterizzata dall’intervento diretto dell’artista sul territorio naturale come in questo caso nel bel mezzo di un vigneto.  Le opere hanno spesso carattere effimero. Nascono  da un atteggiamento rigorosamente anti-formale in antitesi con il figurativismo della pop art e con le fredde geometrie della minimal. (in parte cit. da Wikipedia).”

La festa e il suo perché

Il Cinquantesimo dell’Azienda Sassarini

Natale prima, Giancarlo oggi, impegnati da sempre nella visione di una tradizione vitivinicola da proiettare al di là dei confini delle Cinque terre. Il vino come espressione e componente del “pacchetto turistico” e non solo.

“I vasti orizzonti generano le idee complesse, i piccoli orizzonti le idee ristrette. (Victor Hugo)”. Tradizione di gente non solo “marinara” ma custode di coltivazioni uniche ed “eroiche”.

“Un territorio sferzato dal vento di mare, dal sole, arido e impervio, isolato, per anni raggiungibile solo dal mare. Ma fertile con muretti a secco. Muretti impilati uno sull’altro, dal mare verso il cielo, come sculture secolari.”  E i suoi vini, bianchi e rossi, secchi e passiti.

Mille scalini dal mare, mille scalini dal cielo. Sudore e caparbietà, fatica e salsedine. Il Vino delle Cinque Terre: la vigna è cultura, i muretti a secco sono arte.

Vino e acquarello

A Scià, l’opera di Marzia Raggi

Nel Chiostro dell’Eremo, bottiglie impilate sotto i quadri di riferimento riprodotti sull’etichette. Una mostra d’arte Land Art diversa in un contesto di tranquillità, serenità, armonia.

Azienda giovane, nata solo nel 2014, estensione dei vigneti per circa 3 ettari sulle alture tra Vernazza e Monterosso al Mare. Per la vinificazione e indirizzo tecnico si affida alla capacità dell’azienda del marito Giancarlo Sassarini.

Sembrerebbe un’operazione di marketing. Moglie, marito, stessa cantina ecc…

Assaggiando i vini capisci la diversità. Due modi di intendere il Vino delle Cinque Terre, due modi di produrre lo Sciacchetrà delle Cinque Terre. E poi il sodalizio con Elisabetta Cocciolo e il progetto della Maddalena: cose da donne!

Concetto ribadito nell’assegnare all’artista Hélène Barraud (Barrò) il compito di riprodurre in acquarello il pensiero di vigna, terra e vino e rappresentarlo nelle etichette dei vini di A Scià.

Già i vini. Di Sassarini e di Raggi. Li racconterò con l’aiuto dell’amico enologo Francesco Petacco,  in “degustazioni”, separatamente, come si conviene, perché diversi. Chapeau!

Urano Cupisti

partecipazione del 7 aprile u.s.

 

Eremo della Maddalena

Località La Maddalena

Monterosso al Mare Sp

Cell: 335 7851598

www.lamaddalenacinqueterre.it