La manifestazione del vino per eccellenza compie 50 anni, seguendo di uno le celebrazioni per il cinquantenario dell’Associazione Italiana Sommelier
Quando sono nate le Giornate del Vino Italiano, che hanno aperto la strada al Vinitaly, nessuno avrebbe immaginato che cosa tale evento avrebbe oggi rappresentato. Lo stesso avrebbero potuto dire Jean Valenti e lo sparuto manipolo di appassionati sognatori che nel 1965 fondò l’Associazione Italiana Sommelier.
Nel 1971, mentre il Vinitaly diventa Internazionale, un decreto ministeriale qualifica i sommelier AIS “personale altamente qualificato”. Nel decennio successivo, parallelamente alla crescita esponenziale degli espositori e del pubblico di Verona, aumentano i Soci AIS, si moltiplicano i corsi per Sommelier e si pongono le basi del secondo livello del Corso, incentrato sull’Enografia nazionale e la Tecnica della Degustazione e del terzo, sull’Abbinamento cibo-vini, fiore all’occhiello dell’AIS, codificando un percorso didattico e formativo ancora oggi in continua evoluzione.
A cavallo del secondo millennio l’internazionalità di Vinitaly valica sempre più frequentemente i confini nazionali, portando la bandiera del vino italiano all’estero, in Cina, a Singapore, in India e negli Stati Uniti. Anche la didattica e la professionalità dei Sommelier AIS sono sempre più richieste fuori dall’Italia e in molte nazioni sono fondati Club AIS per divulga la conoscenza del vino e del cibo italiano: dalla Cina al Giappone, dagli USA alla Gran Bretagna, passando per l’Australia, Cuba e Hong Kong, per citarne alcune.
Nel 2010 Vinitaly istituisce nuovi riconoscimenti, volti a premiare l’eccellenza vitivinicola italiana e facilitarne la crescita nei mercati internazionali. Nel novembre dello stesso anno Antonello Maietta sale al timone dell’AIS, iniziando il suo primo mandato da Presidente, dopo un quadriennio alla vicepresidenza e diversi incarichi regionali e nazionali in seno all’Associazione.
Inizia un nuovo corso, orientato alla crescita dell’Associazione, passando da un rinnovamento organizzativo, culminato con la nascita del progetto VITAE, che comprende la nuova rivista, la Guida ai vini italiani e l’App collegata. A conferma dell’attenzione alle dinamiche in atto, all’interno di Vinitaly è progressivamente aumentato il ruolo dell’olio, così come l’AIS ha dedicato un’attenzione crescente a un prodotto fortemente rappresentativo del made in Italy e correlato al vino.
Vinitaly festeggia i suoi primi 50 anni, ricevendo il riconoscimento del Ministero dello Sviluppo Economico quale leva strategica per l’internazionalizzazione delle imprese vitivinicole italiane. L’AIS ha appena raggiunto il medesimo traguardo ottenendo per la Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio collaborazioni e patrocini dal Ministero delle Politiche Agricole, dal Ministero dei Beni Culturali e dalla RAI. Un significativo parallelismo in una visione ottimistica del futuro vitivinicolo e oleario italiano e del ruolo che dovranno occupare nel contesto internazionale.