Produzione delle uve in crescita del 14% rispetto al 2012 per i soci del Gruppo. La stagione anomala accentua i profumi delle uve a bacca bianca, ma attenua le gradazioni nei rossi. Più selezione in vigneto e fruttaio per i Ripassi e l’Amarone. La Drosophila Suzukii sotto osservazione

Annata promossa, anche se non a pieni voti. Il bilancio sulla vendemmia per le uve conferite dai 3000 soci del Gruppo è positivo, con una crescita di produzione del 14% rispetto al 2012, pari a 1 milione 220mila quintali.

Più sensibile invece la disparità tra uve bianche e rosse, dovute ad una stagione in cui il germogliamento è partito più tardi rispetto alla media, la piovosità primaverile e le basse temperature hanno rallentato il ciclo vegetativo e le ultime settimane d’estate non sono state particolarmente calde.

 

“I punti a favore di questa annata riguardano maggiormente, tra i bianchi, i vitigni di Garganega, Prosecco-Glera, Pinot grigio e Chardonnay – sottolinea Giancarlo Lechthaler, direttore generale di Collis -, che hanno beneficiato di un’estate mite, con buone escursioni termiche notturne anche nei periodi più caldi, tanto che non si è resa necessaria la raccolta notturna, negli ultimi anni condotta nei vigneti di Merlara. Le piogge non hanno poi comportato l’incremento di guasti alle uve, che restano in linea con lo scorso anno. Solo la peronospora ha creato dei danni, tutto sommato però di scarsa influenza sul quantitativo complessivo di raccolto”.

 

Sul fronte della qualità, la vendemmia 2013 influirà in modo differente sul prodotto al bicchiere, connotando i bianchi di freschezza, maggiori profumi e aromi, tendenzialmente magri ma molto piacevoli. I rossi, invece, saranno inevitabilmente influenzati dalla non completa maturazione dell’uva in vigneto. “Il ritardo con cui è partito il ciclo vegetativo, le piogge di fine settembre e le temperature più fredde rispetto alle medie stagionali hanno impedito che, soprattutto per i vigneti collinari sui 350-400 metri, si raggiungesse lo stadio zuccherino ottimale – afferma il dg -. Ci sarà forse da aspettarsi per i Cabernet, i Merlot e il Valpolicella dei vini più leggeri, con meno corpo ma con qualche profumo in più. Per quanto riguarda le uve messe a riposo per l’Amarone e i Ripassi, la cernita è stata più selettiva, per scegliere i grappoli più idonei a garantirne le caratteristiche qualitative”.

I quantitativi di uve in fruttaio collocate negli scorsi anni, che ammontano a 15 mila quintali, dovrebbero essere confermati anche per il 2013, salvo flessioni dovute alle ultime fasi di raccolta.

 

È stato infine attivato un piano di monitoraggio per verificare la presenza della Drosophila Suzukii: l’insetto di origine asiatica, che ha già causato gravi danni alle coltivazioni di ciliegie e che predilige i frutti a bacca rossa, ama particolarmente l’uva sana e in appassimento. La femmina, dotata di ovopositore uncinato, può deporre fino a 400 uova, e in una stagione possono succedersi anche 13 generazioni di insetti.

In collaborazione con Agrea, sono state quindi collocate delle trappole alimentari in vigneto e in fruttaio nell’area produttiva del Valpolicella, che hanno permesso di rilevare una circoscritta presenza del parassita in alcuni vigneti, ma l’attuale assenza dalle uve messe a riposo.

 

Con un portafoglio prodotti esteso dal Garda ai Colli Euganei, il 70% bianchi e il 30% rossi, di cui il 65% a Igt e il 35% Doc, Collis annovera nel parco varietale tutti i vitigni presenti in Veneto e le principali denominazioni in area Valpolicella, Soave, Colli Berici, Arcole, Merlara. La sua capacità produttiva interessa il 15% di quella totale veneta e il 2% di quella nazionale.