Non per una questione di eccentricità gratuita, ma un minimo (giusto un minimo!) di piacere edonistico nella vita ci vuole, per questo amo bere bene tutte le volte ( o quasi ) che stappo una bottiglia.

Quando mi reco al Merano wine festival il mio lato edonistico viene pienamente coinvolto già quando entro nella hall della  Kurhaus: splendida struttura in stile storicista concepita per accogliere la bella gente che a Merano veniva a curarsi ed a divertirsi. Ambiente di classe perfettamente idoneo ad ospitare una manifestazione così intrigante.

Niente capannoni; niente luci al neon traballanti; niente vini serviti a temperatura di tisane. Certo è affollato, molto affollato, ma il piacere scaturisce anche dalla condivisione delle emozioni con altri appassionati e capita spesso di conoscere gente interessante o fermarsi a fare quattro chiacchiere annusando dentro il bicchiere.

Mi piace concentrare l’ attenzione su qualcosa di particolare ed le degustazioni proposte sono tutte di altissimo livello. A proposito: avete già visto il programma di quest’anno? Noooo, date un’occhiata qui sotto… e sognerete.

C’è la possibilità di imparare e di confrontarsi. Così come c’è la possibilità di interagire direttamente con i produttori, cosa che agli appassionati piace tanto.

Ed, infine, ci sono i vini. Tanti e tutti selezionati.

C’è l’emozione della scoperta; c’è la possibilità della scoperta perché non c’è il rischio della debacle.

D’accordo, il vero appassionato è quello che gira e va alla ricerca del tesoro nascosto; quello che non si ferma davanti ad ettolitri di liquidi di natura incerta fino a quando non ha trovato la perla; ma questo lo faccio tutti i giorni per il www.corrieredelvino.it

ìE per una volta, almeno per una volta, provo piacere a vagare senza il timore dell’ignoto, consapevole che Mr. Köcher ha già fatto il lavoro per me. (L.O.)

 

Merano International WineMasterClasses 2013

le grandi degustazioni guidate del MERANO WINEFESTIVAL

Crescono di anno in anno le grandi degustazioni guidate del Merano WineFestival che, per l’edizione 2013, mette a segno altri imperdibili appuntamenti. Ben 14 sono le degustazioni guidate con molti e pregiati vini nazionali ed internazionali, volute da Helmuth Köcher, Presidente e Fondatore del Merano WineFestival e Ian D’Agata, fra i massimi esperti di vino italiani, per offrire ad operatori ed appassionati la possibilità di confrontarsi con alcune fra le più importanti e brillanti menti mondiali del vino.

Si parte con un Pinot Bianco del 1950 della Cantina Kellerei di Terlano, passando per un Grüner Veltliner del 1970, vini culto della Wauchau, per arrivare al Pauillac Grand Cru 1978 di Château Grand-Puy-Lacoste, senza dimenticare le preziose annate dei Marchesi di Barolo, i grandi vini d’Alsazia, il Madeira di Barbeito e altri intramontabili come il Brunello di Montalcino di Frescobaldi.

Esperienze sensoriali degne dei palati più esigenti che solo il connubio fra la grande cultura enologica di Helmuth Köcher e quella internazionale di Ian D’Agata poteva creare.

Questi gli appuntamenti da non perdere.

 

SABATO 9 NOVEMBRE ore 10.30-12.00

DOMAINE WEINBACH, Gewurztraminer Grand Cru, 1980 – 2010

L’Alsazia produce alcuni dei più grandi vini bianchi del mondo, il vitigno “simbolo” alsaziano, quello cui tutti riconoscono alla regione una supremazia mondiale, è il Gewurztraminer. Quest’anno al MWF abbiamo la straordinaria opportunità di assaggiare una verticale del Gewürztraminer-TOP del mondo, il grand cru Frstentum del Domaine Weinbach. Una volta monastero appartenente a un ordine di frati cappuccini, il Domaine Weinbach appartiene oggi a Colette Faller e alla sua famiglia: l’enologa è Laurence Faller, che esperti come Robert Parker e Bernard Burtschy hanno già descritto come uno dei 10 più bravi enologi del mondo, senza distinzione di sesso. Il Fürstentum, dove nascono anche ottimi Riesling, è un grand cru molto ripido, marno-sassoso-calcareo, che dona Gewurztraminer di una intensità e eleganza non comuni.

Moderatori: Laurence Faller, proprietaria e Ian D’Agata

In degustazione: 10 vini dal 1980 al 2010

SABATO 9 NOVEMBRE ore 12.00 – 13.30

LE MACCHIOLE, Messorio 1998 – 2009

Le vecchie annate di Messorio, insieme ad Apparita, Masseto, e Redigaffi rappresentano il migliore esempio del grande Merlot di Toscana, uno stile diverso da quello dei grandi vini di Pomerol. Il Messorio è infatti un vino che parla molto anche di Bolgheri e della Costa Toscana, un vino che racconta la storia del suo luogo di origine. Cinzia Merli, proprietaria, insieme al suo enologo Luca d’Attoma, ha saputo creare negli anni un vino-bandiera che da lustro all’Italia, un concentrato di frutti neri, di caffè, di cacao, di erbe marine, ma anche tanta eleganza e capacità d’invecchiamento.

Moderatori: Cinzia Merli, Luca D’Attoma e Ian D’Agata

In degustazione: 10 vini dal 1998 al 2009

SABATO 9 NOVEMBRE ore 15.00 – 16.30

EMMERICH KNOLL, Grüner Veltliner 1970 – 2009

I  vini di Emmerich Knoll dal 1979 sono considerati i vini culto della Wauchau, incredibili esempi di lunghezza e complessità. I Knoll sono persone molto legate alla tradizione, estremamente dirette ma anche particolarmente cortesi. Nel lavoro sono amanti del dettaglio e per nulla disposti a scendere a compromessi, e grazie a queste caratteristiche riescono sempre a produrre vini incredibilmente fini, che sono lo specchio del terroir. I vini importanti dell’azienda provengono da parcelle leggendarie in Wachau: Schütt, Loibenberg, Kellerberg, Kreutles. Il Grüner Veltliner in degustazione dona profondità e un’incredibile varietà di aromi. Una verticale che ci darà la testimonianza dell’evoluzione di un grande vino.

Moderatori: Emmerich Knoll, proprietario e Ian D’Agata

In degustazione: 10 annate  dal 1970 al 2009