Domenica 15 dicembre alle 14.00 sotto Porta Verona si terrà la pigiatura dei grappoli di garganega, messi ad appassire da fine vendemmia sotto l’antica torre medievale
Domenica 15 dicembre l’uva garganega si appresterà a diventare oro. Quello delle colline dell’Est Veronese, ovvero il Recioto di Soave docg. Sarà infatti un inizio di pigiatura simbolico quello previsto per domenica 15 dicembre alle ore 14.00 sotto Porta Verona con la raccolta dei grappoli di garganega, l’uva bianca da cui nasce il Soave, messi ad appassire a settembre sotto la torre medievale, da un’idea della Associazione Amici delle Antiche Torri.
Con una cerimonia che ricorderà le vendemmie di un tempo, grappolo dopo grappolo, saranno raccolte a mano le uve che tra fine estate ed inizio autunno hanno perso gran parte della loro acqua per crescere in concentrazione zuccherina e aromi. Una volta tirati giù i grappoli verranno pigiati in un antico torchio proprio come una volta per regalare a quanti parteciperanno all’evento l’occasione di rivivere un tradizione tanto antica quanto affascinante: la trasformazione dell’uva prima in mosto e poi in vino.
A fare da cornice all’evento ci penserà anche il mercatino dell’antiquariato che regalerà a Soave un’aria ancora più vintage, sospesa tra le mura mediaveli e rimandi al primo Novecento. <<E’ senza dubbio una cerimonia simbolica – sottolinea Arturo Stocchetti, presidente del Consorzio del Soave – che proprio come tale richiama persone di tutte le età ad assistere ad una sorta di rito: la pigiatura delle uve migliori messe ad appassire per diventare a gennaio Recioto di Soave, il nostro vino dolce, il primo ad avere ottenuto in Veneto, nel 1998, la Docg. Si tratta di un’occasione preziosa e didattica in particolare per i più giovani che testimonia il nostro passato e la nostra tradizione. Solo quando si è consapevoli del patrimonio culturale che abbiamo alle spalle è infatti possibile guardare al futuro con serenità e senza timore>>.
Quella del “Recioto di Porta Verona” è frutto di un’idea dell’Associazione Amici delle Torri Antiche, che l’hanno ideata per sensibilizzare le persone sul fronte della tutela e della conservazione delle mura di Soave, simbolo indiscusso, assieme al castello, di questo antico borgo medievale. Non poteva mancare il vino Soave, produzione principe dell’Est Veronese, in particolare nella sua versione Recioto, la più preziosa.
<<Ormai raccogliamo uve da oltre 200 produttori – sottolinea Piero Zampieri, presidente dell’Associazione – che arrivano ogni anno con una cassa d’uva, in cambio di una bottiglia di Recioto dell’anno precedente. Quest’anno siamo molto curiosi di assaggiare il nuovo vino: l’aria proveniente dalle colline a nord infatti si è per diverso tempo incanalata tra Porta Aquila e Porta Verona e questa specie di corrente d’aria naturale ha contribuito ad “asciugare” in modo particolare la garganega appesa>>.