Anche il Consorzio del Soave all’incontro organizzato nell’ambito di Fieragricola in programma venerdì 7 febbraio alle 15.30 Padiglione  2 F2

Non solo un impegno decennale sul fronte della sostenibilità ambientale, ma anche uno sforzo costante nel cercare di divulgare e condividere questo valore.

Si può così riassumere l’azione del Consorzio del Soave in tema di sostenibilità ambientale, tanto che proprio il Consorzio sarà uno dei protagonisti dell’incontro “Viticoltura sostenibile e comunicazione con il consumatore” in programma venerdì 7 febbraio dalle 15.30 alle 16.30 Pad 2 F2 all’interno di Fieragricola, in programma a VeronaFiere dal 6 al 9 febbraio. L’appuntamento rientra nel ‘Forum Agricoltura Sostenibile’ giunto quest’anno alla seconda edizione grazie alla collaborazione dello staff di AgroNotizie – Image Line e Lsp Multimedia.

L’incontro, a carattere divulgativo, è rivolto al pubblico e si propone di comunicare attraverso un linguaggio fruibile ai più, concetti di natura tecnico scientifica che però hanno implicazioni nel quotidiano di ogni persona. Non a caso sarà possibile assistere alle dirette televisive in fiera, su Agrilinea TV e sul sito www.forumagricolturasostenibile.it.

 

L’incontro, oltre al Consorzio del Soave, vedrà presenti l’Associazione Vino Libero, il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA), Magis, QdC – Quaderno di Campagna, Sata Studio Agronomico, Viva Sustainable Wine.

 

Il tema della sostenibilità è oggi non solo una scelta filosofica ma sempre più una necessità per garantire che l’attuale benessere sia mantenuto, non solo per le generazioni future ma anche per quelle attuali. In tale direzione è lunga e densa di progetti la strada percorsa dal Soave, da sempre noto per essere stato il primo, tra tutte le altre realtà consortili, a voler porre grande attenzione sulle tematiche relative all’ambiente.

Il percorso portato avanti negli anni su questi temi ha permesso di ottenere riconoscimenti come il certificato di gestione ambientale nel 2006 ed il premio “Eco-friendly” nel 2012, ottenuti anche grazie a pubblicazioni come “Il Soave tra identità e sostenibilità” nel 2011 o con progetti vincenti come E-CO2, per il recupero della anidride carbonica di fermentazione nel 2011-2013.

 

A partire dal 2014 infine le aziende del Soave potranno fregiarsi di una vera e propria “etichetta ambientale” in grado di calcolare l’impatto sull’ambiente della loro bottiglia in qualsiasi luogo del mondo tale bottiglia venga consumata grazie al progetto “Etichetta Verde”, nato in collaborazione con SPRIM.

Etichetta verde infatti si propone attraverso l’utilizzo della metodica scientifica e riconosciuta dell’LCA (Lyfe Cycle Assessment) di calcolare l’incidenza sull’ambiente di tutte le fasi lavorative all’interno della filiera vinicola, dall’impianto del vigneto fino alle ditte che producono bottiglie, dalla lavorazione in cantina alla movimentazione delle merci fino al consumatore finale.

Tutti questi dati saranno “raccolti” in una etichetta verde, divisa in tre classi, e  sarà così possibile apprezzare il livello di sostenibilità di un’azienda in termini di aria, acqua e suolo ma si potrà anche valutare un indice globale dei tre parametri che darà un quadro immediato di quanto quel prodotto sia costato in termini di inquinamento all’ambiente.

 

«Porre in etichetta un valore come questo, in un sistema come quello del Soave, composto da un unico grande vigneto – evidenzia Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio del Soave – significa voler fare per primi un passo avanti verso una presa di coscienza di un modo di lavorare storicamente attento all’ambiente ma, soprattutto, sempre pronto a migliorare le proprie abitudini per non compromettere per sempre l’habitat di origine del più grande bianco Italiano».