Si è conclusa a Taormina la prima edizione del Food & Wine Weekend, coinvolti cantine e sommelier, boutique del Centro e ristoratori.
Le conclusioni
Scandurra e D’Agostino: “Lavoriamo insieme per intercettare anche d’inverno turisti e visitatori”. “Già da quest’anno il 30 % degli alberghi è rimasto aperto, siamo sulla buona strada”.
Il sindaco Bolognari all’inaugurazione dell’evento: “Premieremo esercenti e albergatori che rimarranno aperti. I nostri obiettivi: turismo di qualità e migliore redistribuzione durante l’anno”.
Una sfida lanciata meno di un anno fa, quella dell’Associazione Commercianti Taormina– ACT di tenere accese le luci della città anche d’inverno e che in questo ultimo fine settimana di novembre appena trascorso ha centrato l’obiettivo, riuscendo a coinvolgere con la prima edizione del Taormina Food & Wine Weekend, cantine e sommelier, boutique del centro e ristoratori, intercettando appassionati, turisti e visitatori in un viaggio alla scoperta della migliore viticoltura italiana.
“Sfida non facile – ammette il presidente ACT Nino Scandurra – siamo arrivati a novembre, mese in cui la città si svuota lentamente e molti ristoranti e alberghi abbassano la saracinesca per riaprirla solo a marzo, noi ci sforziamo di tentare un’inversione, convinti che questa città non possa spegnere la propria luce per quattro mesi l’anno. Ringraziamo la nuova amministrazione comunale che si è insediata lo scorso giugno per aver creduto nel nostro progetto”.
“Siamo qui perché condividiamo questa idea che corrisponde esattamente all’indirizzo che noi abbiamo voluto dare alla nostra amministrazione – ha commentato il sindaco Mario Bolognari – cioè non avere la frenesia di aumentare il numero di visitatori, ma di migliorarne la qualità”.
“Quanto al Food&Wine – ha aggiunto lo chef Pietro d’Agostino, vice presidente ACT – la presenza di quasi 50 cantine che hanno accettato il nostro invitato dalla Campania, dalla Toscana, oltre che dalla Sicilia, ci lascia ben sperare che quella intrapresa sia la strada giusta”.
È questo lo spirito che ha animato l’idea di una serie di appuntamenti cadenzati nel corso dell’anno, con l’organizzazione di Èxpo Eventi che fossero legati al tema food, e di volta in volta declinati con il vino, l’arte, i fiori, la musica, il cinema.
Sono state le mura dell’antica residenza nobiliare di Palazzo dei Duchi di Santo Stefano ad ospitare nelle sale del pianterreno 25 banchi di assaggio di vini provenienti dalla Sicilia, dalla Puglia, dalla zona del Soave, mentre al primo piano, nel corso della due giorni sia winelovers che addetti ai lavori hanno partecipato alle 8 masterclass, sui segreti dei vitigni autoctoni più antichi, le differenze di clima, di territorio, ma anche sui processi di vinificazione, dal nero d’Avola al Cerasuolo di Vittoria e un confronto tra i bianchi prodotti in terreni vulcanici dell’Etna a quelli più salini del trapanese.
Prezioso il contributo dei sommelier della Fondazione Italiana Sommelier e gli studenti dell’istituto alberghiero Salvatore Pugliatti di Giardini Naxos. Ma la vera novità è stata quella di trasformare per l’occasione molti negozi di corso Umberto in suggestivi angoli di degustazioni dedicati ai clienti, che hanno potuto anche usufruire di speciali benefits.
Altri protagonisti indiscussi i ristoratori di Taormina, che a pranzo e a cena hanno proposto menu gourmet a tema, dall’antipasto al dolce, con abbinamenti di vini ad hoc.