Cooperativa I Castelli: realtà della Val di Vara.

“Il territorio di Bolano si distende sul versante sud-occidentale della sponda sinistra del fiume Vara là dove termina il crinale che, separandolo dal fiume Magra, segna quell’area descritta come Via dei Monti Liguri. Un paesaggio ameno, coltivato dall’uomo fin da epoche antichissime, affacciato sulla fertile piana, più conosciuta, di Luni e Sarzana”.

Con questa descrizione ed altre “storiche”dal sapore antico, sono stato ricevuto a Bolano, l’antica Bollano (del resto è risaputo che anche le popolazioni spezzine non amano le “doppie”), a visitare una cantina, le sue produzioni, la sua storia moderna fatta di solidarietà tra le genti: la Cooperativa agricola “I Castelli”.

Cooperativa I Castelli. Bolano e alcuni vigneti

Un po’ di storia

“Noi siamo gli eredi di quella consulta contadina che, in epoche passate, svolgeva un ruolo esclusivamente promozionale”  Così è iniziato il racconto di Augusto Vallesi, attuale Presidente della Cooperativa.

Poi il bisogno di maggior tutela e sviluppo, di unire le forze per promuovere l’area vitivinicola della zona. Correva l’anno 1998”.

E come accade nelle piccole comunità che vogliono crescere, a dar vita al “progetto”, ecco concorrere tutti i cittadini bolanesi nella figura istituzionale dell’Amministrazione Comunale.

Cooperativa I Castelli. Insieme al Presidente

La disponibilità concessa in paese di una vecchia cantina riorganizzata per contenere fermentini in inox, il riutilizzo di vasche in cemento, il posizionamento di botti di legno di piccola e media capacità, l’acquisto successivo della linea d’imbottigliamento; ecco prendere corpo cinque etichette, quattro di bianchi e una di rossi.

Chiedere di essere seguiti da un giovane e promettente enologo che conosce molto bene il territorio di Luni allargato, Davide Baccigalupi; tutto quanto per essere pronti a riscoprire e far conoscere quell’identità storico-culturale che ha plasmato nei secoli l’unicità del luogo.

I numeri raggiunti

25/30mila bottiglie con le etichette della cooperativa di cui 20mila di “bianchi” e 5mila dell’unico rosso prodotto.

Il duro lavoro nelle vigne, l’accurata lavorazione della terra, l’attenzione e precisione in cantina: motivi di orgoglio per tutti i soci “credenti” in questi pochi ma significativi principi”. La chiacchierata con Augusto mentre saliamo “in cima al colle di Bolano” dove la vista si perde fino a Livorno.

– Ma quanti siete oggi?

“Abbiamo raggiunto il numero di settanta. Per una comunità così piccola significa molto. Èun traguardo ragguardevole anche perché offriamo loro un ventaglio di servizi altrimenti difficili da conseguire. Vinificazione in conto lavorazione, imbottigliamento conto terzi, piani formativi e di educazione agronomica, consulenze e altro ancora”.

– Non credi Augusto che sia giunta l’ora degli assaggi? Capire nei calici la vostra filosofia?

Cooperativa I Castelli. Cantina, vasche in cemento

Gli assaggi

– Venanzio, Colli di Luni Vermentino DOC. Vermentino 90% e Albarola 10%.

Note aziendali: raccolta a mano, pigiatura soffice, vinificazione in vasche di cemento, affinamento su fecce fini con bâtonnage continuativo.

Il mio assaggio: biglietto da visita della cooperativa. Vino semplice, gradevole, di quelli che, messo in tavola, finisce velocemente. Aperto e fragrante nei rimandi fruttati. Lascia la bocca piena di vitalità. Un sorso tira l’altro. Buono, 84/100.

– Bignei, Colli di Luni Vermentino DOC. Vermentino 100%. Il Cru aziendale.

Note aziendali: selezione delle migliori uve gestite direttamente dalla cooperativa. Percorso in cantina con diversi interventi sia in fase fermentativa che di affinamento.

Il mio assaggio: questa versione più innervata di acidità troverà molti estimatori. Versione più delicata che convive con una solarità irraggiante. Ottimo, voto 87/100

– Vectio, Colli di luni Rosso Doc. Sangiovese ligure, pollera e canaiolo di Luni. Al primo sorso l’ho definito un vino “onesto”, beverino, non impegnativo, da serate amichevoli intorno al focolare con salumi e formaggi del luogo, carni rosse.I cugini francesi lo chiamerebbero Vin de table.  Buono!

“Le colline della terra di Bollano sono ripiene di bellissimi vigneti che producono eccellentissimi vini e dei migliori di tutta la Lunigiana, vendendosi a Genova e ne’ sui riservati tra i più preziosi delle riviere col nome Cime di Bollano”.(Giovanni Targioni Tozzetti nel suo Relazioni d’alcuni viaggi fatti in diverse parti della Toscana del 1772). Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 15 maggio 2021

Cooperativa I Castelli

Piazza Giacomo Matteotti 1

Bolano (Sp)

Tel 348 8866844

info@icastellibolano.it

www.icastellibolano.it