Sabato 30 Ottobre 2021, in occasione dell’iniziativa promossa dal Movimento Turismo dell’Olio, si è tenuto un interessantissimo appuntamento al Museo dell’Olivo e dell’Olio di Torgiano (PG) per scoprire la storia millenaria dell’oro verde.

Anche la Fondazione Lungarotti ha partecipato all’Ulivo Day, iniziativa promossa dal Movimento Turismo dell’Olio per sensibilizzare i consumatori alla conoscenza dell’olio extravergine d’oliva di qualità e delle principali cultivar autoctone.

Tutti aspetti che sono ben raccontati nelle sale del Museo dell’Olivo e dell’Olio di Torgiano (PG) che ripercorre la storia millenaria dell’oro verde dalle origini ai giorni nostri.

L’eccezionale appuntamento, come già accennato, si è svolto Sabato 30 Ottobre 2021 dalle ore 10, con una visita guidata al Museo alla scoperta dei preziosi reperti esposti: dalla raccolta di lucerne che va dall’Età Classica al tardo Neoclassicismo ai reperti relativi all’impiego di olive, olio e loro derivati nella religione, alimentazione, medicina, sport, cosmesi, meccanica o come fonte di calore.

Presso il MOO è inoltre presente un angolo attrezzato per i più piccoli che intende stimolare la loro curiosità e promuovere attività creative.

Al termine della visita è i partecipanti hanno potuto effettuare un assaggio degli olii extravergine Cantico e DOP Colli Martani di Lungarotti e anche pranzare presso l’Osteria del Museo con i vini Lungarotti in abbinamento.

Torchio. Museo dell’Olivo e dell’Olio

LA FONDAZIONE LUNGAROTTI

La Fondazione Lungarotti onlus risale al 1987. I suoi compiti riguardano la gestione dei due Musei, MUVIT e MOO, e la valorizzazione della cultura della vite e del vino, così come dell’olivo e dell’olio in area mediterranea ed umbra. L’attività è svolta attraverso ricerche, mostre, convegni, pubblicazioni e contatti con altre istituzioni pubbliche e private, italiane ed estere.

La ricchezza delle collezioni esposte nei due Musei, la documentazione d’archivio e la consistente biblioteca rendono la Fondazione uno dei principali attori nel panorama culturale che accresce e completa la conoscenza dei due prodotti cardine della agricoltura italiana. Parte integrale dei suoi scopi è l’educazione al bere consapevole. Al mondo infantile e adolescenziale sono dedicati laboratori e rappresentazioni che percorrono le vie della mitologia e della storia. La Fondazione è diretta da Maria Grazia Marchetti Lungarotti (moglie di Giorgio Lungarotti e madre di Chiara Lungarotti e Teresa Severini)

IL MUSEO DEL VINO – MUVIT

In sinergia con l’impegno produttivo dell’azienda vitivinicola, il MUVIT esalta l’aspetto culturale della vite e del vino in 5000 anni di storia. Creato da Maria Grazia e Giorgio Lungarotti e aperto al pubblico nel 1974, ha sede a Torgiano in venti ambienti del seicentesco Palazzo Graziani Baglioni tra cui gli undici già costituenti la pars agricola. Premessa la sezione tecnica in cui domina il monumentale torchio a trave e la raccolta archeologica con reperti dal III millennio al periodo tardo romano, le vaste e consistenti raccolte a tema sono iscritte in tre settori: alimentazione, medicina e mito.

MOO Olive and Oil Museum, Lungarotti Foundation, Torgiano (PG) – Foundry Painter, Alabastron, Athens, 490-480 BC

I soggetti riguardano le arti di più antica tradizione in Umbria: ceramica, vetro, ferro, editoria. Per la ceramica, i manufatti vanno da età altomedievale alla contemporanea, con larghe concessioni al periodo rinascimentale, i vetri da età romana al XX secolo. Il ferro è richiamato dall’ insolita, raffinata arte di ferri da cialde, legate al vino per preparazione e consumo. L’editoria è presente in alta veste antiquaria; le incisioni – oltre 600 – comprendono opere da Mantegna a Picasso. Per tutto questo il MUVIT è una immancabile tappa per l’enoturismo.

IL MUSEO DELL’OLIVO E DELL’OLIO – MOO

Aperto al pubblico nel 2000 in continuità di intenti con il MUVIT, il MOO è situato entro le mura castellane, in un piccolo nucleo di abitazioni medievali già sede di un frantoio.
Il Museo si apre sulle remote origini della olivicoltura in Umbria, cultivar e tecniche antiche e contemporanee, con particolare attenzione alla storia delle macine e delle presse.

Continua in un ripetuto richiamo al mito, alla presenza dell’olio nel quotidiano attraverso i secoli, alla sua incidenza nelle trasformazioni del paesaggio e nell’economia agraria, allo sviluppo economico e culturale che la sua presenza ha determinato e favorito fin dall’antichità.

Alla ricca raccolta di lucerne dall’età classica al tardo Neoclassicismo della sezione L’olio come fonte di luce si affiancano reperti relativi all’impiego di olive, olio e loro derivati nella religione, alimentazione, medicina, sport, cosmesi, meccanica, o come fonte di calore; una analitica sezione è dedicata infine all’immaginario popolare. Un attrezzato angolo per i più piccoli intende stimolare curiosità e attività creative.

https://www.muvit.it/museodellolio/

A cura di: Delia Demma  delia@zedcomm.it